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TECNICHE DELL'ESORDIO
Se si vuol costruire una composizione brillante, che colpisca subito piacevolmente l'attenzione del lettore, si deve subito puntare sull'originalità dell'esordio.
I materiali proposti forniscono alcuni criteri generali basati
sull'uso personale della punteggiatura;
sulla costruzione di frasi ad effetto.
Immaginiamo di dovere svolgere il tema intitolato "Elogio della severità"; vengono proposti alcuni esempi di diversi tipi di esordio:
MEDIANTE
Un bambino. E da un bambino ricavare un uomo, una persona capace di comportarsi correttamente in mezzo agli altri, di fare delle scelte ragionevoli, di distinguere il bene dal male. Credo che sia un impegno difficilissimo da svolgere.
Educazione permissiva: non è facile stabilirne i limiti. Nessuno nega che sia un errore accontentare in tutto il lio, anche nei capricci più irragionevoli, lasciarlo libero di sfogare i suoi istinti in qualsiasi momento, senza imporgli regole da seguire e modelli da imitare.
Perché ho scelto l'elogio della severità? Che cosa intendo per severità?
Quanti discorsi, quanti dibattiti, conferenze, interviste, articoli di giornali sono scaturiti dal bisogno di veder chiaro sui metodi più efficaci per educare i li!
(Citazione) "Prima si diceva << tu non sai niente>>, ora si dice << tu sai tutto>>". Così riassume Giovanni Arpino la contrapposizione che si è manifestata in questi ultimi decenni fra i sostenitori dell'educazione autoritaria e severa e i sostenitori della permissività.
(Dialogo) << Sei pronto, Luca? Ancora a letto alle sette? e non hai ancora ripassato la lezione!>> Ogni mattina la mamma vorrebbe che io mi alzassi alle sei.
La severità - ce ne accorgiamo ogni giorno - non è più di moda.
La severità la permissività due poli estremi di un problema che può avere tante soluzioni intermedie.
ALTRE STRUTTURE AD EFFETTO
Con gli occhi accigliati, le labbra strette, chiusa in un mutismo carico di minaccia, la mamma mi osservava severamente.
Quel giorno ne avevo fatta una grossa.
Sono felice: se rivedo con la mente tutto quello che mi è capitato e che ho fatto oggi, non trovo nulla che possa addolorare miei e che contraddica i loro insegnamenti.
Sì, ho detto proprio così e lo sostengo con convinzione: con i li ci vuole severità, non indulgenza e cedimenti continui.
Certamente l'educazione severa è scomoda, ma io ritengo che i risultati siano senz'altro positivi.
Schiaffi. Insulti quotidiani. Sottili e continue umiliazioni. No, non è questo che io intendo per educazione severa.
Oppure: Gli insegnanti si lamentano. Gli psicologi elaborano teorie. I genitori non sanno a chi dar retta. E noi ragazzi in mezzo a queste incertezze ne approfittiamo per fare i nostri comodi.
Gli Spartani sono passati alla storia per la severità dell'educazione che impartivano ai li. Si racconta, ad esempio, che li lasciavano in stato di denutrizione, per spingerli a rubare, ma se non riuscivano a evitare di essere colti sul fatto, li punivano duramente. Non è ovviamente questo il tipo di educazione che io approvo.
Con l'aiuto di grossi volumi sulle più moderne teorie educative, nella mia famiglia si sono ottenuti questi brillanti risultati: Luca, 4 anni, scaraventa i resti dei suoi giocattoli in faccia agli ospiti, tira calci negli stinchi alla maestra d'asilo e sputa in faccia ai suoi compagni di gioco.
Non si allontanano mai. Sulla porta di casa quando vado a scuola, o pronti con la macchina se ho un impegno ad una certa distanza, fulminei nel rispondere al telefono quando (secondo i loro ordini) li chiamo dalla casa di un amico perché mi vengano a prendere, presenti nelle riunioni scolastiche, immancabili nei consigli di classe e persino(a loro richiesta) nelle gite organizzate dalla scuola, puntuali nel ricordarmi lo scadere delle ore di svago e gli impegni segnati sul diario. I miei genitori sembrano avere il dono dell'ubiquità e dell'onniscienza.
Via della Repubblica, 27, III piano. Ore 6. Suona la sveglia.
a) Solo a 13 anni ho cominciato a capire quanta importanza ha avuto nella mia formazione la severità dei miei genitori. A tre anni A sei A otto.
b) Domenica, 10 febbraio 1991. Nasce all'ospedale di C un bimbo, lio di Anna B. e di Carlo N. Da quel momento Carlo e Anna non sono più una coppia di sposi, ma due custodi, due ombre e, col passare degli anni, due giudici, due consiglieri a tempo peno.
c) Tre sono i motivi che mi inducono a fare l'elogio dell'educazione severa: il primo, il secondo, il terzo .
Lei. Anna B., anni 35, maestra di scuola elementare.
Lui. Carlo N., anni 40, imprenditore edile.
La scena. Castelnuovo, in provincia di Verona.
La storia .
25-l0-06
ESEMPI DEI MIEI COMNI
MEDIANTE
Il punto
1. Un amico. Un amico che ti fa ridere. Un amico che ti fa piangere. Un vero amico. Quello che ti capisce. L'amico che ti aiuta. Sempre. (Chiara)
2. Per me l'amicizia è una cosa fondamentale. Perché si ha modo di scherzare e altre belle cose per esempio studiare oppure andare in bici insieme. Ė bello fare anche amicizie nuove. (Franco)
3. Felicità. L' amicizia mi trasmette questo. Una vita senza amici (per me) sarebbe una vita senza senso. Vuota. Un vero amico ti ascolta. Ti sorregge nei momenti difficili. Ti fa ridere. Ti fa sentire al settimo cielo, senza problemi, senza preoccupazioni. ( Lorenzo C.)
Due punti
L'amicizia: una componente importante della mia vita, la gioia nei momenti di tristezza, la possibilità di confidare i propri segreti (Francesco R.)
Interrogazione
Che cosa intendi con "amicizia"? (Suad)
Che cosa intendo per "amicizia"? (Alberto)
Virgolette
"Chi trova un amico trova un tesoro" dice sempre mia mamma (Valentina).
"Come le rose hanno le spine, che la nostra amicizia non abbia più fine", la tipica dedica che viene scritta sui diari per non rompere l'amicizia. (Beatrice)
Esclamazione
Quanto è importante l'amicizia! Sarebbe possibile vivere senza? (Lorenzo V.)
Quanto tempo per fare amicizia! Quanto poco tempo per perdere un amico! L'amicizia è una cosa strana! (Alberto)
Parentesi o lineette
L'amicizia - parola dal profondo significato e rapporto importantissimo - dona felicità e fa sentire chiunque al settimo cielo (Lorenzo C.)
Puntini di sospensione
L'amicizia . la sua importanza . i suoi vantaggi . Argomenti complessi, ai quali ognuno può dare molte diverse soluzioni (Lorenzo C.)
13-l1-06
I MIEI ESORDI
Un amico. Un amico è qualcuno che ti aiuta. Qualcuno che condivide segreti.
Qualcuno che ti è sempre fedele.
L'amico: ti è sempre fedele. sempre ti fa ridere e ti diverte. Senza amici non si vive.
L'amicizia? Cosa penso dell'amicizia? È qualcosa di essenziale. Qualcosa di fantastico.
Quanto è importante l'amicizia! Sarebbe possibile vivere senza?
"Chi trova un amico trova un tesoro" si dice. Ma è vero? Non porta anche tristezze e delusioni?
L'amico - il vero amico - è qualcuno che ti capisce, qualcuno che ti aiuta.
L'amicizia . è qualcosa di unico, qualcosa di essenziale.
Qualcosa di raro, di importante, di solido. L'amicizia.
Avevo perso un caro amico.
Sono felice: le nuove amicizie sono sempre bellissime.
Sì, per stringere nuove amicizie non bisogna assolutamente essere timidi; al contrario, molto molto estroversi.
Alcuni sostengono che le amicizie servano soltanto a causare delusioni e tristezze, io invece ritengo che siano un mezzo per la felicità, qualcosa di sensazionale.
Un'amicizia. Una vera amicizia. Qualcosa di estremamente felice. Fare nuove amicizie è sensazionale.
Si dice che l'amicizia sia qualcosa di bello. No, è molto di più: è qualcosa di stupendo.
Sono sempre disponibili ad aiutarti, giocano con te, ti chiamano per sapere se sei malato quando non vai a scuola. Gli amici sono essenziali.
Vicolo Aldo Moro. Numero 10. Ore 6.25. Suonó il telefono. Era Luca.
Lui. Luca Rosotti, anni 15.
L'altro. Mario Scotti, anni 14.
É nata una nuova amicizia.
Tutto accadde così .
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