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SCHEDA-FILM - MONSIEUR IBRAHIM E I FIORI DEL CORANO

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SCHEDA-FILM


TITOLO:  MONSIEUR IBRAHIM E I FIORI DEL CORANO

(tratto dall'omonimo libro di Eric-Emmanuel Schmitt)

REGISTA:    François Dupeyron

PRODUZIONE:   Michel e Laurent Petin ARP

DURATA:  94 min circa

CAST:    Pierre Boulanger e Omar Sharif


TRAMA: È la storia di un ragazzino, Mosè (soprannominato Momò), che vive in uno dei quartieri bassi di Parigi con il padre, ha più o meno tredici-quattordici anni ed è di religione ebrea. È sempre solo in casa e spesso con i soldi che il padre gli lascia ogni mattina va con le prostitute del quartiere spacciandosi per sedicenne. Ogni giorno va a comperare qualcosa all'alimentari di fronte casa fino a che non conosce per bene il proprietario del negozio, un anziano signore musulmano , Ibrahim di cui diventa quasi compilce. Inizialmente è diffidente nei suoi confronti perché parlare e scambiare opinioni con un musulmano è ritenuto quasi un reato.Un giorno, il padre di Mosè se ne va di casa non sentendosi in grado di poter dare al lio l'insegnamento giusto: Mosè rimane solo, abbandonato a se stesso,senza nessuno. Scopre poi, che il fratello di cui tanto parlava il padre non esiste e quando la madre lo viene a cercare lui fa finta di non essere Mosè . non vuole più avere a che fare con la sua famiglia che non è mai stata presente nella sua vita. L'unico punto di riferimento è Monsieur Ibrahim, che gli insegna quello in cui crede: il Corano. Inizialmente non gli dice di essere solo, ma successivamente gli chiede di adottarlo e lui accettando, diventa suo padre. Monsieur Ibrahim per il bene di Mosè decide di portarlo con se in patria: in ,e così compra un'auto nuova e prende la patente. Iniziano un lungo viaggio da Parigi per raggiungere in cui i due si conoscono meglio, si affezionano e l'uno (Monsieur Ibrahim) continua a passare i suoi insegnamenti preziosi all'altro (Mosè).Qui però Monsieur Ibrahim, dopo un incidente d'auto e anche a causa della vecchiaia, muore e lascia a Mosè il suo Corano. Mosè diventa grande, torna a Parigi, apre un negozio ed è intenzionato a passare gli insegnamenti di Ibrahim a un ragazzino speciale, che ha bisogno di comprensione, affetto e amicizia.




SIGNIFICATO:  In questo film viene descritta la società e la vita nei quartieri bassi di Parigi. Una vita quasi squallida in cui un ragazzino di quattordici anni va con le prostitute spacciandosi per sedicenne. È una normalità, sia di giorno che di notte, vedere le prostitute "aspettare il cliente" e "sfoggiare la propria bellezza". Diciamo che questa, è una società che quasi invoglia i ragazzini in fase adolescenziale a provare nuove esperienze con persone altrettanto nuove, soprattutto se sono viste e ammirate dalla propria finestra ogni giorno: mattina, pomeriggio e sera. E così Mosè non si fa scrupoli usando i soldi del padre che non è mai in casa, non lo controlla, lo lascia vivere abbandonato a se stesso. Dopo qualche tempo infatti, il padre non si ritiene più all'altezza della situazione, non riesce più a vivere con il lio. È uno di quei padri nella cui mente vive un lio perfetto, ma che è immaginario. Mosè è solo, non ha amici, genitori, ha bisogno di qualcuno che si prenda cura di lui anche se non vuole ammetterlo. Si sente già grande, pronto a vivere e ad affrontare la vita da solo. Bello è il rapporto che si instaura tra Ibrahim,un saggio signore musulmano di una certa età, e Mosè, un ragazzino insicuro e con le idee confuse. Questo diventa più che un rapporto di semplice amicizia: oltre ad essere un esempio di amicizia tra due generazioni molto diverse è un grande legame di fiducia reciproca e soprattutto è un esempio di come due religioni che si odiano e che si ammazzano possano normalmente vivere insieme e anche influenzarsi. Ibrahim aiuta Mosè a cresce, ad affrontare meglio la vita e a guardarla dal giusto punto di vista. Dal canto suo, Mosè ha aiutato Ms Ibrahim a trovare la vera felicità e a godersi veramente gli ultimi giorni della sua vita perché in fondo sapeva già che presto sarebbe morto. Simbolico è l'atto con cui Ibrahim cede il suo amato Corano, l'unica sua grande ricchezza, a Mosè. Aprendo questo "strano" libro che aveva sempre desiderato leggere trova dei fiori. E da qui il titolo: Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano.






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