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George Orwell, La Fattoria Degli Animali

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George Orwell, La Fattoria Degli Animali Cles (TN), Oscar Mondadori 2004





Riassunto


Era una delle notti in cui il signor Jones se ne andava a letto ubriaco; una notte in cui gli animali della fattoria erano liberi di parlare a loro piacimento della loro drammatica condizione. Un anziano maiale, il Vecchio Maggiore, chiamò a raccolta gli animali della "Fattoria Padronale ". Nel discorso di quella notte esortò tutti gli animali della fattoria a ribellarsi e a sottrarsi al giogo umano non appena se ne fosse presentata l'occasione; insegnò loro una canzone intitolata "Animali d'Inghilterra" che divenne l'inno degli animali della "Fattoria Padronale". Tre giorni più tardi il Vecchio Maggiore morì ma le parole da lui pronunciate rimasero impresse nelmemoria - I processi di memorizzazione dall'acquisizione al richiamo - Studi comparati" class="text">la memoria di tutti gli animali che le avevano ascoltate.



Nelle settimane seguenti i maiali, gli animali più intelligenti, sotto la guida di Napoleon e Palla di Neve, iniziarono ad organizzarsi e a preparare l'attuazione della rivoluzione profetizzata dal Vecchio maggiore. Il gran giorno non tardò ad arrivare.

Durante tutta la giornata il signor Jones e i suoi uomini non avevano fatto altro che ubriacarsi dimenticandosi di dar da mangiare agli animali i quali, inferociti per il lungo digiuno, si ribellarono e li cacciarono dalla fattoria. Il giorno seguente Palla di Neve scrisse su un muro della fattoria sette comandamenti che tutti gli animali avrebbero dovuto rispettare:

Tutto ciò che va su due gambe è nemico; tutto ciò che va su quattro gambe o ha ali è amico; nessun animale vestirà abiti; nessun animale dormirà in un letto; nessun animale berrà alcolici; nessun animale ucciderà un latro animale; tutti gli animali sono uguali.

Nelle settimane seguenti gli animali portarono avanti il lavoro nei campi; la fattoria divenne più efficiente di quanto non lo fosse mai stata. Il signor Jones, ubriaco da mattina a sera e deriso da tutti, meditava vendetta. La fattoria, ora ribattezzata "Fattoria degli animali", prosperava e gli animali si moltiplicavano. Le cagne partorirono dando alla luce nove cuccioli che, una volta svezzati dalle madri, vennero presi sotto la personale tutela di Napoleon. Un giorno accadde ciò che gli animali da tempo temevano: il signor Jones tornò alla fattoria armato e accompagnato da altri uomini. Colti tutt'altro che impreparati, gli animali  attaccarono tutti assieme e respinsero il tentativo di invasione.

Napoleon propose allora di procurare delle armi per la difendere la fattoria da altri eventuali attacchi mentre Palla di Neve sostenne che bisognava far scoppiare al più presto la rivoluzione anche nelle fattorie vicine per fare in modo che l'uomo non fosse più un pericolo per nessuno. Nelle assemblee che si tenevano nel granaio per prendere decisioni relative alla conduzione della fattoria, Napoleon e Palla i Neve erano sempre in forte contrasto su ogni cosa su cui si potesse discutere.

La disputa più dura fu quella per la costruzione di un mulino a vento, proposta da Palla di Neve, che avrebbe dato alla fattoria energia elettrica. Napoleon riteneva inutile questo lavoro e, quando la votazione gli diede torto emise un alto grido. Nove cani dall'aspetto feroce irruppero nel granaio e attaccarono Palla di Neve. Il rivale di Napoleon fuggì, evitando di cadere vittima della muta inferocita, ma non fu mai più rivisto.

Grazie all'aiuto dei cani da lui addestrati Napoleon instaurò nella fattoria un regime totalitario da cui i maiali traevano beneficio. Con l'ausilio di un altro maiale, Clarinetto, faceva credere agli animali tutto ciò che voleva e, senza che essi se ne accorgessero modificò alcune parti dei sette comandamenti. I maiali iniziarono a comportarsi come gli uomini e a tenere per sé tutti gli utili della fattoria. Gli altri animali si trovarono in condizioni peggiori di quelle in cui erano prima della rivoluzione; ma la cosa che più di tutto turbò il loro animo fu il vedere i maiali camminare su due zampe, proprio come gli uomini.



















Tempo


I fatti si svolgono nei primi anni del ventesimo secolo. L' epoca non è specificata nel romanzo ma è capibile dalla presenza dell' elettricità.


Spazio


Il romanzo è ambientato alla Fattoria Padronale. Essa è situata a Wallington (nella campagna inglese dell' Hertfordshire, a metà strada fra Londra e Cambrige).

Il luogo esiste realmente ed è la Bury Farm, dove lo scrittore visse ed ebbe l' ispirazione.

La fattoria è costituita da una casa colonica, una stalla, un granaio e svariati campi.













Personaggi Lineamenti Generali


GLI UOMINI, dal punto di vista degli animali rappresentano gli oppressori, i nemici, da cui liberarsi.


I MAIALI sono definiti gli animali più intelligenti. Essi sin dall'inizio prendono il comando della fattoria poi, gradualmente, instaurano la dittatura e riportano gli altri animali ad un tenore di vita peggiore di quello in cui si trovavano prima della rivoluzione.


I CANI, spietati e feroci prestano fedele servizio ai maiali, affogando nel sangue ogni minima opposizione.


I CAVALLI e L'ASINO svolgono i lavori pesanti che nessun altro animale è in grado di fare.


LE PECORE, chiassose e stupide, non fanno altro che impedire ogni dibattito con i maiali a proposito delle loro decisioni.


GLI ANIMALI DA CORTILE, non svolgono nessun ruolo di rilievo nel racconto.


















Personaggi


IL VECCHIO MAGGIORE: è il più vecchio maiale della fattoria, è lui che ha trasmesso agli altri animali il suo sogno di trasformare la Fattoria Padronale nella Fattoria degli animali, lo stesso Orwell ce ne fornisce una dettagliata descrizione, fisica e psicologica: " . aveva 12 anni e cominciava a diventare corpulento, ma era pur sempre un maiale dall'aspetto maestoso, spirante benevolenza e saggezza..".

PALLA DI NEVE : durante la dittatura di Napoleon sarà fatto passare da quest'ultimo come traditore della rivoluzione, facendo ricadere su di lui la colpa dei suoi errori; Orwell ce ne fornisce una dettagliata descrizione, fisica e psicologica: " . era un maiale più vivace di Napoleon, più svelto nel parlare e di maggior inventiva, ma stimato di una minor profondità di carattere . "

NAPOLEON: prepotente e autoritario instaurerà una dittatura simile a quella del comunismo, lo stesso Orwell ce lo descrive con i lineamenti tipici del cattivo: " . era un grosso verro dall'aspetto piuttosto feroce, non molto comunicativo ma i fama di voler sempre fare a modo suo"

GONDRANO: era un cavallo forte e fermamente convinto nella rivoluzione, si fidava ciecamente di Napoleon, lavorerà a lungo per il bene comune e alla fine sarà mal ricompensato dallo stesso dittatore. Orwell ce lo descrive così: " . era una bestia enorme, alta quasi 18 palmi e forte come due cavalli messi assieme" e "non aveva una grande intelligenza ma era rispettato per la sua fermezza di carattere e per la sua enorme potenza . "

BERTA :è l'unica che insieme a Benjamin, l'asinello, sembra capire cosa sta succedendo, ma nonostante ciò non fa nulla per fare in modo che non accada l'inevitabile. Orwell ce la descrive così: " . era una grossa cavalla materna di mezza età che, dopo il quarto parto non aveva più riacquistato la sua linea . "

MOLLY: era la vispa cavallina che trainava il calesse del signor Jones, è l'unica che durante la prima parte della rivoluzione rimpiange l'antica schiavitù; forse perché troppo vanitosa e pigra. Orwell ce la descrive così: " . camminava con grazia affettata . scuoteva la criniera nella speranza di attirare l'attenzione sui nastri rossi che vi erano intrecciati . "

CLARINETTO: era un maiale piccolo e paffuto durante la tirannia di Napoleon sarà usato per fare propaganda. Vediamo ora la dettagliata descrizione di Orwell: " . con guance assai tonde, occhi vivi, mosse agili e voce acuta. Era un parlatore brillante" e " . avrebbe potuto far vedere bianco per nero"

BENJAMIN: era l'animale più vecchio della fattoria è l'unico che insieme a Berta capisce cosa sta succedendo, ma nonostante ciò non fa niente per non far accadere l'inevitabile. Orwell ce lo descrive cosi " . era la bestia più vecchia e bisbetica della fattoria. Parlava raramente e quando apriva la bocca era per fare ciniche osservazioni . non rideva mai . "














Commento

Il libro sostituisce con gli animali le persone nel senso che in realtà vuole farci capire non quali siano le condizioni degli animali ma la politica che c'era in quel momento tra gli uomini e tutte le cose buone e cattive che si portava dietro.















Indice

. 2-3 Riassunto

. 4 Spazio; Tempo

. 5 Personaggi Lineamenti Generali

. 6-7 Personaggi

. 8 Commento

. 9 Indice




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