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LA POESIA ELEGIACA
Il genere dell' elegia è uno dei più antichi della letteratura greca però è fiorito solo in epoca cesariana, con i primi componimenti. Nella seconda metà del I secolo a.C. i maggiori poeti neoterici, Gallo, Tibullo, Properzio e Ovidio, si dedicaronoall' elegia dando vita ad un' esperienza poetica innovatova e particolare, persa dopo la morte di Augusto.
L' innovazione della poesia romana sta nell' originalità della poesia stessa, nella soggettività, cioè il poeta parla di se stesso utilizzando il topos elegiaco, una serie di elementi che ricorrono frequentemente, e nel riflettere la passionalità e la vivacità giambica ed epigrammatica delle nugae catulliane.
I poeti inoltre parlano dell' amore, la loro elegia è romantica, l' amore descritto è stato vissuto veramente. Gli elegiaci, infine, usano la recusatio: questo vuol dire che i poeti si rifiutano di scrivere poesia in tono solenne, ossia impegnata e seria. Poteva averecosì il significato polemico comtro i circoli di poeti a sostegno del programma augusteo, come quello di Mecenate. Essi infatti preferiscono il servitium amoris, ossia si devono essere schiavi meglio dell' amore piuttosto che dela politica.
FORMA uso del distico elegiaco
componimento da 20 a 200 versi
elegie raccolte in un canzoniere da uno o più libri
uso dei canoni della poesia callimachea con il rifiuto dell' epos
poesie di notevole eleganza e raffinate grazie all' utilizzo del labor limae
ricorso della mitologia e allusioni ai modelli greci e latini dell' elegia, dell' epigramma, dell' epica e della tragedia.
la vicenda segue un cliché: l' uomo è follemente innamorato di una donna con cui vorrebbe instaurare un legame nonconvenzionale fondato solo sul reciproco amore, quindi l' uomo segue l' obsequium e il servitium amoris e la donna è domina, cioè poteva decidere della felicità o della sofferenza del poeta
la poesia poteva essere dedicata a più donne che spesso erano infedeli e facevano soffrire il poeta
la donna era forte e autoritaria e a tratti crudele e vendicativa, spesso però era anche volubile e lasciva. Inoltre il suo stato sociale era di etera o matrona infedele.
Alcuni poeti, infine, scrivevano, nelle loro elegie, componimenti oggettivi di tipo ellenistico, omettendo l' argomento amoroso.
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