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La biblioteca di Alessandria



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332 a.C. Alessandro Magno, fu Filippo di Macedonia, fonda la città di Alessandria.


323 a.C.  Alessandro muore.

Tolomeo, generale dei “Petezeri”dell’esercito macedone, assume il comando dell’Egitto. Aristotele convince il sovrano alla costruzione della biblioteca.


284 a.C.  Tolomeo II amplia la biblioteca.


48 a.C.    L’esercito di Cesare distrugge parzialmente la biblioteca.


IV sec. d. C.    Gli imperatori Romani Teodosio e Teofilo, fanno radere al suolo la biblioteca.



Indetto il concorso, patrocinato dall’UNESCO, per l’appalto della nuova biblioteca.

Lo vince una società norvegese, la Snoetta”.


Inizia la costruzione sui resti della 1°.


Termine della costruzione (.2.1).


.2.1



       Ogni nave trasportante libri transitante per il porto di Alessandria, era privata del carico, i libri erano ricopiati e la copia era riposta sulla nave.


       Già Erastotene, uno tra i primi geografi dell’antichità, grazie al patrimonio culturale della biblioteca, giunse alla conclusione che la Terra fosse rotonda e che navigando verso Ovest, si sarebbe giunti dalla Sna(attuale) in India(attuale).


1° sala

 

2° sala

 

 





       Attualmente la biblioteca ospita circa 300.000 libri.


     Costata oltre 257.000.000 di €, la metà è stata finanziata dall’UNESCO, metà da stati, privati e associazioni.


     La struttura, per essere più compatibile con il paesaggio circostante, si estende anche sottoterra. È un cilindro simile a quello in .4.1


 

 



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