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PLASTICI (per conservare le strutture cellulari)

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Plastici (per conservare le strutture cellulari)

SOSTANZE ALIMENTARI

Energetici (per disporre di energia chimica per funzioni vitali)


POTERE CALORICO:

quantità di calore che un grammo di alimento sviluppa quando brucia nel calorimetro.


FATTORI NUTRITIVI ENERGETICI: carboidrati e lipidi.


CARBOIDRATI :

biomolecole



semplici (monomeri) o complessi (polimeri)


glucosio (esoso) o fruttosio (pentoso) à contengono carbonio, idrogeno e ossigeno.


Semplici (un monosaccaride)

Disaccaridi (due monosaccaridi)

Polisaccaridi (più monosaccaridi)


LIPIDI (insolubili nell'acqua):

trigliceridi (grassi e oli alimentari) à saturi (solidi a temperatura ambiente)

à insaturi (liquidi a temperatura ambiente)


andati per formare strati di riserva

formato da: glicerolo CH2

3 code idrofobe CH

CH2


FOSFOLIPIDI: 2 code idrofobe (non si scioglie in acqua)

1 testa idrofila (si scioglie in acqua)


formano un doppio strato fosfolipidico.


CERE: catene di atomi di carbonio legate a atomi di idrogeno.

Sono insolubili in acqua e usate come impermeabilizzanti dagli organismi che vivono sulle

terre emerse. Non sono importanti nella nostra alimentazione.


COLESTEROLO: formato da varie catene cicliche. È dannoso quando non è smaltito in modo regolare.


FATTORI PLASTICI.


PROTEINE à usate per l'integrazione delle strutture cellulari.

Formate da lunghe catene di amminoacidi (biomolecole)

(R)

|

COOH - C - NH2

|

H

Sono uniti tramite legami polipeptidici.

STRUTTURA PRIMARIA: catena.

STRUTTURA SECONDARIA: elica.

STRUTTURA TERZIARIA: sito attivo; enzima complementare alla proteina

STRUTTURA QUATERNARIA: più strutture terziarie.

STOMACO à muscolatura liscia

à comunica con l'intestino per mezzo del piloro


regione cardiaca

fondo

esofago à cardias à stomaco formato da: corpo

parte pilorica (che va nell'intestino)



pareti più spesse perché gli

alimenti stanno di più e subiscono trasformazioni chimiche.



Superficie interna con pliche della mucosa.


gastriche

Nella mucosa si aprono le ghiandole : cardiali

piloriche



formate di vari tipi di cellule

principali di rivestimento (parietali) mucose


secernono: pepsinogeno e chimosina (caglio)

agiscono in ambiente caldo per l'acido cloridrico à le pareti dello stomaco non   vengono digerite perché c'è la mucina, che le protegge.


Nelle ghiandole endocrine viene prodotta la gastrina.




INTESTINO àrivestito dal peritoneo, che secerne un liquido lubrificante.


INTESTINO TENUE (6 metri) à superficie esterna liscia. È diviso in:


DUODENO: porzione fissa di 25 come., forma a C che accoglie la testa del pancreas.

La superficie interna ha pliche e villi intestinali, importante per l'assorbimento.

Nello spessore della sottomucosa vi sono le ghiandole di brunner, che secernono il

succo enterico.

Si aprono il condotto epatico o coledoco (fluisce la bile e i dotti pancreatici

(fanno passare le sostanze secrete dal pancreas).





MESENTERIALE (digiuno - ileo) : sbocca nel crasso con la valvola ileo-cecale e consente il passaggio solo dal tenue al crasso.

Superficie interna con pliche e villi intestinali. Nello spessore della mucosa vi sono le ghiandole di galeazzi che secernono il succo enterico.




INTESTINO CRASSO (1,6 m.) : superficie esterna con bozze, solchi e strozzature,   senza villi intestinali.

È formato da:

cieco: tubo a fondo cieco, sotto il tenue e dopo l'inizio del

crasso. Sul fondo c'è l'appendice vermiforme.


ascendente (dal cieco verso l'alto, sotto il fegato)

colon: traverso (orizzontale, da destra a sinistra)

discendente (verso il basso)

sigmoideo (a sinistra e continua con il retto e il canale anale)



FEGATO ghiandola più voluminosa;

al di sotto del diaframma, a destra dell'addome;

rosso scuro perché è molto vascolarizzato;

pesa 1,5 Kg.;

le sue cellule (epatociti) hanno origine dall'epitelio del duodeno;

gli epatociti si organizzano in lobuli, che costituiscono le unità epatiche;

in un lobulo le cellule sono a raggera; queste file sono dette trabecole di remak. Tra le cellule vicine si forma un canale che accoglie la bile che con i canali vicini costituiscono una rete di canalicoli biliari;

poi la bile passa in vari condotti e arriva nella cistifellea, che raccoglie la bile (emulsiona i grassi). Da qui passa nel duodeno per il coledoco.



FUNZIONI:

glicogenetica à immagazzina glucosio sotto forma di glicogeno. Quando l'organismo è senza glucosio, le cellule epatiche del fegato scindono in glucosio il glicogeno e lo immettono nella circolazione sanguigna;

avvia il ciclo dell' orditina (proteine);

sintetizza il colesterolo;

è ricco di ferro immagazzinato sotto forma di ferritina; in parte è immesso nel ciclo sanguigno. Sintetizza il fibrogeno (per coagulazione del sangue);

antitossica à elimina batteri e tossine, sostanze nocive, alcaloidi e altre sostanze;

coadiuva l'assorbimento di vitamine liposolubili (A, D, E, K) e elabora la vitamina A dal carotene.







PANCREAS

deriva dal duodeno;

forma a martello;

formato da : testa (nell'ansa del duodeno), istmo, corpo, coda.

Secerne il succo pancreatico che versa nel duodeno (ghiandola esocrina);

Le isole di langerhans elaborano insulina (abbassa il glucosio nel sangue) e il glucagone (alza il glucosio nel sangue) (è una ghiandola endocrina).


Condotto di Wirsung

E è attraverso i quali fluisce il succo pancreatico

condotto di santorini sboccano nel duodeno.





DIGESTIONE à trasformazioni e fenomeni chimici che degradano e trasformano le sostanze in sostanze più semplici

triturazione del cibo à cibo spinto in avanti à sostanze non utilizzate espulse


alimenti degradati grazie all'azione che rompe i legami chimici, catalizzata da enzimi di saliva, succhi gastrici e intestinali.

Le sostanze assorbite vengono inviate nel circolo sanguigno e linfatico.


DIGESTIONE ORALE

In bocca (masticazione)

La saliva (liquido chiaro, alcalino, formata da acqua e sostanze organiche - ptialina - , mucina, sieroalbumine) amalgama il cibo e lo trasforma nel bolo alimentare.

à spinto verso la faringe à peristalsi (contrazioni muscolari che spingono il bolo nello stomaco).

La ptialina agisce sui polisaccaridi e li scinde fino a molecole di maltosio.


DIGESTIONE GASTRICA

Dopo esofago cardias à stomaco à succo gastrico (acido) che rimescola e svuota il bolo. 

Succo gastrico: 99% acqua e Sali

1% acido cloridrico, pepsina (secreta dalle cellule delle ghiandole gastriche che degrada le proteine in polipeptidi).


Chimosina (o caglio) che coagula il latte; lipasi gastrica, attiva sul latte; mucina, che protegge la mucosa gastrica. à trasformano il bolo in chimo.


DIGESTIONE INTESTINALE

Nel duodeno il chimo viene esposto all'azione di biledel succo pancreatico e del succo enterico.

Bile à liquido prodotto dalle cellule epatiche dell'intestino, è giallo bruno e contiene mucina, colesterolo, sali biliari, pigmenti, lipidi, sali inorganici.

Secreta in modo continuo e riversata in modo intermittente nel duodeno (solo durante la digestione).

si ristagna nella cistifellea;

neutralizza l'acidità del chimo, emulsiona i grassi che diventano più attaccabili dagli enzimi;

SUCCO PANCREATICO à limpido, alcalino (con bicarbonato di sodio).

la sua secrezione è indotta dalla secretina e dalla pancreozimina, ormoni secreti dalla mucosa del duodeno.

Contiene: amilasi (continua l'azione della ptialina), lipasi pancreatica (trasforma i grassi in glicerolo e acidi grassi), la tripsina che continuano la degradazione delle sostanze proteiche


La digestione finisce nel digiuno grazie al succo intestinale formato da:

maltasi: trasforma il maltosio in 2 molecole di glucosio;

saccarasi: scinde il saccarosio in glucosio e fruttosio;

lattasi: trasforma il lattosio in glucosio e galattosio;

erepsina: degrada i residui polipeptidici in amminoacidi;

lipasi enterica: completa l'azione della lipasi pancreatica;

nucleasi: scindono DNA e RNA.

è il chimo diventa CHILO. L'espulsione degli scarti completa la digestione.




ASSORBIMENTO


Le sostanze passano nella mucosa intestinale per entrare nella circolazione sanguigna e linfatica (attraverso i capillari).

La contrazione dei villi intestinali favorisce il passaggio delle sostanze nei vasi.

Il passaggio può avvenire per diffusione, per osmosi (passaggio di acqua attraverso membrane semipermeabili da zone di maggior concentrazione di acqua e minor di soluti e zone di minor concentrazione di acqua e maggiore di soluti o per trasporto attivo.

I monosaccaridi vengono assorbiti per fosforilazione (azione chimica che separa gruppi fosfato).

Amminoacidi, monosaccaridi, acqua e ioni inorganici vanno nel fegato dove vengono elaborati e smistati.

Acidi grassi e lipidi insolubili vanno verso la via linfatica.

Alcuni lipidi vanno in capillari sanguigni e linfatici sotto forma di chilomicroni, piccoli globuli.


IMC (indice di massa corporea) = peso (in Kg.): altezza (in m.) al quadrato.




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