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Gli Stati Uniti d'America

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Gli Stati Uniti d'America 

I problemi degli USA riguardavano la situazione interna: 1929 si ha il collasso degli USA e negli anni 30 una lunga depressione.    Oggetto del modulo è studiare i grandi esperimenti compiuti dall'amministrazione di Roosevelt per risolvere i problemi dell'America. Con il New Deal , in una sola amministrazione si videro una serie di misure alle prese con una serie di problemi. Non ci fu un unico obiettivo del New Deal. I 3 piani più importanti su cui si svolse l'azione politica del Presidente sono:

Il piano di politica estera , in riferimento al quale gli eventi significativi riguardano i rapporti tra USA e Europa.

Sul piano interno, le relazioni tra il governo federale e quello dei singoli Stati , del nord e del sud, tra la Suprema corte e l'esecutivo, tra i vecchi ministeri e i nuovi organismi governativi , sono molto significative.

Sul piano economico ci furono molti New Deal, ognuno dei quali fu posto in attuazione con molte spese e ciascuno di essi era pronto a mutare direzione quando qualche nuova idea ne respingeva una vecchia.

Considereremo solo i 3 più importanti tipi di politica : 1) La politica industriale 2) La politica agricola 3) La politica di ripresa

La politica industriale La tradizionale politica del partito democratico negli USA è contro il " big-business" ed in favore della concorrenza e del piccolo operatore economico. Questa politica toccò il suo culmine nel 1890 con l'approvazione dello Sherman Act , che cercò di rendere illegale il monopolio. Questa legislazione anti-trust ebbe poco successo perché in più di un'occasione gli avvocati e la Corte Suprema finirono con il lasciar passare iniziative che il legislatore aveva inteso impedire. Al tempo di Teodoro Roosevelt il personale dell'ufficio anti-trust comprendeva solo 5 avvocati e negli anni intorno al 1920 non superò i 20. Con un personale così scarso, il controllo degli affari di un paese dalle dimensioni degli USA era inattuabile. Quando Franklin Delano Roosevelt salì al potere nel 1933 il lavoro cominciò assai faticosamente. Primo problema a cui porre mano era la depressione; la produzione industriale era scesa e i disoccupati aumentati. I consiglieri del Presidente gli dissero che la depressione era dovuta alla mancanza di profitti capaci di stimolare gli investimenti e tale mancanza era dovuta ad una caduta dei prezzi al di sotto dei costi: tutto ciò era frutto di un'eccessiva concorrenza. Consigliarono misure per accrescere i prezzi restringendo la concorrenza, in contrasto con la politica anti-trust tradizionale al partito. Nel giugno del 1933 fu approvato il National Industrial Recovery Act ( N.I.R.A.). La 2° parte di questo Act autorizzo il Presidente ad erogare fino a 3300 milioni di dollari in lavori pubblici per creare occupazione. Suscita qualche perplessità la 2° parte dell'Act che gli aveva dato il potere di stabilire per ciascuna industria un codice di pratiche d'affari inteso a garantire una "corretta competizione". Ciascun codice doveva garantire anche ai lavoratori la libertà di organizzarsi in sindacati di loro scelta e di trattare collettivamente, e il Presidente fu autorizzato anche a precisare i minimi salari, il massimo delle ore, e altre condizioni di lavoro. Con la legislazione del 1914 la "competizione sleale" fu dichiarata illegale. Si stabilì una Commissione federale per il commercio con il compito, tra l'altro, di far rispettare tale divieto. Questa Commissione trovò che il modo migliore per rafforzare quella norma era di riunirsi con gli imprenditori delle singole industrie per definire quali pratiche fissero sleali nella loro industria. L'effetto principale del N.I.R.A. fu di generalizzare queste conferenze, redigendo un codice per ciascuna industria ( circa 600 codici) imponendo il rispetto delle clausule sanzionate in questi codici. Alcuni dei codici emanati in virtù del N.I.R.A. permisero di fissare i prezzi minimi; altri proibirono di vendere al disotto del costo. Ciò che di nuovo e di importante rappresentavano i codici era la copertura che essi fornivano ad espedienti essenzialmente monopolistici. Quasi ogni codice diminuì le ore dei lavoratori manuali a 40 per settimana, e fissò minimi salari. Ma l'effetto del N.I.R.A. nell'eccitare il Movimento sindacale americano , e nello stimolare la contrattazione collettiva fu più importante dei termini precisi fissati nei codici. Quale fu il risultato? La speranza del Presidente fu che il N.I.R.A. stimolasse la ripresa in 2 modi:

Aumentando i prezzi per incoraggiare gli investimenti.

Aumentando i salari per accrescere il potere d'acquisto.

Nell'estate del 1933 sembrò che i codici stessero registrando una ripresa, dato il piccolo boom a cui si stava assistendo.  L'effetto psicologico fu buono: gli uomini d'affare trassero un sospiro di sollievo e cominciarono ad ordinare merci; la disoccupazione diminuì. Ma non si andò al di là di questi segni. I salari aumentavano al pari dei prezzi così l'attività economica non era più tanto conveniente. Quindi nessuna delle speranze fu confermata: gli aumenti dei prezzi e dei salari si neutralizzarono a vicenda. Nell'autunno del 1933 il N.I.R.A. terminò. Quando nel Maggio del 1936 la Corte Suprema dichiarò che il N.I.R.A. doveva considerarsi incostituzionale la decisione venne accolta con generale soddisfazione. L'abrogazione del N.I.R.A. lasciò il Presidente libero di ritornare alla tradizionale politica anti-trust del suo partito. Successivamente il Presidente portò a 200 il numero degli avvocati dell'ufficio anti-trust, accrebbe i fondi stanziati e nominò un dirigente assai capace. Gli uomini d'affare erano tenuti così più sotto controllo, si studiarono con più attenzione gli Acts e furono più accorti ad evitare pratiche da quelli condannate. Roovevelt aveva dimostrato che è possibile adoperare la legge per mantenere un sistema economico competitivo se si pone adeguato vigore a farla rispettare.

La politica agricola Gli agricoltori erano il settore della comunità più colpito dalla depressione. Con il diminuire del consumo gli stocks aumentarono, poiché gli agricoltori non potevano, come gli industriali, chiudere durante la depressione e i prezzi agricoli caddero più rapidamente di quelli industriali. Nel 1929 gli agricoltori americani erano pieni di debiti, contratti per l'acquisto di attrezzature, e ciò li rese incapaci di fronteggiare i loro impegni. Poiché il 20-25% della popolazione era occupata in agricoltura, il governo fu costretto ad adottare misure speciali. Fu il Presidente Hoover a prendere i primi provvedimenti. Nel 1929 egli creò il Federal Farm Relief Board il cui scopo era di cercare di sostenere i prezzi comprando stocks di prodotti e tenendoli fuori dal mercato. Ma la crisi era troppo acuta e il Board si limitò ad acquistare stocks sempre più cospicui. Alla politica di conservare stocks il Presidente Roosevelt aggiunse le restrizioni al raccolto. L'Agricoltural Adjiustement Act del 1933 autorizzò il Governo a fornire a ciascun agricoltore una somma, che gli veniva ata come indennizzo perché restringesse la superficie coltivata. Nel 1936 la Corte Suprema dichiarò l'Act incostituzionale: ma fu trovata una scappatoia. Invece di corrispondere somme agli agricoltori per non coltivare grano o altro prodotto di base, il Governo corrispose ad essi premi perché lasciassero la terra incolta o la piantassero a luguminose. Ciò veniva effettuato in base ai poteri del governo di conservare le risorse del paese. Il risultato fu una diminuzione nell'occupazione agricola e nella superficie coltivata. Inaspettatamente le misure per la conservazione del suolo accrebbero la produttività. Le misure per restringere la produzione dovettero essere accomnate da più dirette operazioni sui prezzi. Il Governo cominciò ad aumentare i prezzi corrispondendo anticipazioni sul raccolto sulla base del prezzo minimo, e manifestandosi disposto a ricevere il raccolto in restituzione delle anticipazioni corrisposte; questo fornì automaticamente una base ai prezzi di mercato. Lo scopo era di aumentare i prezzi fino alla parità. Con l'aumento dei prezzi anche i prezzi agricoli americani crebbero. Le esportazioni furono scoraggiate e nel 1938 il Governo cominciò a sussidiare le esportazioni verso alcuni Paesi per liberarsi delle eccedenze. Queste misure aumentarono il reddito degli agricoli. I sussidi furono cospicui e i prezzi agricoli crebbero più di quelli industriali. Gli agricoltori furono agevolati da una 3° misura: facilitazione creditizie. Nel 1933 il peso delle ipoteche era assai pesante e organismi governativi ridussero il tasso di interesse e rimandarono il amento a tempi migliori. Gli agricoltori trassero vantaggio dal New Deal più di qualunque altra classe della comunità. Restava però il problema di base di diminuire gli addetti all'agricoltura e di ottenere il loro trasferimento in altre attività.

La politica di ripresa  Il problema principale per gli USA era la disoccupazione. Il N.I.R.A. rappresentò il primo sforzo del Governo. Non essendo riuscito allo scopo, la politica venne a concentrarsi sul deficit speding. Spendendo denaro non coperto da tassazione, o danaro preso in prestito da saldi di bilancio statali accantonati, il Governo pose altro denaro in circolazione, che, con l'aumento del consumo si sperava avrebbe stimolato gli investimenti e costretto l'economia a riprendersi. Per provvedere alla spesa del governo furono creati vari organismi: 1) C'erano enti per l'assistenza ai debitori , che prestavano denaro per saldare i debiti. 2) Molti prestiti della RFC furono usati anche per investimenti. 3) Ci furono i amenti dei soccorsi a favore degli agricoltori,dei reduci e dei disoccupati. 4) Ci fu il programma di lavori pubblici che assorbì somme sempre crescenti di denaro. I risultati furono che l'occupazione aumentò sotto la spinta di questa spese ma poiché la popolazione continuava a crescere la disoccupazione diminuì poco. Il boom del 1937 fu un boom di beni di consumo. Secondo lo Slichter la sua origine può ritrovarsi alla fine del 1936 in coincidenza con 4 fattori:

La guerra di Sna.

Il amento dell'assegno ai reduci.

Le rinnovate preoccupazioni nel campo del lavoro.

Un accresciuto deficit.

Gli ultimi 2 li ritroviamo associati con la clamorosa vittoria elettorale di Roosevelt. Ma ciononostante il boom si spense lentamente. Qual'e il problema fondamentale per cui gli investimenti furono restii ad ogni tentativo di ripresa? Varie sono le ipotesi: 1) Una corrente di pensiero attribuisce notevole importanza all'antagonismo fra l'alta finanza e il governo, che diminuì la fiducia nell'attività economica. 2) Un'altra all'aumento del debito nazionale che fece altrettanto. 3) Un'altra corrente di pensiero è dell'avviso che il debito nazionale non si sia sviluppato abbastanza velocemente. Si aggiunga inoltre che contro lo sviluppo della spesa del Governo federale deve porsi il declino dello Stato e dei governi locali. Senza dubbio gli industriali investirono così poco perché i profitti erano molto bassi. Il basso livello dei profitti fu dovuto principalmente all'eccesso di capitali permanenti sul mercato. Il modo più rapido per romperlo fu il finanziamento del deficit che, se sufficientemente praticato avrebbe occupato tanto capitale che l'investimento sarebbe di nuovo divenuto conveniente.uasi







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