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Assunzione diretta e collocamento obbligatorio - ASSUNZIONE DIRETTA, COLLOCAMENTO OBBLIGATORIO

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"Assunzione diretta e collocamento obbligatorio"



Prima di procedere all'analisi del collocamento obbligatorio occorre affrontare l'argomento relativo all'assunzione diretta per concludere quanto iniziato con la precedente lezione.


ASSUNZIONE DIRETTA

La legge n.608 del 1996 stabilisce che:


"tutte le assunzioni di lavoratori da parte dei datori di lavoro privati e di enti pubblici economici

possono essere effettuate direttamente, senza il preventivo nulla-osta da parte degli organi del collocamento"


Questa nuova procedura, che si sostanzia in una comunicazione di assunzione diretta, riguarda la generalità dei lavoratori, indipendentemente dal tipo di rapporto di lavoro che viene ad instaurarsi (a tempo indeterminato, determinato, part-time, contratto di formazione e lavoro, ecc.)



Comunque rimane per i lavoratori l'obbligo di iscrizione nelle liste di collocamento.


OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO. Al momento dell'assunzione, il datore di lavoro è tenuto comunque a registrare immediatamente il lavoratore nel libro matricola ed a consegnarli una dichiarazione sottoscritta dei dati relativi a tale registrazione.


Quanto, poi, alle formalità burocratiche da svolgere presso gli uffici di collocamento, queste risultano notevolmente semplificate, risolvendosi nell'unico obbligo di comunicazione entro 5 giorni dall'avvenuta assunzione alla Sezione circoscrizionale per l'impiego competente.

Nella comunicazione deve essere descritto l'inquadramento del lavoratore nell'organico aziendale e a tal fine è richiesta in particolare l'indicazione oltre che dei normali dati anagrafici,

della qualifica professionale,

della tipologia contrattuale,

delle mansioni del lavoratore.


Il datore di lavoro inoltre, deve rilasciare una propria dichiarazione di responsabilità attestante il rispetto

di precedenza eventualmente riconosciuto a particolari categorie di lavoratori dalla contrattazione collettiva;

degli obblighi di riserva stabiliti dalla legge;

della mancanza di licenziamenti per riduzione di personale nei 12 mesi precedenti l'assunzione.



COLLOCAMENTO OBBLIGATORIO

Il collocamento obbligatorio riguarda l'assunzione di alcune particolari categorie di lavoratori.

In pratica si tratta dell'assunzione obbligatoria di una certa percentuale di lavoratori appartenenti alle cosiddette Categorie Protette.


CATEGORIE INTERESSATE

Le categorie di lavoratori da assumere obbligatoriamente sono :

gli orfani e le vedove di dipendenti pubblici vittime del dovere o di azioni terroristiche;

invalidi di guerra;

invalidi per servizio;

invalidi del lavoro;

invalidi civili;

gli orfani e le vedove dei caduti in guerra o per servizio o sul lavoro;

i ciechi e i sordomuti;

gli ex tubercolotici;

gli ex deportati nei campi di sterminio nazisti;

i minorati psichici aventi una capacità lavorativa che ne consenta l'impiego in mansioni compatibili.


DISCIPLINA GIURIDICA

L'assunzione obbligatoria degli appartenenti alle cosiddette Categorie Protette è disciplinata in generale dalla Legge n. 482 del 1968 e da successive leggi di riforma tra cui la più importante quella del 2000 che ha introdotto significative innovazioni.

Per comprendere meglio è opportuno analizzare la vecchia e la nuova disciplina.


VECCHIA DISCIPLINA

I datori di lavoro privati che abbiano più di 35 dipendenti devono assumere lavoratori appartenenti alle categorie protette per una percentuale del 15% del personale in servizio. Analogo obbligo incombe alle Pubbliche Amministrazioni, aziende ed enti pubblici che abbiano più di 35 dipendenti.


NUOVA DISCIPLINA

Secondo la nuova disciplina, i datori di lavoro che abbiano più di 15 dipendenti devono assumere lavoratori appartenenti alle categorie protette con una percentuale che varia a seconda del numero effettivo di lavoratori già in servizio.

Quindi la nuova disciplina ha esteso l'obbligo del collocamento di lavoratori appartenenti a categorie protette anche a quei datori di lavoro che hanno meno di 35 dipendenti; questa infatti è la differenza più importante con la vecchia disciplina.


E' opportuno altresì ricordare che mentre prima il collocamento obbligatorio era gestito dalle Direzioni provinciali del lavoro, sulla scorta delle graduatorie predisposte dalla Commissione provinciale per il collocamento obbligatorio, ora le funzioni e i compiti relativi a tale collocamento sono state conferite alle Regioni le quali a loro volta dovranno provvedere ad attribuirle alle singole Province.




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