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		ASTRATTISMO (1911)
		        
ASTRATTISMO (1911)
 - Interpreta l'arte come il concretizzarsi di
     un'emozione dell'artista, che riesce a trasmettere sensazioni
     all'osservatore. Nell'arte è quindi molto importante la forte
     componente spirituale. 
- Rielabora quindi una visione del mondo secondo
     cui il realismo ostacola il processo di trasmissione dei sentimenti,
     poiché l'osservatore è distratto, in quanto la sua attenzione si
     concentra sui particolari e non riesce a recepire il messaggio
     dell'artista. Solo con il linguaggio puro dell'arte (forme e colori) si possono
     suscitare sensazioni nell'osservatore. 
- Associa l'arte alla musica, paragonando
     l'artista al musicista: le opere di Kandinskij, infatti, prendono nomi che di solito si associano
     alle composizioni musicali (le prime vengono chiamate "improvvisazioni",
     le ultime "composizioni")
- Secondo Kandinskij
     bisogna ricercare i contrasti, le forme contrapposte, i vari punti di
     vista, per creare sensazioni che invitano alla riflessione interiore
     attraverso l'uso di colori forti e accostamenti insoliti.
KANDINSKIJ
 - Nasce a Mosca nel 1886 ed ha una vita molto sofferta per ragioni
     personali e politiche. Da bambino soffre per il divorzio dei genitori e,
     affidato alla zia, si rifugia nelle favole russe, motivo per cui il mondo
     fiabesco verrà riportati nella sua pittura. Abbandona gli studi
     scientifici per sviluppare il suo talento artistico. Durante una mostra a
     Mosca conosce la pittura degli impressionisti, molto diversa dalle
     classiche icone russe, piatte e stilizzate. Colpito da questa mostra,
     comincia a sviluppare il pensiero secondo cui non sia necessario
     rappresentare qualcosa di reale per trasmettere emozioni. Per ragioni
     sociali si allontana dalla Russia, poiché il regime staliniano concepiva
     l'arte solo al servizio del popolo e, quindi, l'artista doveva essere al
     servizio della causa rivoluzionaria. A Monaco incontra Marc e fonda il "Cavaliere Azzurro"
     (Der blaue Reiter), movimento che anticipa l'astrattismo. Qualche anno
     dopo, si avvicina alla pittura astratta, che ritiene l'unica via per
     comunicare emozioni. Comincia a creare le prime opere astratte, definite
     improvvisazioni, poiché usa l'acquarello, tecnica che richiede molta
     velocità nella stesura. Nel 1922 è chiamato alla Bauhaus per
     insegnare composizione. La sua pittura si fa sempre meno spontanea e più
     calcolata e comincia a creare le prime composizioni, principalmente con la
     tecnica dell'olio su tela. Con il periodo nazista, la Bauhaus chiude e Kandinskij si trasferisce a Parigi dove,
     sotto l'influenza di Matisse, crea composizioni sempre più curate,
     in cui guarderà sempre meno all'aspetto emotivo e creerà
     complessità cromatiche che richiedono maggior cura. 
- Der Blaue Reiter:
     Nel periodo in cui si stava sviluppando l'espressionismo, Kandinskij rimane colpito dai colori, che
     ritiene siano il mezzo più forte per trasmettere le emozioni.
     Questo nuovo movimento artistico riprende l'azzurro come colore dominante
     e la ura del cavaliere come richiamo al fiabesco. 
- Fa degli studi sulla forma e sul colore, associando ad ogni forma
     un colore diverso: il cerchio, che rappresenta l'infinito, viene associato
     al blu, il quadrato, rappresentante della staticità, al rosso
     (ovvero il colore più "terreno"), mentre il triangolo viene
     associato al giallo, a rappresentare l'intuizione.
- Primo acquarello astratto: opera stesa quando Kandinskij
     faceva ancora parte del Cavaliere Azzurro, nel 1910. Sembra quasi uno
     scarabocchio infantile, l'immagine è pura, caratterizzata da
     diverse macchie colorate, le forme sono guizzanti ed è evidente il
     contrasto dei colori caldi (rosso) e freddi (blu). È data molta
     importanza alla velocità e al movimento. 
- Punte nell'arco:
     l'opera appare più calcolata (fa giá parte delle composizioni) ed
     è un olio su tela. La forma preponderante è il triangolo, ma
     vi sono anche cerchi (il più grande ed evidente è associato
     al blu) e quadrati. 
MARC
 - Il sogno: uso del
     colore arbitrario (come aveva fatto Gauguin), immagine completamente
     inventata senza richiami al tema della denuncia sociale, ritorno al
     primitivo per quanto riguarda la forma, principalmente stilizzata. Il tema
     è fiabesco e riprende la connessione tra l'uomo e l'animale, ma si
     nota un ritorno al primitivo nella presenza del nudo. 
 
		
		  
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