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VILLA ADRIANA

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VILLA ADRIANA




La villa Adriana è un enorme complesso di edifici che si estende su ben 120 ettari di terreno anche se risulta che si estendesse su 300 ettari, nei monti Triburtini. La villa venne costruita tra il 118 al 134/8 d.C.. Gli edifici che la costituiscono, apparentemente disposti in modo casuale, sono divisi tra di loro da enormi spazi verdi, che, con essi formano il complesso monumentale. Le varie parti della villa hanno il nome dei luoghi più famosi sparsi per l'impero, e soprattutto in Grecia. Si diceva che l'imperatore desse questi nomi, oltre per l'amore per i luoghi il cui nome veniva "portato" nella villa, anche perché questi costituivano una copia in miniatura. Ciò non è vero, infatti ogni edificio è solo inspirato al monumento da ci prende il nome,il quale viene ricreato in maniera originale. Alcuni di questi edifici sono il Pecile, riferimento allo stoà Poikile di Atene, il canopo, dalla città egizia di Canopo, il liceo, l'accademia, e la valle di Tempe. In questo enorme complesso si può notare l'introduzione di nuove forme architettoniche, come le cupole a calotta e a crociera, probabilmente ideate dallo stesso imperatore.







IL PECILE , prende il nome dallo stoà poikile, ad Atene,un triportico vicino al mercato, nel quale erano visibili pitture di Poligneto e Paneno, rafuranti le gesta degli ateniesi e le glorie della città. Qui invece i portici sono quattro e la dimensione è nettamente maggiore rispetto all'originale di Atene. La sua funzione era di ambulatio o gestatio, ritenuti dai romani cose giovevoli. Il muro che lo contornava era munito di spioventi, con un doppio porticato. La posizione dei muri rigidamente a nord e a sud consentiva l'utilizzo di questo per le passeggiate sia d'estate, con l'ombra, sia d'inverno con il sole.



Le CENTO CAMERELLE sono dei piccoli ambienti disposti su più piani probabilmente adibite ad abitazione per gli schiavi, collegate con gli edifici soprastanti da una serie d gallerie sotterranee.



Le PICCOLE TERME, nelle quali si possono individuare facilmente il FRIGIDARIUM, il CALIDARIUM e IL TEPIDARIUM, sono formate da una serie di stanze, tra le quali ne spicca una di forma rotonda(il calidarium) con quattro grandi nicchie. Il frigidarium invece ha una forma ellittica con due absidi ed una vasca, poi vi è una sala ottagonale con aperture schermate costituiva invece il tepidarium, ossia lo spogliatoio sormontato da una cupola che viene considerata una della più significative dell'architettura romana. Ed infine vi è una piscina con due absidi e con gradinate marmoree. Quasi con ogni probabilità le piccole terme erano destinate esclusivamente alle donne.



Tra le grandi e le piccole terme vi è un edificio chiamato VESTIBOLO, le cui funzioni probabilmente erano di ginnasio e come centro di culto imperiale.


Le GRANDI TERME, complesso per gli uomini, comprendeva una grande sala circolare la quale era probabilmente adibita a bagno turco (sudatio), deducibile dalla mancanza di impianti idraulici. Il riscaldamento della varie zone era ottenuto grazie ad un sistema umido e ad un sistema secco, sotto i pavimenti,grazie a suspensurae e attraverso sottili canalizzazioni all'interno della pareti.al centro del complesso è visibile una sala con volta a crociera decorata con stucchi, con pavimenti marmorei, sculture e pitture.



Altro ambiente con funzione di abitazione e magazzino era il PRETORIO, formato da molte tabernae.



Altra zona ispirata ad un originale presente nelle province dell'impero è il CANOPO. Questo complesso riprende la forma della città egiziana, ed è stato ricavato da una piccola valle nella quale è stato scavato un canale artificiale lungo ben 119x18m che terminava innanzi al Serapeo, il quale dapprima si pensava essere l'antico tempio dedicato a Serapide, ma in verità questo era un ninfeo a esedra semicircolare, terminante in un abside, nel quale vi erano giochi d'acqua che creavano effetti bellissimi. Questo edificio aveva il soffitto fatto a semicupola a spicchi sferici, nel quale sono presenti nicchie, fra cui quattro fungevano da cascate. La parte opposta del canale terminava a semicerchio, nel quale erano posizionate statue rafuranti il Nilo, il Tevere e un coccodrillo. Le colonne centrali del lato occidentale sono costituite da quattro cariatidi e da due Sileni. Di fronte al Serapeo vi era un vestibolo composto da colonne di stile egiziano, e con un ponte che sormontava il canale. ½ sono inoltre statue rafuranti Ares, Athena e Hermes tra le colonne. Il fatto che questa area sia stata costruita ad imitazione della città egiziana, è sottolineato dalla presenza, presso i due lati del canale, di scalinate di marmo e banchine, ricche di padiglioni, di finti alberghi, di botteghe e decorate in stile egiziano, con la presenza di vere schiave egizie.



La TORRE DI ROCCABRUNA è un edificio formato da una sala ottagonale in cui si aprono tre alcove alternate da nicchie semicircolari. Il punto in cui si trova, ovvero la collina che sovrasta il canopo, è uno dei punti più panoramici della villa.



Dall'ACCADEMIA provengono alcune delle opere più belle della villa, come i centauri in marmo nero, oppure il satiro, il mosaico delle colombe, ritrovati nella sala chiamata il tempio di Apollo.



La PIAZZA D'ORO era un complesso di ambienti di rappresentanza. E' uno degli ambienti più belli della villa. Ad esso si accede tramite un vestibolo ottagonale, in cui vi sono nicchie alternativamente semicircolari e rettangolari. Il tetto è dato da una cupola a spicchi, sostenuta da archi poggiati su mensole. A lato del vestibolo ci sono due ambienti quadrati. Questo è seguito dea un grande peristilio circondato da un portico a due navate , con colonne di marmo cipollino e granito verde egiziano alternate tra loro. L'area centrale del peristilio era occupata da una vasca ai cui lati vi erano dei giardini. Vi è inoltre un cortile centrale a pianta ottagonale i cui lati sono sostenuti da due colonne.Nel lato di fondo vi è un grande ninfeo semicircolare, con nicchie occupate da fontane.



La SALA DEI PILASTRI DORICI può essere considerata una vera e propria basilica. Questa sala è caratterizzata da un portico a pilastri con capitelli dorici. Nella parte centrale vi era un secondo piano.



Al di fuori del palazzo vi è la CASERMA DEI VIGLI, edificio formato da due gruppi di tre ambienti ,e destinato alla servitù.



La VILLA REPUBBLICANA è formata da parte delle strutture repubblicane e altre aggiunte di Adriano. Infatti oltre alle fasi di costruzione della villa del secondo secolo, ve ne sono altre due appartenenti alla prima metà del primo secolo e una in età augustea.



Le TERME CON HELIOCAMINUS sono il più importante complesso termale della villa, formato da calidarium con vasca semicircolare, frigidarium e piscina con portico. L'ambiente che ha dato nome al complesso è una sala circolare coperta da una cupola a cassettoni con una grande vasca circolare. Le grandi finestre presenti hanno fatto capire che questa sala veniva riscaldata dal sole, ma forse, a causa della presenza dell'impianto per riscaldamento viene suggerita la funzione di bagno turco.



La SALA DEI FILOSOFI è una grande sala rettangolare  che probabilmente fungeva da biblioteca, che immette direttamente nel TEATRO MARITTIMO. Il teatro marittimo, anche chiamato Natatorio, è un grande spazio circolare circondato da un alto muro di tufi. All'interno vi era un porticato, sostenuto da 40 colonne con capitello ionico. I mosaici presenti in questo sono ssi. Tuttavia rimane il pavimento in bianco e nero. Dopo il porticato vi è un grande canale circolare che forma una piccola isola, nella quale vi era una villa in miniatura dove l'imperatore si ritirava per studiare. L'isola era collegata con il resto della costruzione tramite due ponti mobili.



La zona più antica del palazzo è costituita dal CORTILE DELLA BIBLIOTECHE , che si affaccia sulla villa repubblicana. Esso è formato da un ampio peristilio nel quale vi è anche un ninfeo. Gli edifici che danno il nome al complesso, ovvero le biblioteche, sono in realtà triclini estivi.



La TERRAZZA DI TEMPE è il vestibolo principale della villa. Esso sovrasta una vallata che venne denominata dall'imperatore con il nome della valle della Tessaglia.



Il TEMPIETTO DI VENERE si trova al centro di uno spiazzo circondato da alberi e da colonne doriche, al cento del quale vi è una copia della venere della venere di Cnido. Dapprima si riteneva che questo fosse un ninfeo.



Vi è inoltre un TEATRO GRECO, adibito a rappresentazioni di piccoli spettacoli.







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