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POTERI DISCREZIONALI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO



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POTERI DISCREZIONALI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO.

Il Presidente del Consiglio è in posizione diversa e superiore da quella degli altri ministri: egli dopo avere esercitato la proposta delle nomine dei ministri al Capo dello Stato (art. 92, secondo comma C), "dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile" (art. 95 Costituzione ); cioè, il Presidente del Consiglio ha una funzione di direzione nei riguardi di tutti gli altri membri del Governo; difatti, (art. 95 Costituzione) egli "mantiene l'unità di indirizzo politico e amministrativo, promovendo e coordinando l'attività dei ministri". Egli è, dunque, il centro propulsore del Governo, in armonia con la scelta del Presidente della Repubblica che cade sul primo ministro, e, solo indirettamente, sui singoli ministri; quello che caratterizza il Governo è solo il suo timoniere.

L'art. 5 della legge n:400 del 1988 precisa i suoi poteri: il Presidente del Consiglio, a nome del Governo:

Tiene i rapporti col Parlamento.

E' l'unico legittimato a presentare alle Camere i disegni di legge di iniziativa governativa.

Coordina il seguito delle sentenze della Corte Costituzionale.

A nome proprio: (art. 95, primo comma Costituzione ):

Indirizza ai ministri le direttive politico-amministrative.

Coordina e promuove la loro attività.



Controlla i loro atti.

Concorda le loro dichiarazioni pubbliche che possano impegnare la politica generale del Governo.

Direttamente o per delega promuove e coordina le politiche comunitarie e i rapporti Il Presidente del Consiglio è il Capo di una struttura chiamata "Presidenza del Consiglio dei Ministri" (art. 95, terzo comma Costituzione ). La legge sulla Presidenza del Consiglio, dopo una lunga serie di rinvii, è stata approvata all'inizio della X legislatura; si tratta della legge n:400 del 1988: disciplina dettagliata:

1) della struttura e delle funzioni dei vari organi del Governo.

2) della organizzazione burocratica della Presidenza del Consiglio.


Vice presidenti del Consiglio . la legge num. 400 del 1988 prevede la possibilità che il Presidente del Consiglio proponga al Consiglio l'attribuzione delle funzioni di Vicepresidente a uno o più ministri.

La stessa legge prevede la istituzione, presso la Presidenza del Consiglio di dipartimenti (di regola sotto la responsabilità si un Ministro senza portafoglio) che attuano il coordinamento di importanti settori (es. turismo, politiche comunitarie, affari regionali).







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