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CIVILTA' PRECOLOMBIANE, OLMECHI, MAYA, TOLTECHI, AZTECHI, INCAS



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CIVILTA' PRECOLOMBIANE

In America, paese vastissimo, l'uomo giunse dall'Asia attraverso lo stretto di Bering. Due sono stati i movimenti emigratori, pare distanziati di circa 25.000 anni l'uno dall'altro.Le popolazioni precolombiane ignoravano l'uso della ruota, dell'aratro e del tornio; sapevano lavorare l'oro e il rame, metalli teneri, ma non conoscevano l'uso del ferro e per fabbricare le armi utilizzavano l'ossidiana o altre pietre. Per qualsiasi lavoro, poi, utilizzavano, solo energia umana, in quanto non avevano animali da trasporto e da traino, tranne il lama andino. Quest'ultimo elemento ha favorito una condizione d'isolamento che è stata la causa della relativa lentezza del loro sviluppo con la conseguente mancanza di contatti commerciali.Storici, archeologi e scienziati si chiedono se le conoscenze tecnologiche e artistiche di quei popoli siano state 'importate' o si siano formate indipendentemente da ogni rapporto esterno. Riguardo a questo si sono sviluppate due teorie: il 'diffusismo' e ' l'indipendentismo'. Secondo i sostenitori del 'diffusismo' è impossibile inventare due volte, senza alcun contatto tra un 'prima e un dopo', tecniche così specifiche come - per esempio - la tessitura (identica in Mesopotamia e in Perù) o la costruzione delle piramidi (Messico- Cambogia). I sostenitori dell' 'indipendentismo' invece affermano che non ci sono stati rapporti tra America ed Asia come prove evidenziano che non è stato trovato alcun oggetto di provenienza asiatica in America e viceversa. Intorno al 1500 a.C. si andò sviluppando la cultura olmeca, considerata l'origine di tutte le culture dell'antico Messico.



OLMECHI

Erano originari delle pianure alluvionali del Golfo del Messico e si spinsero verso il sud lasciando tracce della loro presenza fino al Pacifico.

MAYA


La civiltà Maya si formò probabilmente nel 1500 a.C. e nel periodo compreso tra il 300 e il 900 d.C., chiamato anche periodo classico, la cultura Maya si diffuse uniformemente in tutti i loro territori. Nel 900 i maggiori centri della cultura maya (Palenque, Tikal, Copàn) furono abbandonati e la maggior parte della popolazione si spostò nello Yucatán, dove ebbe centro la civiltà del periodo successivo. Le città più floride erano Cichén Itzá e Maypàl, ma vennero rapidamente abbandonate. Gli snoli sconfissero rapidamente i Maya, ormai indeboliti da lotte interne e da epidemie.

Subentrarono agli Olmechi di cui raccolsero l'eredità culturale e i villaggi e fondarono una delle civiltà più antiche del Nuovo Mondo. . I maya sono stanziati in un territorio compreso tra Honduras, alcune regioni del Messico e nella maggior parte del Guatemala. La popolazione da cui il gruppo linguistico prende nome è stanziata nella penisola dello Yucatán. I Maya si suddividono in vari sottogruppi in base ai dialetti parlati.. Alla base dell'economia Maya c'era l'agricoltura del mais; era inoltre molto florido l'allevamento di cani e tacchini.

I maya non conoscevano la ruota; utilizzavano dei campanelli di rame e dei chicchi di caffè come unità di scambio. Erano molto abili nella lavorazione di metalli e pietre per produrre ornamenti. I gruppi venivano retti da capi che ereditavano il titolo in linea maschile.

La società era divisa in caste:

  • Il popolo, che viveva nelle camne circostanti;
  • Il ceto nobile, che era l'unico ad avere il privilegio della proprietà privata della terra;
  • Il capo della città, sommo sacerdote che deteneva i poteri politici e giudiziari, la ura più importante.

I Maya inventarono una scrittura molto ricca e complicata rispetto alle altre civiltà. I Maya utilizzavano un metodo di scrittura geroglifico, attraverso il quale registrarono la storia e i miti su lastre di pietra. Essi inoltre utilizzavano le foglie di agave per fabbricare una sorta di carta su cui scrivere.La loro religione era caratterizzata da una visione pessimistica della storia cosmica; la loro divinità suprema era un dio solare circondato da divinità minori (pioggia, luna, mais). Il calendario Maya era molto preciso: l'anno, composto di 365 giorni era diviso in 28 settimane da 13 giorni ciascuna ed iniziava il 16 luglio.I Maya furono molto abili in campo architettonico: numerose sono infatti le rovine di complessi di edifici destinati al culto, che comprendevano tumuli piramidali sormontati da templi raccolti attorno a piazze aperte. Le piramidi venivano costruite con del pietrisco rivestito da blocchi di pietra; vi erano delle scalinate piuttosto ripide che permettevano di raggiungere la cima. Le tecniche del bassorilievo erano molto apprezzate dagli antichi scultori Maya; molto sviluppate erano anche le tecniche della lavorazione della ceramica.

TOLTECHI

All'interno dello Yucatan si affermò una popolazione dalle origini nomadi e guerriere: i Toltechi.L'organizzazione era di tipo statale, retta da aristocrazie militari che segnarono la fine degli stati teocratici; le divinità agricole vennero sostituite dagli astri e dalle guerre. Costruirono edifici civili che sostituirono i monumenti religiosi. Nel 1441 una sanguinosa rivolta contro la dinastia al potere provocò il ritorno a una situazione di frammentazione politica.




AZTECHI

All'arrivo di Cortés, nel 1519, gli Aztechi detenevano il controllo di tutta la parte centro-meridionale del Messico, sia per occupazione diretta sia per legami di vassallaggio con i capi delle città vicine. Secondo antiche leggende, nel 1168, una migrazione condusse gli Aztechi nella valle del Messico, dove dovettero affrontare le pressioni di popolazioni più potenti. Solo nel 1325 gli Aztechi occuparono alcuni isolotti del lago di Texoco e costruirono quella che sarebbe divenuta la più grande e popolosa città dell'America precolombiana: Tenochititàn. L'ascesa politico-militare degli Aztechi iniziò nel 1427, quando il grande re Itzcoatl, alleatosi con i re di Texoco e Tlacopàn, sconfisse i Tepanechi. Sotto i successivi monarchi (Montezuma I, Axayacatl, Tizoc, Ahuitzotl, Montezuma II), la potenza militare e politica degli Aztechi si accrebbe notevolmente e portò al dominio su quasi tutte le popolazioni del Messico centro-meridionale.

 

 








Gli Aztechi sancirono il loro dominio mediante imposizioni di tributi e lo stanziamento di guarnigioni: evitarono di annettere i territori occupati e di formare uno stato unitario. Tenochititlàn, assieme alle città di Texoco e Tlateloco, dominava su un territorio che si estendeva fino all'attuale Guatemala. Alla fine del regno di Montezuma II le lotte interne e l'ingenuità del re stesso facilitarono la conquista snola.L'impero azteco era organizzato in decine di distretti dominati da un potere centrale molto forte e rappresentato dal re.Le cariche civiche e religiose erano riservate alla nobiltà i mercanti e gli artigiani rappresentavano un ceto medio e alla base di questa piramide ci stavano i servi e gli schiavi.Non conoscevano l'uso della ruota e gli utensili di metallo, usavano l'oro e il rame in oreficeria. E' invece straordinario, per i calcoli astronomici fatti, il loro calendario.Grande importanza avevano la scultura, la musica, la danza affidate a 'specialisti' nel settore. Gli Aztechi erano ossessionati dalla precarietà cosmica: in 4 volte con l'alternarsi di 4 'soli', l'umanità era stato distrutta. Era necessario impedire che questo accadesse una quinta volta, pertanto occorreva offrire sangue umano al Sole - signore delle Terra.Particolare importanza per il popolo azteco aveva infatti il sacrificio umano che assunse la regolarità di scadenze festive mensile; la maggior parte delle vittime erano i guerrieri sconfitti. Al rito, che aveva forme diverse in relazione alla natura delle divinità a cui era destinato, assisteva una grande folla Le divinità avevano una profonda influenza sulla vita quotidiana degli Aztechi; le divinità più importanti erano: Quetzalcoatl, Uitzilopochtili, Coyolxauhqui, Tlaloc. I sacrifici, sia animali che umani, erano parte integrante della religione azteca: per un guerriero era motivo di orgoglio morire in battaglia o essere offerto come vittima sacrificale.



L'istituzione del sacrificio aveva una duplice funzione:

  • giustificava il continuo espansionismo con l'obbiettivo di procurarsi vittime sacrificali;
  • aveva funzione di far sentire la minaccia azteca all'esterno, in questo modo si poteva avere senza combattere la sottomissione delle città nemiche.

La società azteca era divisa in tre classi: schiavi, comuni e nobili. Gli schiavi, che erano tali per nascita, potevano conquistare la libertà; i comuni potevano possedere a vita i loro lotti di terreno; i nobili restavano tali per tutta la vita. I guerrieri, in caso di meriti speciali, potevano elevarsi a rango nobiliare.


INCAS

Gli Incas erano originariamente una piccola popolazione guerriera che vivevano negli altipiani a sud della cordigliera peruviana. Nel 1200 si spostarono nella regione di Cuzco, dove esercitarono un forte dominio sulle popolazioni locali imponendo tributi, ma senza dar vita ad un vero e proprio regno. L'impero nacque sotto il regno di Viracocha, l'ottavo sovrano, che volse la sua politica verso l'espansionismo. Nel 1525 il regno di Huanyna Capàc l'impero comprendeva l'attuale Colombia, l'Ecuador, il Perù e la Bolivia; estendendosi fino all'Argentina e al Cile. La dura lotta per la successione tra i due li di Huanya Capàc indebolì fortemente l'impero, che fu facilmente conquistato nel 1532 da Francesco Pizarro. Il popolo Inca non oppose grande resistenza poiché era convinto che gli invasori fossero di natura divina: l'impero inca, privo di un capo, si sgretolò rapidamente. L'impero inca si reggeva grazie ad un sistema politico rigido e gerarchico, basato sull'attività militare dell'aristocrazia e sullo sfruttamento delle popolazioni sottomesse. Il sovrano, ritenuto l'incarnazione del dio Sole, era il capo supremo; all'ultimo posto vi era invece la grande massa di contadini e di artigiani. L'impero era diviso in quattro grandi regioni, a loro volta suddivise in province, e in un sistema di organizzazioni sociali ed economiche sino alla proprietà familiare, chiamata ayllu. Lo sfruttamento degli ayllu era controllato dall'autorità centrale: dei funzionari statali controllavano la semina ed insegnavano ai contadini le tecniche di coltivazione. La maggior parte del raccolto veniva trattenuta per i bisogni della famiglia reale oppure veniva immagazzinata. I principali prodotti agricoli erano il mais e le patate; i lama erano utilizzati come animali da soma e gli alpaca venivano addomesticati e allevati per ricavarne la lana.

La civiltà inca non conobbe l'uso della scrittura e della ruota: squadre di corrieri percorrevano rapidamente la fitta rete stradale. I funzionari imperiali eseguivano censimenti ed inventari grazie ai quipus, delle cordicelle annodate in maniera particolare.L'economia era di tipo 'comunistico' infatti la proprietà privata non esisteva e la terra era divisa in tre parti:

  • terra del sovrano: per mantenere i nobili, i funzionari, coloro che erano inabili al lavoro;
  • terra dei sacerdoti: per mantenere il clero;
  • terra della comunità: per mantenere i contadini.

La divinità principale era anche in questo caso di tipo solare, era chiamata Inti. Le altre divinità erano costituite da elementi della natura. Anche gli Incas praticavano sacrifici umani, soprattutto bambini.Nonostante l'arretratezza tecnologica, gli Incas erano abili nel costruire edifici in pietra: templi, palazzi, fortezze (Macchu Picchu, Cuzco), ponti di corda, acquedotti e canali.







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