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Schedatura del Libro Roy Lewis, Il più grande uomo scimmia del Pleistocene



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Schedatura del Libro



Autore: Roy Lewis

Titolo: Il più grande uomo scimmia del Pleistocene

Anno di edizione: gennaio 2001



1 - Roy Lewis, nato nel 1913 e morto nel 1996 ha lavorato molti anni per giornali prestigiosi come il  "Times" e l' "Economist". Di questo autore, oltre a Il più grande uomo scimmia del Pleistocene, apparso per la prima volta nel 1960, ricordiamo anche La vera storia dell'ultimo re socialista (1993) e Una passeggiata con Mr Gladstone (1995).

2 - Questo testo è ambientato nella preistoria e si apre descrivendo una famiglia di uomini scimmia che si riuniscono e banchettano intorno al fuoco. Il narratore, che è il protagonista del racconto, spiega che prima di potersi permettere simili comodità, il gruppo era costretto a vivere in una piccola caverna, a cibarsi di frutti selvatici, animali di piccola taglia e soprattutto di insetti, oltre a cercare di non essere uccisi dai grandi predatori, cioè i leoni, i leopardi e le tigri dai denti a sciabola.



La situazione cambiò radicalmente quando il capo famiglia, un uomo scimmia molto intraprendente di nome Edward, portò tra loro il fuoco: andarono ad abitare in una caverna molto più spaziosa dalla quale cacciarono la famiglia di orsi che la occupavano, cominciarono a cacciare animali di grossa taglia, sia con l'ausilio del fuoco, che con l'uso di lance e altre armi, e ogni sera si riunivano intorno al fuoco per mangiare e discutere dei progressi realizzati. Da quel giorno fecero molte scoperte, come le lance indurite dal fuoco, la lavorazione della selce e la pittura sulle pareti delle caverne.

Un giorno il capo famiglia portò i suoi quattro li, Ernest, Oswald, Wilbur e Alexander lontano da casa e ordinò loro di andare a cercare un'altra tribù di uomini scimmia dove trovarsi una comna, e così fecero. Quando furono di ritorno scoprirono che la tribù aveva inventato la cottura dei cibi e in questo modo  non si faceva alcuna fatica a masticare le carni, cosa che prima richiedeva molto tempo.

Il gruppo era ormai molto avanzato dal punto di vista tecnologico, soprattutto grazie al fuoco, che sapevano usare e mantenere, ma che non sapevano accendere. Così, dopo molti tentativi, il capo famiglia riuscì, battendo insieme due pietre, ad accedere una piccola fiamma, che però diede luogo ad un gigantesco incendio, che bruciò tutta la foresta e che mise in fuga tutti gli animali.

In seguito a questa disgrazia, il clan si dovette spostare e cercare una nuova abitazione. Arrivarono finalmente ad un agglomerato di caverne, che però erano in parte abitate da un'altra tribù di uomini primitivi che, dopo vari accordi, li lasciarono vivere in alcune grotte lì vicino.

Il capofamiglia era ormai invecchiato, ma era ancora determinato a fare nuove scoperte che aiutassero la specie, come l'arco, la sua ultima invenzione. Tutti, però, nella famiglia erano contrari alle sue idee rivoluzionarie e, durante un suo esperimento, accidentalmente venne colpito da una freccia, che mise fine alla vita del "Più grande uomo scimmia del Pleistocene", come lo hanno definito i suoi li al suo funerale.

3 - Di tutti i personaggi presenti in questo libro, ho deciso di prendere in analisi Edward, il capo famiglia. Questo personaggio è un uomo scimmia possente e audace, che dedica tutta la sua vita a fare scoperte rivoluzionarie e a compiere cambiamenti al fine di migliorare la vita dell'uomo.

Dal suo comportamento si può dedurre che costui è una persona molto orgogliosa, egli non si dà mai per vinto e, in qualche modo, riesce sempre ad ottenere ciò che vuole. È pieno di inventiva, in tutto quello che fa ci mette un entusiasmo strabiliante ed è sempre in cerca di innovazioni e invenzioni.

Questa caratteristica, però, si dimostra a volte il suo punto debole, spesso infatti si spinge troppo avanti e non riesce più a controllare il suo operato, come quando scoprì come accendere un fuoco e, da una piccola fiammella, scaturì un grosso incendio che a malapena fu in grado di bloccare.

Talvolta diventa arrogante se le sue idee non vengono accettate dagli altri, per esempio quando Edward era intenzionato a svelare il segreto del fuoco alle altre tribù e gli altri membri del clan lo ostacolarono, in primo luogo perché poteva essere pericoloso, e perché essi erano decisi a non cedere ad altre persone la loro arma più forte, egli si oppose fortemente e cercò di giustificarsi che era per il bene della specie e che tutti dovevano poter desiderare la vita che avevano loro, ma nonostante questo, gli altri non glielo permisero. Queste sono le principali caratteristiche del personaggio più influente che si trova in questo libro.

I punti più importanti della storia contenuta in questo libro sono:


la scoperta del Fuoco.

la lancia da caccia grossa a punta indurita a fuoco.

Pittura rupestre.

Il ritorno di zio Ian.

Alla ricerca di una comna.

La cottura dei cibi.

Accendere il fuoco.

Spegnere il fuoco.

Trasloco e il fuoco ad altre tribù.

Morte del capo famiglia.


5 - Per quanto mi riguarda, il libro che ho letto mi è piaciuto molto, ha suscitato in me grande interesse e mi ha fatto riflettere. La storia di questa famiglia di uomini primitivi mi è sembrata più vera mano a mano che avanzavo nella lettura, mi sembrava di rispecchiarmi nei personaggi e mi rendo conto che forse loro non erano poi così diversi da noi: quando un bambino cresce e fa le sue prime scoperte, come camminare, parlare e mangiare, allo stesso modo loro scoprono cosa significa usare il fuoco, cacciare e anche amare.

Se dovessi consigliare questo libro a qualcuno, non avrei problemi a spiegargli quanto io mi sia divertito e interessato nel leggerlo, infatti, oltre ad essere un libro in qualche modo storico, appartiene anche al genere comico, per questo diverte e intriga.








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