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LA GRAN BRETAGNA. IL PAESE GUIDA



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LA GRAN BRETAGNA. IL PAESE GUIDA

Origine e sviluppo della società tecnologica (1750-l870)


- gli aspetti economici dell'Ancièn régime

La rivoluzione industriale inglese è un fenomeno che si sviluppa tra il 1750-l870, un fenomeno che rappresenta un fortissimo elemento di rottura rispetto all'economia precedente, tanto che si parla di:

economia pre-industriale

economia industriale

economia post-industriale

In una società PRE-INDUSTRIALE, il ruolo che acquista il capitale è poco rilevante,in più nell'ambito dell'aspetto demografico, di una società di antico regime,vale la trappola Maltusiana, che non permette di arrivare a una crescita; nell'ambito dei trasporti si mostra inefficiente, si tratta di un economia che si caratterizza proprio per una estrema disuguaglianza tra le classi (ma non una divisione internazionale tra paesi più ricchi e paesi più poveri).

Perché si parla di Rivoluzione Industriale?

Adottiamo il termine Rivoluzione, non per sottolineare che il cambiamento è stato rapido, ma per designare la radicalità del cambiamento.



Il termine Industriale, non sta a indicare che i cambiamenti si sono verificati solo in ambito industriale, ma indica un fenomeno che rappresenta una rottura con il sistema precedente, bisogna considerare anche gli altri elementi: agricoli, ecc..

Dove si è verificata? - in Inghilterra.

Perché si è verificata?

L'Inghilterra è stato il paese in cui, si sono realizzate le convinzioni (c'erano i presupposti) per il cambiamento.

Quali erano i presupposti? - distinguiamo fattori ENDOGENI ed ESOGENI. I fattori endogeni, come fattori interni al settore industriale: nuove tecniche, nuovi investimenti, l'accumulazione del capitale, lo spirito di iniziativa manifestato ecc..; mentre i fattori esogeni, come fattori esterni al settore industriale: la rivoluzione agraria, la rivoluzione dei trasporti, lo sviluppo dell'istruzione, ecc .

Tutti questi fattori, endogeni ed esogeni hanno agito in contemporanea, non si sono manifestati uno prima o l'altro dopo,ma bensì tutti contemporaneamente, attraverso un processo cumulativo, il cui obiettivo finale era la rottura col mondo precedente.

Questa rottura prende il nome di Rivoluzione Industriale.


La rivoluzione demografica

In Inghilterra il primo fenomeno che porta alla rivoluzione industriale è:

la crescita della popolazione che dal 1700 al 1750 era stagnate, infatti passa ad un aumento da 5 a 6 milioni di abitanti, il che non era tanto preoccupante (dato l'aumento del 30%), ma successivamente, quando la popolazione tra 1750 al 1801 arriva a 9 milioni (incrementandosi almeno del 50 % rispetto a prima) il fenomeno ormai irreversibile da i presupposti.

Un altro fenomeno è l'urbanizzazione, molte città inglesi: Manchester, Londra Liverpool ecc.. Aumentano in maniera importante la propria popolazione.


Lo sviluppo demografico non esige a titolo preliminare l'industrializzazione, bensì lo sviluppo delle sussistenze.

Nell'ambito che la crescita aumenta,viene eliminata la trappola Maltusiana (ritardare l'età del matrimonio, dato che se aumenta la popolazione, diminuiscono le risorse) questo è dimostrato dal fatto che dal 1000 al 1700 la crescita della popolazione era limitata, anche se era costituita da una popolazione giovane e contenuta, caratterizzata dall' alta fertilità e alta mortalità, anche se vi erano una serie di elementi che ostacolavano la crescita demografica (Malthus), ossia la fertilità.

Infatti si ci sposava a 20-25 anni (età tarda per quell'epoca), quindi la natalità legittima si riduceva, ma nonostante tutti questi elementi la popolazione cresceva.

La mortalità ordinaria si distingueva in: infantile e adolescenziale, poiché durante il primo anno di vita morivano il 35% + altri 200/300 bambini che non arrivavano ai 10 anni. Le mortalità erano dovute alla cattiva alimentazione, scarso igiene legate anche ad attività di tipo catastrofiche come carestie, pesti ed epidemie e guerre.

Così mentre lo sviluppo in Africa era naturale, l'Inghilterra cresceva di poco, questo significava che da un lato aumentava il livello medio di vita, dall'altro che essendoci carenza di manodopera si incominciò ad interessarsi a sostituire la manodopera con i macchinari, è quindi alta fertilità e bassa mortalità (perché i pochi sopravvissuti dopo le guerre dovevano spartire per meno persone i beni di prima necessità).


Rivoluzione agraria

L'Inghilterra era un paese la cui popolazione era ancora rurale.

L'assetto della proprietà terriera era caratterizzato da una numerosa classe di piccoli proprietari e di affittuari strettamente legati alla terra, che miravano al soddisfacimento dei bisogni della propria famiglia (regime di autoconsumo) e da un regime agrario comunitario.

I campi che componevano le proprietà, erano dispersi e mescolati, infatti le particelle, numerose erano distanti una dall'altra.

Essi si basavano su un sistema di sopravvivenza chiamato OPEN FIELD, ossia campi aperti: un tipo di sfruttamento della terra secondo regole comuni; si trattava generalmente di una rotazione triennale (sistema dei tre campi) che comportava la presenza del maggese (il riposo della terra) ogni tre anni. Inoltre a fine luglio (mietitura) le terre spoglie, assumevano la proprietà di pascoli collettivi, i COMMON FIELDS.

l'aumento della popolazione, significava aumento delle bocche da sfamare, quindi un aumento della domanda di derrate agricole. Questo indusse i proprietari a moltiplicare le esperienze agronomiche per aumentare i rendimenti.

I quali furono spinti ad una colonizzazione interna, per ampliare l' ENCLOSURE (recinzioni), che consentirono, legalmente la chiusura dei campi aperti e delle terre comuni previa divisione.

Il movimento prese l'avvio dei grandi proprietari, che miravano al tempo stesso ad accrescere la produzione, spingendo i rendimenti e mettendo a coltura sempre nuove terre. All'inizio, dovettero sostenere con gravi difficoltà le spese per la recinzione, e dunque alcuni contadini furono costretti a vendere i loro terreni, di cui ne approfittarono i grandi proprietari.



Essi adottarono un nuovo sistema di coltura, il cosiddetto NORFOLK (sistema a rotazione continua), invece di produrre sempre grano, proposero una produzione quadriennale di  ravizzone, Avena e Trifoglio. Il ravizzone era una pianta dalle radici profonde che consentiva al terreno di azotarsi dopo le precedenti coltivazioni, già sperimentata in Olanda; la possibilità di raccogliere foraggio e di conservarlo diede un nuovo ruolo all'allevamento del bestiame, che da brado si trasformò in tabulare; L'allevamento in stalla, oltre a facilitare il miglioramento delle razze, consentì la raccolta del letame, un elemento prezioso in un epoca che non conosceva ancora concimi inorganici.

Il tutto occorse ad aumentare la produttività specie nelle grandi aziende, e il paese riusciva a sfamare quasi l'80 % della popolazione.





La rivoluzione dei trasporti

il parlamento votò le "turnpike bills", con le quali si permise a privati la costruzione di strade e di esigere un pedaggio dagli utenti, andando loro incontro con esenzioni fiscali e sovvenzioni.

Seguirono la costruzione e il miglioramento di canali, infine con Metcalf e Mac Adam si costruirono buone strade e si migliorò la qualità della manutenzione.

Le nuove vie di comunicazioni permisero all'agricoltura di trovare nuovi mercati, anche lontani, in cui vendere prodotti deperibili; alle città di approvvigionarsi senza timore di carestie future; agli industriali di concentrare le loro imprese dal momento che la fornitura di carbone e di materie prime sarebbe diventata più regolare e a buon mercato, senza dire della riduzione del tempo e del costo del viaggio per i passeggeri.


Il ruolo delle invenzioni

La caratteristica fondamentale della rivoluzione industriale è data:

Dal settore tessile e

Dal settore siderurgico


SETTORE TESSILE

La seta e la lana non furono le vere protagoniste dell'innovazione, dato che rappresentavano dei settori vecchi, inoltre la lana era difficile da lavorare ecc..

A differenza di questi il cotone, invece che rappresentava un settore giovane, non era innestato in contesto internazionale e non doveva scontrarsi con i vecchi settori già costituiti, quindi fu il cotonala causa scatenante rispetto alla lana, ossia il prodotto nella cui lavorazione vengono poste in essere le prime fasi della cosiddetta meccanizzazione. (non c'entrano neanche i capital, perché non è detto che la lana aveva bisogno di più capitali rispetto al cotone).

un vantaggio del cotone è legato al fatto che le sue prime innovazioni,i primi impianti le prime tecnologie sono fortemente innovativi ma non hanno bisogno di grandi capitali, sono loro che costano poco, non le materie prime.


Un altro fattore a favore del boom riguardo il cotone è legato all'abbandono di manodopera di cui invece si approfitta l'industria (l'imprenditore) perché: 1) le singole fasi che costituiscono il singolo processo produttivo sono molto semplici, quindi nelle industrie vengono introdotte anche personale femminile e infantile; 2)l'abbondanza di manodopera è legata ai cambiamenti anche in ambito agricolo, dove la gran massa di lavoratori lascia la terra per andare in cerca di lavoro, in questo modo la manodopera verrà ata a bassi costi, i prezzi si manterranno bassi (costo/vendita), quindi si potrà stimolare ulteriormente la domanda, allargare il mercato ecc..è il processo si espande.


Le innovazioni messe a punto che hanno consentito un aumento notevolissimo della produzione cotoniera furono:


Nel  1753 FLY SCHUTTLE (NAVETTA VOLANTE) DI John Kay  nel 1753, con un marchingegno che permise un migliore rendimento del telaio, questo aumenterà la capacità produttiva nel campo della tessitura (ma non della filatura la quale scarseggia). tessitura ê quantità di filatura.

Nel 1765 SPINNING JANNY (GIANNETTA FILATRICE) DI James Hargreares, per aumentare anche la produttività della filatura.

Nel 1768  WATER FRAME (IL TELAIO IDRAULICO AD ACQUA) di Richard Arkwright

Nel 1779 MULE-JENNY (IL FILATOIO INTERMITTENTE) di Samuel Crampton, successivamente perfezionato per trattare una varietà di filati con un numero sempre maggiore di fusi.




Queste segnarono il passaggio dal lavoro manuale al macchinismo, ossia dal lavoro domestico alla manifattura. ( la capacità produttiva della tessitura e filatura).

Nel 1785  POWER LOOM (il telaio meccanico, che sostituiva il lavoro umano o animale con la macchina a vapore. Tutti questi fattori agirono contemporaneamente attraverso un processo cumulativo con un fine comune (indurre alla Rivoluzione Industriale).


SETTORE SIDERURGICO

Nell'ambito del settore siderurgico, si ci riferisce al ferro. (in Inghilterra). Il ferro considerato fonte  principale perché: i macchinari, che prima venivano costruiti in legno, successivamente furono sostituiti in ferro, e dato che aumentava la meccanizzazione, in ambito industriale, si poteva parlare di industria e non più di manufatti, c'era anche più bisogno di ferro.

Anche se l'Inghilterra si trova ad affrontare due importanti problemi/ostacoli che deve necessariamente cercare di superare per arrivare all'industrializzazione.

primo ostacolo rappresentato da: il minerale di ferro, che era impuro, di qualità scadente;

il secondo ostacolo, rappresentato da: comincia mancare il combustibile (la legna), dato che l'Inghilterra era diventata una grande potenza commerciale e navale, il legno veniva impiegato sempre più nelle costruzioni di barche, navi mercantili ecc . c'era bisogno di legno.

Inoltre con l'aumento dell'urbanizzazione, si estendevano le superficie agricole messe a coltura, quindi si doveva disboscare.

Data la situazione, l'Inghilterra cercava il modo di raffinare il minerale di ferro sostituendo il carbone di legna con un altro elemento. Oppure non si riusciva ad andare avanti verso l'industrializzazione.

Allora si cercò di adoperare un'altra fonte di energia il carbon fossile; anche se dalla sua distillazione, che produceva "coort" non si riuscì a risolvere la situazione, perché questo non riusciva a raggiungere temperature elevate (perché bruciava lentamente) per permettere la raffinazione di ferro, si otteneva solo una ghisa cattiva, impura, fragile e difficile da lavorare. (un punto morto per l'industria).

Successivamente vengono fatte le opportune scoperte per superare questi ostacoli:

LA MACCHINA A VAPORE DI JAMES WATT (1764), un sistema messo a punto per togliere le impurità al minerale di ferro; una macchina motrice efficacissima, per l'applicazione all'industria, che adesso non doveva dipendere più dall'energia idraulica. Grazie ad essa fu possibile raggiungere temperature levate negli alti forni, grazie alla suffluazione dell'aria.


Quale fu il risultato?

Il risultato fu che la produzione della vita inglese crebbe in misura vertiginosa, tanto è vero che il siderurgico, rappresentò un altro grande motore della Rivoluzione Industriale, in più la macchina a vapore oltre che ad essere applicata in ambito siderurgico, modificò la stessa geografia industriale del paese.

VANTAGGI

favorì la concentrazione delle imprese perché il costo elevato degli impianti portò all'associazione di capitali e diede vita a nuove forme di organizzazione con lo sviluppo delle ferrovie, il nuovo mezzo di trasporto che mise in moto merci, capitali, prodotti e uomini;

avvicinò incredibilmente i centri di produzione a quelli di consumo;

non fu più necessario allocarsi, vicino a fiumi o corsi d'acqua per recuperare energia idraulica (battelli), fu possibile situarsi dove si preferiva;

velocizzazione dei trasporti;

della produzione

della popolazione ( per le migliori condizioni di vita)

ê dei costi e dei prezzi

Al singolo individuo costò molto passare da LAVORATORE (agricolo) ad OPERAIO (di fabbrica), perché questo perdeva qualunque vincolo con la Terra (era costretto a fare una scelta) nel fare l'operaio sarà sottoposto a una disciplina di lavoro ben precisa, impostagli dall'imprenditore, che sarà condizionata dalle macchine (per fermarsi o fare delle pause), quindi egli diventerà un piccolo meccanismo, facente parte dell'intero processo produttivo.

In seguito man mano che i processi saranno resi più semplici, vi verranno introdotte anche donne e bambini. La macchina a vapore, viene vista come un unico nemico da combattere, è sarà la causa del nuovo fenomeno detto "LUDDISMO", che consisteva in manifestazioni violente di protesta con distruzioni di macchine e diffuse astensioni dal lavoro.

La nuova innovazione aveva degli aspetti positivi per quanto riguarda l'industrializzazione, e aspetti negativi per quanto riguarda gli operai stessi, i quali con al nascita di un nuovo sistema e l'abbandono delle società pre-industriale da un lato si ritrovavano aumentati i magazzini di merci a basso costo, ma dall'altro erano sottoposti a condizioni assai dure, anche perché spostandosi dalle camne alle città, provocarono un sovraffollamento, che li costringeva a stare in condizioni igienico -sanitarie assai carenti.







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