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Lo spazio-tempo di Einstein e la geometria di Riemann

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Lo spazio-tempo di Einstein

e la geometria di Riemann

1. Lo spazio e il tempo non sono separati, ma costituiscono una varietà non euclidea a quattro dimensioni la cui curvatura intrinseca o gaussiana varia con continuità. Lo spazio-tempo curvo è illimitato ma non necessariamente infinito: esso infatti può chiudersi su se stesso. Non è neppure necessario che l' universo sia stazionario: è possibile un' evoluzione dello spazio-tempo, in particolare un' espansione dell' universo con un aumento del suo raggio.

2. La varietà non euclidea spazio-temporale è continua e differenziabile, cioè ammette in ogni evento uno spazio-tempo tangente a curvatura nulla. Ciò significa che un intorno sufficientemente piccolo di un qualunque evento è approssimabile con un cronotopo di Minkowski.

3. Lo spazio-tempo ha una curvatura intrinseca K correlata a una metrica (cioè a una struttura geometrica) locale: la metrica è data dai coefficienti metrici gij, i quali dipendono dal sistema di coordinate curvilinee di riferimento. La distanza cronotopica ds fra due eventi è minima lungo una geodetica (o linea d'universo) dello spazio-tempo: questa è una linea oraria che connette coppie di eventi con relazione di causa ed effetto. Nello spazio-tempo piatto di Minkowski le geodetiche sono delle rette.

4. Equivalenza fra inerzia e gravitazione cioè fra forze inerziali in un riferimento accelerato e forze dovute a campi gravitazionali in un sistema inerziale. Curvatura locale del continuo spazio-temporale (curvatura della linea oraria di un fotone) in presenza di un campo gravitazionale: i valori dei coefficienti metrici in un dato sistema di coordinate curvilinee (cioè la struttura geometrica locale del continuo spazio-temporale) dipendono dalla distribuzione di quantità di moto-energia, definita dal tensore omonimo. Lo spazio-tempo curvo non è un contenitore assoluto, indipendente dalla massa-energia e dai campi che contiene; se sparissero la massa inerziale e i campi gravitazionali non rimarrebbe nulla, neppure uno spazio-tempo vuoto. Non esiste il vuoto: lo spazio-tempo è pieno di campi e di energia.



5. Tutti i sistemi di coordinate curvilinee (sistemi di riferimento comunque accelerati) sono di principio equivalenti per la formulazione delle leggi generali della natura: cioè queste sono covarianti per una trasformazione continua delle coordinate curvilinee. Inoltre, qualunque sia l' intensità del campo gravitazionale locale, un intorno sufficientemente piccolo di un qualunque evento è approssimabile con uno spazio-tempo di Minkowski: è possibile cioè scegliere in esso un sistema di riferimento inerziale.

6. La geometria dello spazio-tempo curvo della relatività generale non è nè la geometria di Euclide né la geometria analitica (euclidea) di Dessectiunes, ma la geometria differenziale di Gauss e Riemann. Questa è una geometria delle varietà differenziabili a n dimensioni con curvatura e metrica locale. In essa la geometria algebrica (teoria delle funzioni invarianti per trasformazioni continue delle coordinate) e l' analisi infinitesimale (calcolo di limiti e derivate di funzioni) prevalgono sull' algebra geometrica di Euclide (teoria delle relazioni fra grandezze invarianti per rototraslazioni e similitudini) e sul metodo di esaustione di Archimede (calcolo di aree limitate da curve e di volumi limitati da superfici).



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