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Relazione sul romanzo di Robert Stevenson: L'isola del tesoro



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Relazione sul romanzo di Robert Stevenson:

L'isola del tesoro



Indicazioni bibliografiche

Titolo: L'isola del tesoro

Autore: Robert Stevenson

Casa editrice, luogo e data di pubblicazione: Feltrinelli Milano 2004

Luogo e data della prima pubblicazione:



Traduttore dell'opera: Lilla Maione


La costruzione del testo

Principali macrosequenze:

Arrivo alla locanda del "capitano"

Il "capitano" riceve la "macchia nera" e muore

Jim fruga nel baule del "capitano" e si impossessa della mappa del tesoro di Flint

Jim mostra a Livesey la mappa, quest'ultimo decide di andare in cerca del tesoro e prepara quindi una ciurma

Jim incontra Long Jhon Silver

Jim scopre il tradimento

Jim sbarca di nascosto sull'isola

Jim incontra Ben Gun

Livesey e la parte della ciurma rimasta fedele sbarcano sull'isola e si rifugiano nel fortino

Jim torna al fortino

I pirati attaccano il fortino venendo sconfitti

Jim fugge e sale sull'Espanola e se ne impossessa

Hands attacca Jim, ma viene ucciso

Jim torna al fortino, ma qui incontra Silver che lo prende in ostaggio

I pirati impossesatisi della mappa vanno in cerca del tesoro

I pirati odono la voce di Flint e si spaventano

I pirati giungono nel punto in cui dovrebbe esserci il tesoro, ma di questo non ve n'è traccia

Ultimo scontro tra i pirati e gli uomini del capitano Smollet

Ritorno a casa

Esordio-spannung-scioglimento: nel romanzo è presente la struttura esordio-spannung-scioglimento

Il tempo del racconto: il racconto si svolge nel XVIII secolo, ma non ci sono informazioni nel testo che indichino l'anno preciso. Dalle informazioni che il testo ci dà non si capisce quanto dura la vicenda, ma si può intuire che dalla partenza della nave al suo ritorno sia passato un anno o poco più. Non si può inoltre definire quanto sia durata la permanenza del vecchio capitano nella taverna di Jim

I luoghi: la scena si svolge in vari luoghi: all'"Admiral Benbow", sull'Espanola e nell'isola del tesoro



I personaggi:

Jim: Jim Hawkins è il protagonista del racconto. Spesso riesce a salvare la vita al conte, al dottore, al capitano e a tutti i loro uomini. Nel testo è introdotto in modo principalmente indiretto, è un personaggio dinamico e a tutto tondo perché, nonostante la sua giovane età, si rivela molto furbo e astuto.



Il vecchio capitano: Il vecchio capitano è un aiutante del protagonista perché gli permette di trovare la mappa del tesoro. E' un personaggio a tutto tondo.

personaggio secondario che e poche volte nelle vicende iniziali.

Il cieco e i suoi comni: Il cieco e i suoi comni sono i primi antagonisti di Jim. Sono personaggi statici e piatti. Essi sono descritti indirettamente dal narratore.

Il conte Trelavney: Il conte Trelavney è l'aiutante di Jim. E' lui che prepara la spedizione e conduce la ciurma sull'isola del tesoro. Il conte è descritto indirettamente, è un personaggio dinamico e a tutto tondo e, in più situazioni, dimostra la sua intelligenza e spesso riesce a tirare fuori dai guai Jim.

Il dottor Livesey: Il dottor Livesey è anch'esso un aiutante del protagonista e, durante il racconto, gli salva spesso la vita. Il dottore è un personaggio dinamico e a tutto tondo e, più volte, riesce a reagire a situazioni molto difficili.

Il capitano Smollet: Il capitano Smollet è uno degli aiutanti di Jim, si schiera con il conte Trelavney e quindi anche con il ragazzo. Il capitano è un personaggio dinamico e a tutto tondo e, in più situazioni, si dimostra furbo e intraprendente.

Ben gun: Ben Gun è stato dimenticato sull'isola del tesoro dal capitano Flint, il padrone del tesoro. Poichè è rimasto solo per anni, è diventato pazzo, ma nonostante questo non manca di aiutare più volte Jim e la sua squadra. Il personaggio è dinamico e a tutto tondo.

Long John Silver è il cuoco di bordo. Imbarcandosi sulla nave del conte Trelavney, trova l'occasione per impadronirsi del tesoro del capitano Flint. Essendo apparentemente un uomo senza scrupoli progetta di impadronirsi della nave e uccidere tutti quelli che non sono dalla sua parte. Anche se all'inizio si presenta come l'antagonista di Jim, diventa in seguito un aiutante. Infatti, dopo la cattura di Jim da parte dell'equigio, viene salvato da una morte sicura solo grazie a Silver, il  quale convince i suoi comni a non fargli del male. Si può dire che Silver abbia tante personalità, infatti è un capo spietato, ma anche un amico fedele e sincero per chiunque riesca a conquistare la sua fiducia. Silver è un personaggio a tuttotondo.


Il livello del discorso

Il tempo: nel romanzo la narrazione procede in senso cronologico, il narratore dedica pari considerazione ai singoli periodi di tempo.

Lo spazio: nel romanzo alla descrizione dello spazio è assegnata importanza rilevante.

Il narratore ed il punto di vista: poichè il libro viene presentato quasi come un diario, la focalizzazione è esterna e il narratore è interno infatti, il narratore non conosce i pensieri dei personaggi tranne i propri. Il narratore è interno perché interno alla vicenda, ma durante il racconto cambia. Infatti, quando Jim scappa dai comni del forte la narrazione passa al dottor Livesy che racconta ciò che accade in due moduli, dopo di che la narrazione ritorna fino alla fine del racconto a Jim.

I personaggi: il narratore caratterizza i personaggi facendoli oggetto di ritratto.

I temi: il romanzo si propone di intrattenere il lettore. I principali temi del romanzo sono: la vita piratesca, la sopravvivenza su di un isola e la ricerca di un tesoro. All'interno della narrazione è presente solo l'opinione del protagonista, essendo lui stesso il narratore. Questi temi, sebbene non attuali mi sembrano  comunque interessanti.


La contestualizzazione

L'autore: Robert Louis Stevenson è nato ad Edimburgo il 13 novembre 1850. Nonostante una malattia, che lo tormentò tutta la vita, ebbe un'infanzia felice. Indirizzato dal padre verso studi d'ingegneria e poi legge, ben presto seguì la sua vera vocazione: i viaggi e la letteratura. Nel 1878 durante un viaggio nella Francia meridionale, conobbe Fanny Osborne, un'americana bruna e vivacissima, che lo affascinò. Nel 1879 la raggiunse in America e la sposò. Nel 1881, tornato in Inghilterra, Stevenson scrisse i suoi romanzi più famosi fra cui l'isola del tesoro. Dopo la morte del padre ritornò negli Stati Uniti, assieme alla famiglia. Ma la passione per i viaggi riprese il sopravvento e nel 1890 con la moglie e il liastro partì per una crociera nel sud-est asiatico. Alle isole Samoa, acquistò un terreno e lì costruì la sua nuova casa. Partecipò attivamente alla vita dell'isola, rispettato e amato dai suoi abitanti. Nel dicembre del 1894 Stevenson morì.

Il contesto storico sociale della vicenda narrata: il racconto si svolge nel XVIII secolo ma non ci sono informazioni nel testo che indichino l'anno preciso, ma ciò è facilmente deducibile dalle armi usate dai protagonisti e dalla descrizione della nave che, pur non essendo un intenditore, daterei a dopo la scoperta dell'America.

Sintesi interpretativa e valutativa: questo libro mi è piaciuto molto perché, essendo appassionato di viaggi marittimi e di barche, ho apprezzato la presenza d'innumerevoli termini tecnici navali. Inoltre, lo svolgimento del romanzo, come ho già riscontrato nella lettura di "Dottor Jekyll e Mr Hyde", mi è parso scorrevole, tipico di Stevenson.







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