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VERIFICA DELLA LEGGE DI OHM

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VERIFICA DELLA LEGGE DI OHM


Questa esperienza è stata realizzata per la verifica della legge di Ohm, che afferma:

nei conduttori metallici il rapporto tra la differenza di potenziale ( ∆V ) applicata ai capi di un conduttore e l'intensità della corrente elettrica è pari ad una costante detta resistenza elettrica del conduttore, essa viene indicata con la lettera R.


Strumenti utilizzati per l'esperimento:

  Tester o multimetro;

  Alimentatore di tensione;



  Basetta millefori;

  2 resistenze.

Il tester o multimetro è stato utilizzato nella mia esperienza per il rilevamento della corrente che circolava nel circuito. Il tester da me utilizzato era composto da una scala graduata e da un indice. Una volta selezionata la portata da utilizzare, la lettura effettuata sullo strumento la ho messa in relazione nel seguente modo:

indice max della scala : fondo scala = lettura sullo strumento : x

L'alimentatore di tensione è stato utilizzato per generare tensione nel circuito costruito. L'alimentatore preso in considerazione è formato anche da un piccolo display dove volta per volta ho letto la tensione erogata e da una piccola manopola utilizzata per variare la tensione.

La basetta millefori è stata utilizzata per la realizzazione pratica del circuito. La basetta millefori è costituita nel seguente modo:




Le boccole laterali V e g rappresentano la tensione e la massa. Una volta collegate le seguenti boccole ho portato tensione a tutto il circuito facendo un collegamento dalla boccola V alla linea di colore rosso. Successivamente volta per volta ho portato la tensione dalla linea rossa ai piedini interessati.

Le 2 resistenze sono state utilizzate per la formazione del circuito. Il valore delle resistenze non è stato dato in partenza ma andava calcolato con il rapporto fra tensione e corrente.


Esecuzione dell'esperienza

L'esperienza è stata suddivisa in 4 passaggi:

  1. Misura della resistenza R1;
  2. Misura della resistenza R2;
  3. Misura della resistenza totale derivata dal collegamento delle resistenze R1 e R2 in serie;
  4. Misura della resistenza totale derivata dal collegamento delle resistenze R1 e R2 in parallelo.







Il circuito creato per la misurazione della resistenza R1 è il seguente:


Il multimetro è collegato nel seguente modo in modo tale da misurare la corrente che circola nel circuito. Dopo aver creato il circuito ho proceduto effettuando 10 misurazioni variando la tensione di ingresso. I valori ottenuti al termine delle misure sono i seguenti:


V

A

R = V / I

1v

1,09mA


2v

2,15mA


3,5v

3,9mA


5,5v

6,5mA


8,6v

10mA


9,3v

11mA


11v

13mA


12v

14,1mA


12,6v

15mA


15v

17,9mA



Una volta che ho calcolato i singoli valori della resistenza ho calcolato la resistenza totale effettuando la media nel seguente modo:

Una volta calcolato il valore della resistenza seguendo la formula matematica precedente ho proceduto con il calcolo dell'errore utilizzando la seguente formula:


I valori ottenuti al termine dei calcoli sono i seguenti:









Per le misurazioni della resistenza R2 il procedimento è identico a quello eseguito per la resistenza R1. Il circuito non viene modificato all'infuori della sostituzione della resistenza R1 che viene cambiata con la nuova resistenza. Dopo aver effettuato 10 misurazioni i valori ottenuti sono i seguenti:


V

A

R = V / I

1v

0,5mA


2,5v

1,3mA


3,2v

1,65mA


3,6v

1,89mA


4,2v

2,2mA


5,6v

2,95mA


7,2v

3,8mA


7,7v

4,01mA


8,8v

4,61mA


10v

5,1mA




Una volta ottenuti i valori anche per la resistenza R2 ho calcolato il valore medio della resistenza e poi l'errore ∆x. I valori ottenuti sono i seguenti:





































Una volta calcolato il valore delle due resistenze, l'esperienza si svolge nel calcolare con lo stesso procedimento il valore delle resistenze poste in serie e poi in parallelo. Infine i valori ottenuti vanno confrontati con i valori teorici ricavati.


Per quanto riguarda il collegamento in serie il circuito equivalente è il seguente:



Come si può notare a differenza del primo circuito, ci sono due resistenze poste in serie e poi il circuito si completa sempre con l'inserimento del multimetro.

La modalità di esecuzione dell'esperienza non varia, infatti si procede con la misura di 10 tensioni con la relativa corrente:



V

A

R = V / I

6v

2,19mA


6,5v

2,35mA


8,1v

2,91mA


8,5v

3,1mA


9,2v

3,34mA


10v

3,65mA


11v

4mA


12v

4,39mA


13,4v

4,9mA



5,2mA



Calcolati i valori della resistenza equivalente si procede con il calcolo del valore medio e dell'errore.














L'ultimo passaggio per concludere l'esperienza è quello del calcolo della resistenza equivalente in un collegamento in parallelo. Il circuito montato risulta essere il seguente:



Una volta creato il circuito ho effettuato 10 misurazioni:


V

A

R = V / I

4,4v

7mA


5,1v

8,5mA


6,7v

10,9mA


7,8v

12,9mA


9,3v

15,5mA


10,3v

17,1mA


12,2v

20,9mA


13,4v

23mA


14,3v

24,8mA


15,5v

26,9mA
















Una volta conclusa l'esperienza si procede nel caso del collegamento in serie ed in parallelo, con la verifica degli errori.


VERIFICA ERRORI COLLEGAMENTO IN SERIE






VERIFICA ERRORI COLLEGAMENTO IN PARALLELO





0

 

 

 

 






Conclusioni

Dalla lettura delle tabelle e dei grafici riportati nella relazione si può osservare la linearità di R; possiamo quindi affermare che la legge di Ohm è stata verificata. Ovviamente, a causa della sensibilità del tester e gli errori commessi durante le misure, le rette che rappresentano R nei grafici non sono perfettamente lineari. 




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