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Gestione delle memorie di massa

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Gestione delle memorie di massa


DBLSPACE: compressione di file.

La possibilità dì eseguire la compressione di informazione contenuta nei files è in larga parte, dovuta alla ripetizione di determinate sequenze binarie all'interno dei files stessi. Tale possibilità esiste anche nella lingua italiana dove, per esempio, sono molto più frequenti alcune sequenze di lettere rispetto ad altre.

La compressione di files su una determinata unità a disco può essere eseguita direttamente sull'unità stessa oppure creando una nuova unità. Con tale sistema è quindi possibile creare nuovi dischi apparenti che risiedono comunque sullo stesso disco rigido.

Occorre tenere però presente che tutte le unità sono fisicamente diverse e che quindi se durante la memorizzazione di un file si esaurisce lo spazio disponibile su un disco, questo non può proseguire su un'altra unità a disco contenuta sullo stesso hard disk. L'unità compressa è contenuta sul disco rigido come un file compresso indicato con la sigla CVF (Compressed Volume File). Tale file è del tipo hidden (nascosto) e pertanto può essere visualizzato sul monitor solo con un comando apposito.



Al momento della compressione il programma DBLSPACE.FXE chiede quanto spazio si desidera riservare all'unità in fase di compressione e, se esistono già file contenuti in tale unità, provvede alla compressione e alla loro memorizzazione. Il programma calcola allora il rapporto di compressione esistente tra lo spazio utilizzato in modo compresso e quello originario ottenendo un risultato che può essere poi visualizzato.


SCANDISK verifica delle condizioni del disco

La scrittura e la cancellazione di file su unità a disco (in special modo sull'hard disk) può creare nel tempo zone di dati che non sono più utilizzate, soprattutto quando si utilizzano unità compresse. Nell'MS-DOS è presente un comando che consente di analizzare la struttura del disco e individuare se esistano dati che possono essere rimossi per liberare spazio. SCANDISK.EXE esegue dapprima una lettura della FAT (File Allocation Table) per verificare l'affidabilità della struttura del disco e successivamente esegue un controllo incrociato delle concatenazioni dei file nei vari clusters. Se vengono riscontrati errori SCANDISK.EXE li segnala e comunica quanto è lo spazio sull'unità interessata che non è più concatenabile. I dati contenuti in tale spazio possono essere in genere rimossi senza alcun danno e quindi SCANDISK.EXE chiederà se deve procedere a tale rimozione.


MOVE spostamento di files.

Se si vuole eseguire lo spostamento di alcuni files da una directory a un'altra si può utilizzare il comando MOVE.EXE. tale operazione è semplice ed efficiente poiché basta entrare nella directory sorgente e dare il comando MOVE seguito dall'indicazione relativa ai files da spostare.


UNDELETE recupero di files eliminati.

Esistono tre diversi gradi di protezione contro l'eliminazione accidentale di file: il metodo Sentry, il metodo Traker e il metodo standard.

Per default MS-DOS conura il metodo standard, ma dando il comando di UNDELETE seguito dall'opzione desiderata è possibile cambiare il grado di protezione.

Per il recupero dei files basta dare il comando UNDELETE seguito eventualmente da path-name in cui si vuole il recupero dei files.


MSBACKUP archiviazione dei files.

In MS-DOS esistono tre diversi tipi di backup utilizzabili:

Backup completo;

Backup incrementale;

Backup differenziale.

Mediante un Backup completo si esegue la copia di tutti i files selezionati prima di iniziare l'operazione. Il Backup incrementale copia solo i files che hanno subito modifiche dall'ultimo Backup completo o incrementale. Con il Backup differenziale si esegue sempre una copia dei soli files che hanno subito modifiche rispetto a un precedente Backup completo, ma viene conservata solo la versione più recente.





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