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I fenici - LA COLONIZZAZIONE FENICIA, LA CADUTA DELLE CITTÀ-STATO FENICIE, IL CONTRIBUTO DELLA CIVILTÀ FENICIA



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I fenici


1. INTRODUZIONE 

Popolazione semitica, collegata ai cananei dell'antica Palestina, abitante la regione della Fenicia, sulla costa orientale del Mediterraneo, negli odierni Libano e Israele. I fenici furono chiamati così da Omero, mentre nell'Antico Testamento compaiono come 'sidoni'. L'indagine storico-archeologica mostra che essi fondarono i primi insediamenti sulla costa del Mediterraneo verso il 2500 a.C., e che vennero influenzati dalle culture sumerica e accadica della vicina Babilonia. Verso il 1800 a.C. l'Egitto, che stava allora cominciando a espandersi in Medio Oriente, invase e conquistò la Fenicia, mantenendone il controllo fino al 1400 ca. a.C. Le incursioni degli ittiti contro l'Egitto diedero alle città-stato fenicie l'opportunità di ribellarsi e nel 1100 a.C. esse conquistarono l'indipendenza dall'Egitto.


LA COLONIZZAZIONE FENICIA I fenici, acquisita la propria autonomia, divennero i più grandi commercianti e i più abili navigatori del mondo antico. Le imbarcazioni delle città costiere percorrevano il Mediterraneo, giungendo fino all'oceano Atlantico, mentre le altre potenze si disputavano le navi e gli equigi fenici per le proprie flotte. Le diverse città-stato, tra le quali furono dominanti Biblo, Tiro e Sidone, fondarono numerose colonie mercantili, soprattutto nell'Africa settentrionale (Utica, Ippona e Cartagine), nelle isole di Rodi e di Cipro, nel sud della Sna (Cadice, Malaga e Tartesso), nelle isole Baleari, a Malta, in Sicilia (Palermo, Solunto, Mozia) e in Sardegna (Tharros, Nora, Sulcis e Cagliari).


LA CADUTA DELLE CITTÀ-STATO FENICIE Nell'VIII secolo a.C. le città fenicie furono conquistate dagli assiri. Alla fine del VII secolo a.C., la Fenicia - eccetto Tiro che riuscì a mantenere la propria indipendenza ancora a lungo - entrò a far parte del regno caldeo di Nabucodonosor II e, nel 539 a.C., dell'impero persiano. Sotto il dominio persiano Sidone divenne la città più importante della regione. Quando Alessandro Magno invase l'Asia Minore e sconfisse la Persia (333 a.C.), anche Sidone, Arwad (Rouad) e Biblo modularono. Tiro, invece, rifiutò di sottomettersi: Alessandro la assediò per sette mesi, finché essa cadde nel 332 a.C. Dopo questa sconfitta, i fenici vennero assorbiti nel regno seleucide, perdendo gradualmente la propria identità culturale. Le città furono progressivamente ellenizzate; nel 64 a.C. sve anche il nome di Fenicia, quando la regione divenne parte della provincia romana della Syria.



IL CONTRIBUTO DELLA CIVILTÀ FENICIA Uno dei più importanti contributi dei fenici alla storia della cultura occidentale fu l'alfabeto. Vengono attribuiti loro anche l'introduzione della tinta purpurea, chiamata porpora di Tiro, e l'invenzione del vetro. Le loro manifatture, in particolare quella dei tessuti e delle tinture, la lavorazione dei metalli e del vetro erano molto celebri nel mondo antico. Ciascuna città fenicia era posta sotto la protezione di una particolare divinità (Baal, 'il Signore'), a cui era dedicato il più importante luogo di culto urbano.







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