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Determinare il rapporto tra la massa dello zinco che ha reagito e la massa del cloruro di zinco



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SCOPO: Determinare il rapporto tra la massa dello zinco che ha reagito e la massa del cloruro di zinco.


MATERIALI E METODI: 1 provetta

Acido cloridrico



Zinco

Baker

Acqua

Fornelletto a gas

Bilancia elettronica precisa al cg


Abbiamo pesato con la bilancia elettronica la massa di zinco assegnatoci. Dopo lo abbiamo messo in una provetta e qui vi abbiamo aggiunto 10 cm³ di acido cloridrico.

Abbiamo lasciato reagire il miscuglio di zinco e acido fino alla lezione successiva, dopo di che lo abbiamo versato in una capsula, che abbiamo riscaldato fino a che il materiale, ormai seccato, ha incominciato a fondere formando una pozzettina liquida sul fondo della capsula.

A questo punto abbiamo pesato, appena si sono raffreddati, capsula e materiale.



RISULTATI SPERIMENTALI:


GRUPPO

MASSA ZINCO INIZIALE

(g)

MASSA ZINCO RESIDUO

(g)

MASSA ZINCO REAGITO

(g)

MASSA

CLORURIO DI ZINCO (g)

MASSA RAPPORTO













































DISCUSSIONE:

Dai dati raccolti si nota subito che il rapporto tra zinco reagito e cloruro di zinco è più o meno costante, infatti, è tra 0.48 e 0.49.

Notiamo anche che, a maggiore quantità di zinco iniziale, corrisponde una maggior quantità di zinco residuo e di cloruro di zinco.

Nel momento in cui abbiamo aggiunto l'acido allo zinco, la reazione si è manifestata con piccole bollicine, un leggero fumo e in particolare con del calore localizzato nella parte inferiore della provetta. Infatti, una reazione chimica è sempre accomnata da un effetto energetico, per lo più termico e vengono, quindi, dette reazioni esotermiche se c'è liberazione di calore, come in questo caso, oppure reazioni endotermiche se assorbono calore.


IPOTESI:

Durante la discussione in classe abbiamo ipotizzato che la materia fosse discontinua, ovvero che fosse divisa in tante particelle. In questo esperimento abbiamo pensato che ogni particella di zinco reagisse con ogni particella di acido cloridrico e che quindi ci fosse un rapporto di 1/1. Infatti se le particelle di zinco fossero di più di quelle di acido ne avanzerebbero, e viceversa. Ecco un modello costruito da noi in classe in base all'esperimento:






VERIFICA DELL'IPOTESI:

Verifichiamo quindi l'ipotesi formulata simulando l'esperimento con delle rondelle e dei fermagli. Le rondelle sono le particelle di acido cloridrico uguale per tutti (15), i fermagli invece simboleggiano lo zinco fornitoci in quantità diverse.


MATERIALI E METODI: 15 rondelle

Dei fermagli(di quantità diversa per ogni gruppo)

Bilancia a piatti precisa al cg


Pesiamo le 15 rondelle e la quantità di fermagli assegnatoci, dopo di che uniamo ogni fermaglio con ogni rondella, quindi pesiamo i fermagli e le rondelle che hanno reagito e compiliamo la tabella seguente.



 

GRUPPO

FERMAGLI

INZIALI

RONDELLE

INZIALI

FERMAGLI

REAGITI



RONDELLE

REAGITE

RAPPORTO

Massa(g)

Massa(g)

Massa(g)

Massa(g)


 



2.48g


2.88g


2.48g


0.58g


 



8.26g


2.93g


8.26g


1.96g


 



7.35g


3.12g


7.35g


1.79g


 



11.54g


2.98g


11.54g


2.79g


 



14.93g


3.04g


2.42g


3.04g


 



16.57g


2.99g


2.47g


2.99g


 



CONCLUSIONE:

L'ipotesi da noi fatta è stata verificata, quindi possiamo dire che la materia è discontinua e che in questo caso c'è un rapporto di reazione tra le particelle di zinco e quelle di acido cloridrico di 1/1.

Concludiamo anche che tra zinco reagito e cloruro di zinco c'è proporzionalità diretta in quanto il loro rapporto rimane costante.


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