DE PROVVIDENTIA - dialogo 1 - Seneca
Perché molte volte accadono avversità
anche agli uomini buoni? Non può accadere nulla di male ad un uomo
buono: i contrari non si mescolano. Allo stesso modo che tanti fiumi tante
piogge che cadono dall'alto e tanta forza di acque minerali non mutano il
sapore del mare e nemmeno lo addolciscono, così l'impeto delle
avversità non muove l'animo dell'uomo forte: rimane nello stato in cui
si trova e qualsiasi cosa accada quello le trasforma nel suo colore. Infatti,
è più potente di tutte le cose esterne. E non dico questo: che
non le sente (le avversità) ma che le vince e in altre occasioni si
eleva quieto e tranquillo contro le cose che gli piombano addosso.
Ritiene esercizi tutte le avversità.
Chi però, purché sia uomo e rivolto a cose oneste, non è
desideroso di fatica giusta e non è pronto ai suoi doveri in mezzo al
pericolo? A quale persona attiva l'ozio
non è una pena? Vediamo gli atleti ai quali sta a cuore la conservazione
delle forze quando combattono contro i più forti li vediamo esigere da
coloro dai quali vengono preparati alle gare che facciano uso contro di loro di
tutte le forze.