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Cellule eucarioti

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Nelle cellule eucarioti, organulo nel quale avvengono i processi di respirazione cellulare. I mitocondri sono presenti sia nelle piante sia negli animali. Hanno una forma ellittica e una lunghezza variabile di 2-5 µ. Sono delimitati da una membrana analoga alla membrana cellulare; all'interno possiedono una seconda membrana, ripiegata a formare caratteristiche creste. Fra le due membrane esiste uno spazio, denominato camera esterna; viene invece definito camera interna lo spazio compreso dalla seconda membrana. Lo spazio tra le due membrane prende il nome di stroma.

I mitocondri sono la sede del ciclo di Krebs, della fosforilazione ossidativi e della chemiosmosi, ultime fasi della respirazione cellulare, mediante la quale la cellula produce l'energia necessaria al suo metabolismo. A seconda del tipo cellulare e delle necessità energetiche della cellula, il numero dei mitocondri può variare, così come la distribuzione all'interno del citoplasma: nelle cellule del fegato, o epatociti, possono raggiungere il numero di 1000-l500; nei globuli rossi i mitocondri sono invece assenti, poiché tali cellule ricavano l'energia da processi di glicolisi.

Secondo la cosiddetta teoria endosimbiontica, proposta dalla biologa statunitense Lynn Margulis, i mitocondri sarebbero derivati da batteri che stabilirono in tempi molto remoti un rapporto endosimbiontico con cellule procarioti di maggiori dimensioni, alle quali avrebbero assicurato apporto energetico e dalle quali avrebbero tratto protezione e nutrimento. In tal modo si sarebbero originate le cellule eucarioti.

Cloroplasto Nelle cellule vegetali, organulo nel quale avviene la fotosintesi. La distribuzione dei cloroplasti nei diversi tessuti della pianta non è uniforme: questi organuli sono estremamente numerosi nelle parti fotosintetizzanti, che rivelano la presenza dei cloroplasti per la colorazione verde, ad essi conferita dalla clorofilla. In 1 mm2 di una foglia possono trovarsi fino a 500.000 cloroplasti. I cloroplasti accumulano temporaneamente in forma di amido gli zuccheri derivanti dalla fotosintesi; inoltre, sembrano coinvolti anche con la sintesi degli amminoacidi e degli acidi grassi. Rivestono pertanto un ruolo fondamentale nella fisiologia delle piante.



Ciascun cloroplasto possiede forma discoidale e un diametro di circa 4-6 µm. È delimitato da due membrane, di composizione simile a quella plasmatica, tra le quali rimane uno spazio. La cavità interna dell'organulo (stroma) contiene strutture membranose a forma di sacchi appiattiti, i tilacoidi, che si impilano una sull'altra a formare masserelle dette grana. Tra grana diversi, vi sono lamelle membranose indicate come lamelle intergrana. Sulle membrane dei tilacoidi si trovano le molecole dei fotosistemi, ovvero la clorofilla associata a pigmenti accessori, come carotenoidi e ficobiline, deputate alla ricezione dell'energia luminosa durante la prima fase del processo fotosintetico.

Tra cloroplasti e batteri sono state osservate numerose somiglianze, che riguardano ad esempio la presenza di ribosomi all'interno dello stroma, di dimensioni e struttura simili a quelli batterici, ee la presenza di filamenti di DNA. I cloroplasti, se vengono isolati, sono in grado di sintetizzare RNA, che nella cellula viene prodotto dal DNA del nucleo e non da quello dell'organulo. Queste caratteristiche sono alla base della cosiddetta teoria endosimbiontica, proposta dalla biologa statunitense Lynn Margulis, secondo la quale i cloroplasti derivano da un rapporto simbiotico instauratosi tra un procariote eterotrofo e uno più piccolo, autotrofo. Un processo analogo si sarebbe verificato, in modo indipendente, anche nel caso dei mitocondri.



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