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Appunti, Tesina di, appunto latino

CATULLO

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CATULLO


CARME 72:


Lesbia, una volta tu dicevi di frequentare solo me,

non avresti voluto tenere al mio posto neppure Giove.

A quel tempo ti ho amata non come la gente (ama) un'amante,

ma come un padre ama i li, ama i nipoti.

Adesso ho imparato a conoscerti; perciò sebbene bruci più intensamente,

tuttavia mi sei molto più vile e frivola. "Com'è possibile?" dici.

Perché una tale offesa costringe un'amante ad amare di più,

ma a volere meno bene.



CARME 92:


Lesbia va continuamente parlando male

di me né mai tace quando si parla di me:

mi venga un colpo se Lesbia non mi ama.

Da cosa si capisce? Perché sono le mie

stesse sensazioni. Continuo a detestarla

assiduamente, ma mi venga un colpo se

io non la amo!



CARME 101:


Trasportato per molte genti e molti mari

sono giunto, fratello, a queste misere esequie

per onorarti dell'estremo officio di morte

e rivolgermi invano al tuo cenere muto,

dal momento che il male mi ha strappato



proprio te, o mio infelice fratello, rapito

a me così indegnamente. Ora tuttavia

queste (offerte), che secondo l'antica

usanza dei familiari ti ho offerto come

triste dono per le tue esequie, accoglile

bagnate di grande pianto fraterno e

per sempre, o fratello, riposa in pace.



CARME 70:


Che non sarà di nessuno, dice la mia donna:

soltanto mia, dovesse tenerla pure Giove.

Dice: ma ciò che donna dice ad un amante,

scrivilo nel vento o nell'acqua che va rapida.











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