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I diritti sono di godere e di disporre- La proprietà deve avere una funzione sociale - AZIONE DI REGOLAMENTO DI CONFINI



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L'art. 832 parla del proprietario, non della proprietà. Da questo articolo si capisce che questo si divide in diritti ed obblighi. I diritti sono di godere e di disporre. Godere significa ricavare dalla cosa il suo valore d'uso. Disporre cioè comprare e vendere. Vendendo ottiene il valore di mercato o di scambio. Il diritto può essere peno o esclusivo. Pieno cioè della cosa si può fare ciò che si vuole. Esclusivo vuol dire che ognuno ha l'esclusione del bene e se ognuno vuole può escludere tutti gli altri.

Tutto questo fin qui detto era uguale anche nell' 800 con lo stato generale, lo stato non interveniva sulle proprietà private. Con l'art. 832 si imposero altri limiti con l'osservanza degli obblighi. Con il 1942 viene a cambiare il concetto liberale.

Con la materializzazione della ricchezza, per esempio con un brevetto di una persona o con i diritti di autore che sono beni immateriali, non si aveva più soltanto ricchezza con cose materiali come i terreni per esempio. Si ebbe la scissione della ura del proprietario e le ure si aggiunsero le banche e i manager.



Il colpo decisivo ai diritti di proprietà viene dato dalla costituzione. Con l'art. 42 cost. dice che la proprietà è pubblica e privata. La proprietà deve avere una funzione sociale, la proprietà serve ad elevare i cittadini. La proprietà privata non può essere espropriata.

La funzione sociale della proprietà si realizza attraverso alcuni istituti, la società serve ad una elevazione morale dei cittadini e non per benessere.

La terra piccola non si può dividere sotto determinate misure, minima unità culturale, dimensione minima che può assumere una famiglia contadina. Un terreno in pianura sarà minore rispetto a quello montano.

L'efficienza economica significa che i terreni devono essere tutti coltivati, il latifondo venga eliminato, la giustizia sociale si realizza in vari modi per es. calmizzando il valore dei beni immobili, esempio la legge sulla affittanza agraria, 15 anni è la durata minima dell'affitto al contadino.

Gli immobili abitativi devono essere affittati con la cifra stabilita dalla legge e si può affittare per un tempo previsto (minimo 4 anni).

Tutto questo porta alla conclusione che non esiste più la proprietà. Il proprietario non è più padrone.

La proprietà non esiste più ma esiste la proprietà confermata per legge. L'acquisto non fa più la proprietà, ma è la legge su quel bene che fa la proprietà. Esistono le proprietà che variano a seconda del bene che compro.

La società è piena di limiti. I limiti ad interesse pubblico è nel caso dell'espropriazione per esempio, la confisca, le tasse. I limiti nell'interesse privato li stabilisce tutti il codice civile 840 e seguenti.

840 - estensione della proprietà.

841 -Il fondo può essere sempre recinto esclusi i casi particolari.

833 - Divieto degli atti emulativi, significa il divieto di fare atti che danneggino il vicino, non creando nessuna utilità al proprio terreno. Per esempio quello che mise i pali per non far atterrare il vicino con l'elicottero. Art. 833.

844 - limiti alle immissioni. Sono considerate immissioni tutto ciò che da un fondo passa ad un altro, rumori, esalazioni, fumo, odori scuotimenti e simili. Si possono fare purchè non superino la normale tollerabilità che determinano il limite di tollerabilità. Ci sono vari criteri; lo stato dei luoghi: in base al luogo ci possono essere vari limiti di tollerabilità. Per esempio, un motorino stubato in città e in camna.

Un altro criterio è quello della priorità e cioè chi è arrivato primo. Per esempio, se torno vicino ad un'officina dove fanno rumore, non posso far chiudere l'officina è arrivata prima, c'era già.

Il terzo criterio è il contemporaneità della produzione, con quelle delle proprietà. Non si può dare la prevalenza né all'una né all'altra, ma bisogna contemplarle, non potendoci basare sul discorso di priorità perché nata nello stesso periodo. Per esempio una fabbrica che con i fumi disturba le case, la fabbrica non può chiudere, le case non possono soffocare, quindi per esempio si mette un filtro che disperda i fumi ad altezze irrilevanti.



Un altro settore nell'interesse privato sono le distanze. Una grossa importanza sono le distanze tra le costruzioni. Queste stabiliscono che tra le due costruzioni appartenenti a diversi proprietari deve esserci una distanza minimo di 3 metri. Ogni confinante deve quindi avere una distanza di 1,5 metri. Il comune stabilisce il limite massimo 6 metri anche 10 metri, 3/5 da ogni parte (confinante).

Se una persona costruisce ad una distanza inferiore a 1,5 metri se non sono passati venti giorni si può far buttar giù, se sono passati 20 anni, si può arretrare fino a raggiungere 3 m, si può fare la costruzione in aderenza con un intercapedine d'aria oppure la comunione del muro. Se uno ha costruito sul confine si ha la stessa alternativa o indietreggiando 3 m. o costruendo in aderenza o in comunione ando nel primo caso il terreno e nel secondo il terreno e mezza parete. Per legge si può coprire anche le eventuali porte e finestre presenti su quella parete. Art. 833-844-873-874-875-877.

Queste norme sulle costruzioni valgono soltanto per le costruzioni non per muri di confine.


Il muro di confine è di tutti e due se è costruito sul confine; è del titolare del terreno se costruito sul proprio terreno, si presume sia di chi ha lo spiovente, o una nicchia; se c'è spiovente da una parte e nicchia dall'altra il muro è comune.


Un'altra distanza molto importante è la distanza tra le piantagioni. Gli alberi piantati, lungo il confine devono essere piantati quelli ad alto fusto a 3 metri, quelli senza alto fusto 1,5,, le siepi, i filari di viti devono essere a 0,5 m. Se sono sul confine sono in comune. Si definiscono ad alto fusto le piante che hanno il tronco di 3 mt. prima dei rami. I cipressi, gli ontani e tutti quelli che prima di dipartirsi in rami hanno il tronco di 3 mt.



I pozzi, cisterne e fosse devono essere a 2 mt. dal confine, tubi acqua, gas e simili 1 mt. dal confine. Per i depositi nocivi vi sono leggi speciali che le stabiliscono.

I fossi devono distare dal confine quanto sono profondi (i fossi sono i canali, le fosse sono le buche).

Le aperture: luci sono quelle che lasciano passare luce ed aria ma non permettono l'affaccio in condizioni normali. Le vedute sono quelle che permettono l'affaccio e la veduta frontale e laterale.



Le luci devono essere munite di inferriate, si chiamano inferriate anche se sono di legno, e grate che non possono avere il lato maggiore di 3 cm., sono come reti. Le luci devono trovarsi ad un'altezza non inferiore di 2,5 mt. dal pavimento se si trovano al piano terra o 2 mt. se si trovano ai piani superiori. Se non hanno questi requisiti il vicino può richiedere la messa in regola, alzando la finestra o munendola di grate e reti. Le vedute frontali devono essere a 1,5 mt., quelle inclinate a 75 cm. misurate dalla parte più vicina, vale sia in orizzontale che in verticale per esempio se il fondo del vicino è sotto al nostro con una sporgenza.

Chi costruisce dopo deve stare a 3 mt. da quella costruita prima.



Lo stillicidio è un insieme di gocce, sgocciolatoio. Il proprietario di un fondo deve garantire che la doccia deve scolare nel proprio terreno, oppure con la doccia scolo in un pozzetto nel proprio terreno. Art. 886-889-890-891-892-894-895-896-900

Siamo nel terzo libro della proprietà si acquista a titolo derivativo quando si acquista da qualcun altro: compravendita, cessione, donazione. Art. 922. A titolo originario si acquista quando nessuno lo possedeva o che lo aveva abbandonato volutamente. L'occupazione riguarda tutti i beni mobili. Si fa occupazione quando ci si fa proprio un bene di altri o mai posseduto prima da altri, il pesce fuori dalle acque territoriali si acquista a titolo derivativo per occupazione.

Le eccezioni sono beni mobili che pur appartenendo ad altri possono essere acquistati a titolo derivativo: per esempio la caccia, la raccolta dei funghi, le castagne, i tartufi, ma se non c'è un sectiunello che vieta la raccolta si possono raccogliere rispettando le quantità prestabilite dalla legge.

Gli animali mansueti fuggiti per esempio le api, i piccioni i pesci da allevamento, i conigli se entro il tempo prestabilito dalla legge non ritornano. Gli animali mansuefatti fuggiti per esempio le api o i piccioni se entro il tempo prestabilito il padrone non se li va a riprendere diventano

L'invenzione quando qualcuno trova qualcosa che non è di nessuno. Nell'occupazione c'è il voler abbandonare. Nell'invenzione non c'è volontà, vi è lo smarrimento.

Si dice invenzione il ritrovamento di una cosa mobile altrui. Bisognerebbe riportarlo al sindaco, i carabinieri fanno il verbale se entro un anno il proprietario non si presenta va a chi l'ha ritrovato. Se ritorna a chi l'ha ritrovato va di legge il 10% fino a 10.000 lire e il 5% se supera le 10.000 lire di valore.

Il tesoro spetta metà al ritrovatore e metà al proprietario del terreno.

Tesoro, cosa mobile di pregio nascosta o sotterrata della quale nessuno può provare di essere il proprietario.

I beni archeologici, artistici ecc. la roba di valore di una certa epoca. Se si trova un bene archeologico non ne diventa proprietario chi l'ha trovato. Il premio va da ¼ alla metà del valore dell'oggetto ritrovato a seconda se è trovato per scavo o per caso.


Accessione vale per i mobili e per gli immobili. Si ha tutte le volte in cui una cessa, accessoria viene unita ad una cosa principale. Si ha accessione per opera dell'uomo tutte le volte che costruisce qualcosa su un terreno altrui. Può avvenire quando si pensa che il terreno non sia di nessuno, ma se torna il proprietario quello costruito diventa suo, magari si sperava nel passare del tempo per usucapione. Si ha alluvione tutte le volte che con la piena dei fiume possono portar via parti di terra, quando il fiume si placa un terreno a valle può aumentare e il proprietario del terreno se ne impossessa.

L'avulsione quando una parte del terreno viene tolto da un terreno a monte e appoggiata su un terreno a valle per cause di un cataclisma. Il terreno è riconoscibile e il proprietario A deve are a B quella parte di terreno che ora ha in più nel limite di 20 anni per tutti gli immobili.

Unione o commistione art. 939, solo beni mobili, quando due cose vengono unite da formare una cosa sola, questa cosa che nasce diventa proprietà dei due soggetti, in comproprietà. Se c'è una cosa che supera di gran lunga il valore dell'altro diventa proprietà del proprietario che ha il bene con più valore, ando quello che spetta all'altro. Se uno mi lavora una materia grezza mia ed io non mi oppongo, la materia lavorata diventa sua ma mi deve are il valore del grezzo. Questo non avviene quando il valore della materia supera notevolmente il valore della manodopera.

Azioni di difesa della proprietà, sono le azioni che servono a difendere il proprietario nei confronti di coloro che gli vogliono togliere la proprietà. Si chiamano anche azioni petitorie; sono 4:

AZIONE DI RIVENDICA o RIVENDICAZIONE (art. 948) Il proprietario può ottenere la consegna della cosa contro chiunque. Il proprietario ha diritto di rivendicare la cosa da chi gliel'ha tolta, se chi gliel'ha tolta l'ha venduta o ceduta, la deve recuperare e restituirla, se non vi riesce deve restituire i soldi. Colui che agisce in questo modo deve dimostrare di essere proprietario; non basta il contratto deve provare un acquisto a titolo originario. E' molto difficile dimostrare la proprietà.



AZIONE NEGATORIA Serve a negare che esistono delle servitù sul bene; liberare il bene da eventuali vincoli altrui che il bene ha. Es. se io comprassi un terreno ed arriva il Buzzoni che vi passa sopra senza chiedermi il permesso, perché ha il diritto di passo, io non lo sapevo perché chi me l'ha venduto non me lo aveva detto. Io allora posso fare questa azione per far perdere il diritto di passo al Buzzoni, dimostrando che lui ci passa solo occasionalmente.

AZIONE DI REGOLAMENTO DI CONFINI (art. 950) Quando fra due proprietà contigue il confine non è certo. Uno dei due può chiedere al giudice di determinare il confine. Il giudice nomina un perito, il quale farà tutte le apposite ricerche; sono validi tutti i mezzi anche, le testimonianze di persone. Il giudice deve stabilire per forza il confine.

AZIONE PER APPOSIZIONE DI TERMINE (art. 951) In questo caso il confine è certo, però siccome è un terreno, non sanno come determinarlo, segnarlo, Il giudice ordina che il confine venga segnato con dei segnali e che la spesa venga addossata a metà a tutti e due i proprietari.


COMUNIONE DI DIRITTI Più soggetti hanno analoghi diritti su un medesimo bene (1100-l116). Tutti i diritti reali possono essere in comunione, cioè appartenere a più soggetti. La comunione può nascere in molti modi:

NASCITA CONVENZIONALE (accordo tra più persone)

NASCITA INCIDENTALE (non dipende da noi, es. successione, dei soggetti si trovano proprietari senza volerlo)

Se non è specificato, si presume che ognuno sia in comunione per la stessa quota. L'oggetto della comunione è una quota, non un pezzetto (comunisti= membri della comunione), ognuno di noi possiede diritti per ¼ sul bene. La comunione si amministra a maggioranza.

MAGGIORANZA SEMPLICE (50% + 1) ordinaria amministrazione

MAGGIORANZA DI 2/3 straordinaria amministrazione

ALLA UNANIMITA'

. VENDITA o ALIENAZIONE (cessione)

. IPOTECA (garanzia sul bene)

. CONCESSIONE DI DIRITTI REALI (usufrutto)

. CONCESSIONE DI DIRITTI REALI PIU' LOCAZIONI ULTRANOVENNALI


La comunione si può sempre sciogliere con la divisione. Fra comunione e divisione la legge sceglie la divisione. Qualunque comunista può in qualsiasi momento chiedere la divisione. Il giudice può allungare nel tempo della divisione per un massimo di 5 anni quando dalla divisione si crea un grave pregiudizio alla cosa comune. La legge stabilisce che i soci possono rimanere in comunione per 10 anni. Quando c'è una divisione tutti i diritti e gli obblighi del bene vanno spartiti. Quando un bene è divisibile e viene spartito in parti uguali a meno che uno non abbia messo una quota maggiore. Le parti vengono tirate a sorte se non sono perfettamente uguali. Invece se una persona vuole scegliere, se per es. vuole il terreno migliore gli altri possono richiedere una quota. Art. 1111-l112-l114-l116.

Un settore particolare della comunione è dato dal condominio che è la comunanza di interesse di più soggetti su un bene immobile ad uso abitativo o commerciale. Tutto è espresso dall'art. 1117 all'art. 1139. Il condominio è una comunione inscindibile. La parola condomini vuol dire comproprietari delle parti comuni dell'edificio (scale, cortile, tetto, giardino, parcheggio, fondamenta, ascensore, fogne, fosse biologiche, ecc.) Le parti condominiali costano di manutenzione ma possono anche rendere. Ognuno partecipa alle spese in maniera proporzionale alla parte che ha. La gestione della parte comune si gestisce con un criterio di maggioranza, il criterio dei millesimi e il criterio dell'uso.








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