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La nascita della repubblica

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L'organizzazione dell'Italia, dopo la fine della guerra nella primavera del 1945, fu una questione stabilita fra 3 protagonisti: i governi alleati anglo-americani, la monarchia e dalla vecchia Italia pre-fascista.

Il primo governo che si formò dopo la resa dei tedeschi e la fine del conflitto (25 aprile 1945) fu quello presieduto da Ferruccio PARRI uno dei maggiori dirigenti della lotta partigiana: il governo era composto da tutte le maggiori forze politiche antifasciste(democristiani, socialisti, comunisti, liberali e azionisti).


I maggiori problemi da affrontare fu quello di raggiungere un soddisfacente accordo di pace e assicurare il sostentamento della popolazione infatti i danni di guerra si presentavano rilevanti. La produzione industriale ed agricola si era dimezzata e la lira era fortemente svalutata, inoltre altissimo era il tasso di disoccupazione e sottooccupazione. Un altro problema era rappresentato dalla profonda spaccatura tra il Nord che aveva partecipato alla lotta partigiana e il Sud che invece aveva unicamente visto lo sbarco degli alleati, ma non aveva partecipato alla lotta armata.


Il governo Parri propone impegnative riforme: imposte contro i profitti di guerra delle grandi aziende, atre riforme economiche e "epurazione" di personale statale compromesso con il fascismo, ma questo suscita vaste opposizioni.

Gli stessi comunisti il cui obiettivo fondamentale era quello di farsi riconoscere come forza politica legittima non vedevano positivamente il partito d'azione di Parri.




Nel dicembre del 1945 per l'esplicito voto di sfiducia dei liberali, il governo Parri cadde e fu sostituito dal primo ministro De GASPERI.

Le prime scelte fondamentali del nuovo leader democristiano riguardarono la scelta fra monarchia e repubblica compiuta in un referendum popolare nel giugno del 1946.

Prevalse l'opzione repubblicana e in questo fu decisivo il voto del Nord e delle città, mentre il voto del Sud fu prevalentemente monarchico.


Nasce quindi un Italia profondamente diversa da quella pre-fascista animata, ora, da 3 grandi partiti: la DC, di De Gasperi che avendo avuto voti sia da popolari che da borghesi, era un partito interclassista con un forte insediamento sociale appoggiato apertamente dalla chiesa; i COMUNISTI che erano ideologicamente una forza marxista e rivoluzionaria anche se, ormai appartenenti all'Italia, applicavano una politica di compromessi e di moderazione pur considerando l'Unione sovietica come modello, la maggior parte dei suo iscritti erano operai ; infine il terzo, quello SOCIALISTA che eredita le diverse e contraddittorie eredità del loro passato, ugualmente alleato dei comunisti.


Nel luglio del 1946 si formò il secondo ministero di De Gasperi costituito da democristiani, socialisti, comunisti e repubblicani. Nei mesi seguenti l'impegno del governo furono le trattative di pace con gli alleati. Il trattato venne firmato a Parigi nel febbraio del 1947 e: la città di Trieste veniva suddivisa in 2 zone una sotto il governo anglo americano e l'altra sotto l'amministrazione jugoslava. Tale sistemazione sarebbe rimasta sino al 1954

Intanto sul piano internazionale si manifestavano in modo crescente i segni della guerra fredda tra Est e Ovest, l'unità nazionale dei grandi partiti di massa inizierà a venire meno sino a che sarebbero rimasti solamente i democristiani ed il "CENTRISMO" sarebbe presto diventato la nuova formula del governo Italiano.




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