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Nozioni Giuridico-Organizzative

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Nozioni Giuridico-Organizzative

Apparati amministrativi à l'apparato è un aggregato di diversi elementi, persone e mezzi materiali, che formano un insieme individualizzato e identificato in relazione ad un obbiettivo da perseguire, infatti gli elementi basilari di un apparato amministrativo sono tre: le persone, le cose e i compiti, le cose sono utilizzate dalle persone che vi operano per svolgere determinati compiti, direttamente o strumentalmente utili alla cura degli interessi dei cittadini. Un apparato può essere identificato dal termine Ufficio che indica appunto un apparato, elementare o complesso, anche se non è mai usato per indicare in modo unitario tutti gli apparati preposti a funzioni riconducibili ad una tipologia unitaria.

Apparati e rapporti intersoggettivi - uffici organi e uffici interni à un organizzazione è giuridicamente rilevante anche per il rilievo che essa ha come soggetto di un ordinamento giuridico e dunque capace di stabilire rapporti con altri soggetti giuridici. Alle organizzazioni che hanno soggettività giuridica si da il nome di Enti ed affermare la soggettività giuridica di un organizzazione significa riconoscerle Capacità Giuridica, cioè l'idoneità ad essere titolare di posizioni giuridiche soggettive, inoltre essa ha anche la Capacità d'Agire. Con il termine Organo si intende appunto un ufficio mediante la cui attività può entrare in rapporto con altri soggetti giuridici. Il significato della nozione di organo viene anche ulteriormente spiegato dicendo che tra l'organo e l'ente cui appartiene vi è immedesimazione ovvero le attività e i singoli atti dell'organo sono da considerarsi dell'ente, ovvero l'organo perde la sua individualità e la funzione da esso svolta è considerata propria dell'insieme cui l'organo appartiene. Però questo rapporto organico è diverso dalla rappresentanza perché anche se il rappresentante agisce in nome e per conto del rappresentato l'individualità del rappresentante non se e tra i due non vi è immedesimazione. Tra gli organi vanno distinti dagli altri quelli che hanno la c.d. rappresentanza legale ovvero sono legittimati ad impegnare contrattualmente l'ente e a rappresentarlo.



Titolarità dell'organo à l'elemento personale dell'ufficio è normalmente costituito da una pluralità di soggetti con mansioni diverse ed è dunque necessario individuare quello tra i diversi soggetti la cui attività possa considerarsi come propria dell'ufficio-organo. Il soggetto in questione viene indicato come titolare dell'ufficio-organo ed è designato con il termine Funzionario mentre le altre persone dell'ufficio sono chiamati addetti. Inoltre è soltanto il titolare che può fare gli atti che si considerano propri dell'ufficio e conseguentemente propri dell'ente di pertinenza.

Rapporto d'ufficio e rapporto di lavoro à la persona fisica ha un duplice rapporto con l'amministrazione. Il rapporto d'ufficio deriva dal suo diritto e dal suo dovere di esercitare certe competenze e certi compiti inerenti all'organizzazione, se invece esiste un obbligo che ha ad oggetto lo svolgimento delle attività necessarie per l'esercizio di quelle competenze e di quei compiti si parlerà di rapporto di servizio. Ovvero il rapporto di servizio conferisce ad una persona la legittimazione necessaria a che possa essere parte di un rapporto di ufficio. Tuttavia vi possono anche essere situazioni diverse dal rapporto di lavoro come i rapporti si servizio volontari che si contrappongono a rapporti obbligatori o coattivi. I primi possono essere sia rapporti di tipo professionale che rapporti d'altro tipo od onorari, che hanno origine da elezioni o da nomine da parte di organi politici che danno vita alla ura del funzionario onorario. I rapporti obbligatori si hanno quando il rapporto ha origine o permane per effetto di un provvedimento autoritario classificabile nella categoria dei provvedimenti ablatori personali o in quanto la sua nascita prescinde dalla volontà della persona come il servizio militare. Il rapporto ha comunque origine tramite un atto dell'amministrazione con il quale si indica ad una certa persona fisica lo specifico ufficio nel quale dovrà operare tramite le espressioni nomina da un ufficio, conferimento di un incarico o anche investitura di una carica per indicare che alla persona sono attribuite le funzioni di titolare dell'organo.

Forme atipiche di titolarità degli uffici à normalmente titolare di un organo è un solo individuo ma è possibile che la titolarità sia attribuita a quello che si chiama collegio, organo collegiale, come nel caso di una giunta comunale ovvero costituito da più persone la cui gestione è però stabilita tramite regole. Regole che stabiliscono il numero dei componenti la cui presenza è indispensabile perché il collegio possa deliberare, il c.d. quorum strutturale, ed il numero minimo di componenti le cui volontà o opinioni debbono risultare convergenti perché possa dirsi venuta in essere una deliberazione imputabile al collegio ovvero il c.d. quorum funzionale. Inoltra talvolta la legge prevede che un collegio possa deliberare solo se vi è la presenza di tutti i suoi componenti ed in tali casi il collegio è definito Perfetto. È possibile anche che l'organo di un ente sia anche organo di un altro ente, o che un ente sia considerato per parte della sua attività organo di un altro ente come la Banca d'Italia infine vi possono anche essere Organi-enti e Organi di Organi.

Competenze ed attribuzione à l'insieme dei compiti assegnati ad un apparato amministrativo ne definisce quella che è correntemente chiamata la Competenza o l'attribuzione che può indicare il complesso dei poteri-doveri inerenti a una determinata materia e che spesso si riferisce ad un determinato territorio oltre i cui confini quei poteri non possono essere esercitati.





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