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LA FRANCIA SOTTO I PRIMI BORBONE

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La Francia sotto i primi Borbone

Nel 1598, liberato il territorio francese dagli ultimi eserciti snoli, Enrico tentò di restaurare la pace interna emanando l'editto di Nantes, che garantiva a tutti i sudditi libertà di coscienza religiosa. Seguì per la Francia un periodo di ripresa dalla devastazione causata dalle guerre di religione: l'economia tornò a prosperare e l'autorità regia venne saldamente riaffermata.

Nel 1610 re Enrico venne assassinato a sua volta da un fanatico cattolico e gli succedette il lio di nove anni, Luigi XIII. Per i primi quindici anni del suo regno il paese fu abbandonato alla debole reggenza della regina madre, Maria de' Medici, o all'incerta guida del giovane sovrano.

Nel 1624 Luigi nominò primo ministro Armand du Plessis, il cardinale Richelieu, che fu il vero detentore del potere in Francia nei diciotto anni che seguirono. Suoi obiettivi primari furono il consolidamento della monarchia mediante la distruzione del potere della nobiltà rivale e l'indebolimento degli Asburgo. Egli divise il paese in 30 nuovi distretti amministrativi a capo dei quali nominò degli intendenti, scelti tra funzionari fedeli appartenenti al ceto medio, ai quali vennero attribuiti enormi poteri giudiziari, finanziari e di polizia. Fondò la marina francese e promosse lo sviluppo di una flotta mercantile; concesse inoltre uno statuto ufficiale a comnie di commercio estero e sostenne l'espansione coloniale in Canada, Africa e nelle Indie Occidentali.



Nel contempo l'inflazione, le crescenti imposte e, dopo il 1635, la devastazione seguita all'invasione di eserciti stranieri, ridussero nuovamente in miseria gran parte della popolazione rurale e le rivolte contadine scoppiate tra il 1625 e il 1639 vennero spietatamente represse.

Quando nel 1635 si profilò il rischio che l'imperatore del Sacro romano impero riunisse l'intera Germania sotto il suo dominio, Richelieu fece intervenire la Francia nella guerra dei Trent'anni, alleandosi con la Sa e i Paesi Bassi, entrambi paesi protestanti. Dalla pace di Vestfalia del 1648, che riconosceva la sovranità di tutti gli stati appartenenti all'impero a scapito degli Asburgo, la Francia emerse come grande vincitrice della guerra e maggior potenza continentale.





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