IL SACRIFICIO D'IENIA
I
Greci già avevano preparato tutti alla guerra e dal porto di Aulide, la
cui città si trova in Boemia, erano pronti a partire con le navi,
pensando che l'ingiuria del rapimento di Elena fosse da vendicare. Ma
già l'orribile tempesta li teneva in porto. Pertanto Agamennone
pensò che gli auguri dovessero essere convocati affinché cercassero la
causa di una tempesta cosi durevole. Tra quelli fu Calca il vate + chiaro a
quei tempi, il quale rispose che Diana era inquietata con il re Agamennone
affinché immolasse alla dea un cervo sacro. Quindi disse ad Agamennone che la
lia Ienia doveva essere sacrificata affinché la dea si placasse con del
puro sangue vergine. Il fausto responso doveva essere certamente spregevole, ma
Ulisse con un coro disse a tutti i Greci che la dea dovesse essere placata.
Allora il re mandò a chiamare la lia dalle nozze, quella stava per
essere sacrificata quando Diana, impietosita dalle lacrime della misera
ragazza, immise il cervo nell'ara e
trasportò Ienia tra le nubi nell'Olimpo.