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ESPERIENZA IN LABORATORIO

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ESPERIENZA IN LABORATORIO





I materiali dei quali ci siamo serviti durante l'esecuzione di questa esperienza sono i seguenti:

  1. microscopio ottico dai vari ingrandimenti
  2. bulbo di cipolla
  3. pinzette
  4. contenitore con acqua distillata
  5. vetrini porta-oggetti
  6. vetrini copri-oggetti
  7. contenitore con reattivo colorato
  8. coltellino
  9. contagocce

La nostra esperienza era suddivisa in più parti e lo scopo era quello di andare ad analizzare la cellula dal punto di vista strutturale.

Per  iniziare abbiamo estratto dalcipolla - Notizie scientifiche, Uso, Perchè le cipolle fanno piangere, Cipolla rossa di Tropea" class="text">la cipolla un sottilissimo strato,lo abbiamo appoggiato sul vetrino porta-oggetti e,dopo avervi messo accuratamente con il contagocce una gocciolina d'acqua distillata,abbiamo ricoperto il tutto con uno dei vetrini da orologio,detto anche vetrino copri-oggetti. Dopo ci siamo accinti ad analizzarlo al microscopio e abbiamo potuto osservare le cellule della cipolla da un ingrandimento pari a 4x fino ad un massimo di 40x.



Abbiamo potuto notare che le cellule assumono una forma rettangolare,hanno una parete cellulare molto evidente e tra l'una e l'altra cellula non esistono spazi vuoti. Il citoplasma ci appare di un colore più trasparente che giallastro. Ciò che abbiamo potuto meglio osservare è stato il nucleo,poiché gli altri vari organelli erano poco visibili.

Poi abbiamo ripetuto la medesima operazione mettendo una gocciolina sullo strato di cipolla posta sopra al vetrino prima di collocarvi una gocciolina d'acqua distillata. Infatti,dopo aver fatto assorbire allo strato di cipolla quel colorante "violetta genziana",al microscopio abbiamo ottenuto un risultato ben diverso rispetto al precedente:tutte le cellule,avendo assorbito le cellule di cipolla quel liquido,ci sono apparse al microscopio molto più nitide e meglio visibili perché tendenti al viola ed anche il citoplasma aveva leggermente alterato il suo colore.

Osservando attentamente le cellule dal microscopio ci siamo accorti di alcune strane ure molto ben delineate,dalla forma circolare. Il professore ci ha spiegato che quelle non erano nient'altro che bolle d'aria.



Dopo siamo andati ad analizzare la struttura delle molecole dell'epidermide fogliare utilizzando delle foglie fresche di gigaro.

Ecco come abbiamo proceduto:

abbiamo strappato servendoci di alcune pinzette,una minima porzione di epidermide sulla ina inferiore della foglia (cosa che è risultata alquanto complicata),poi abbiamo proseguito con le stesse operazioni effettuate con il bulbo di cipolla: abbiamo messo ciò che avevamo estratto dalla foglia sul vetrino porta-oggetti,vi abbiamo messo sopra col contagocce una goccia di acqua distillata,l'abbiamo ricoperto con il vetrino porta-oggetti e siamo andati al microscopio per analizzare queste altre cellule,capire le analogie e le differenze con le cellule della cipolla viste poco prima.

Innanzitutto le cellule hanno una disposizione simile a quella delle mattonelle,sono visibili sia il nucleo sia gli organelli (prima invece non era stato possibile) e tutte le cellule epidermiche sono morte perché ci appaiono con le bocche chiuse. Analizzando invece direttamente l'epidermide fogliare abbiamo potuto notare gli stomi. Le cellule stomatiche,come visto,sono circondate nella parte inferiore e in quella superiore,da cellule più grandi mentre nelle zone laterali da cellule più piccole.Tutte queste cellule che lo circondano hanno i nuclei circondati da leucoplasti incolori.


Avremmo inoltre dovuto analizzare la cellula di tipo animale ma ci è stato impossibile prelevare dalle nostre gengive,per mezzo di un cotton-fiock ,una quantità sufficiente delle nostre cellule,così il professore ci ha spiegato che nelle cellule animali la diversità più evidente è che la disposizione cellulare non è tutta ravvicinata ma le cellule si trovano sparse.








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