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Marco Tullio Cicerone

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Marco Tullio Cicerone


La vita

Marcus Tullius Cicero nasce nel 106 a.C. ad Arpino da una famiglia equestre. Durante la dittatura di Silla diventa avvocato e studia retorica nelle scuole di Molone di Rodi e di Antioco d'Ascalona. Ricopre varie cariche pubbliche, questore in Sicilia, edile, sostiene il partito popolare nella causa contro Verre, e dopo la pretura viene eletto console.

Durante il consolato combatte Catilina e fa giustiziare i catilinari dopo la congiura, spostandosi verso le posizioni del partito aristocratico.

Nel 51 a.C. viene nominato governatore della Cilicia, e constata gli effetti devastanti del malgoverno dei funzionari che lo avevano preceduto.

Durante la guerra civile si schiera con Pompeo e i repubblicani, il vincitore, Cesare lo perdona e Cicerone può continuare a esercitare la sua professione.

Dopo l'omicidio di Cesare Cicerone acquista l'autorevolezza e l'importanza che aveva in passato e si schiera contro Marco Antonio, che voleva il titolo di dittatore che aveva avuto Cesare, e pronuncia contro di lui 14 Filippiche.

Viene ucciso dai sicari di Antonio il 7 dicembre del '43, le sue mani e la sua testa vengono esposti nel foro come monito.


Cicerone fu uno scrittore attivissimo, e scrisse su svariati argomenti, le sue opere vengono abitualmente suddivise nelle seguenti categorie:



Orazioni, che raccolgono i8 discorsi tenuti in senato e le arringhe fatte nel foro;

Opere retoriche, in cui si occupa di definire lo stile più adatto alle esigenze e le regole della

retorica

Opere filosofiche, in cui Cicerone, che è uno stoico moderato, affronta vari problemi

filosofici;

Lettere, la produzione di Cicerone raccoglie ben 864 lettere, divise in 4 raccolte: le lettere a                            

Marco Bruto, ai conoscenti, ad Attico, al fratello Quinto; 

Opere minori, in cui urano un commentario del suo consolato, scritto in greco, un poema epico su Mario, un poema epico sul proprio consolato, una raccolta delle sue battute, compilata dei suoi segretari, varie traduzioni di opere di autori greci. Tutte le opere minori sono andate perdute, o ne restano pochi frammenti.


Ideali politici

Il trampolino di lancio dell'attività politica e di Cicerone fu il processo intentato dai cittadini siciliani contro Verre, ex governatore della Sicilia, il quale aveva vessato e oppresso gli abitanti con ogni maniera, aveva intascato soldi in modi illeciti e rubato svariate opere d'arte.

Verre venne difeso dal migliore avvocato di Roma, Ortensio, ma Cicerone vinse la causa e Verre fu condannato.

In questo momento sembra che Cicerone sostenga le parti del partito democratico, ma durante il consolato, quando Catilina organizzerà la sua congiura per ottenere il potere, Cicerone dimostrerà di aver scelto il partito aristocratico.

Cicerone era fautore di un rilassamento della lotta di classe, e della "concordia ordinum", quello che oggi si direbbe il grande centro, che mettesse d'accordo le varie classi sociali, e impedisse sia che gli aristocratici monopolizzassero le magistrature, sia che i popolari estremisti sconvolgessero gli ordinamenti.

Perseguì per tutta la vita l'obbiettivo di salvaguardare l'integrità dei valori morali e sociali di Roma, minati dall'instabilità politica, ma anche quello di fonderli con i valori della e la cultura della Grecia, facendo in modo che però i valori di impegno civile e dovere non venissero dimenticati.


Le lettere

Le lettere, divise in quattro raccolte, permettono di conoscere il carattere e i sentimenti di Cicerone e anche di conoscere tanti fatti che la storia si è dimenticata, come i pettegolezzi, le dicerie, gli scandali, le passioni di importanti personaggi storici.

In queste lettere vengono trattati argomenti di ogni tipo, dalle questioni di famiglia, ai problemi economici, alle vicende importanti che hanno segnato la storia.

Ci mostrano anche il vero Cicerone, Cicerone uomo, con i suoi difetti, come la mania di protagonismo, la sua facilità all'odio o all'entusiasmo ingiustificati, ma anche i suoi grandi pregi, la sua grande umanità e sensibilità.


Il processo contro Verre

Verre fu governatore della Sicilia e, come tutti i funzionari, era uso ad arricchirsi con la provincia che doveva amministrare, ma si arricchì talmente tanto, con modi talmente spregevoli, e fu tanto crudele che i siciliani lo denunciarono.

Verre per difendersi chiamò quello che era considerato il migliore degli avvocati che ci fossero a Roma, Ortensio, e Cicerone prese le parti dei siciliani.

Le prove fornite da Cicerone e la quantità dei testimoni furono schiaccianti, Verre fu condannato per i reati di cui era stato accusato, e il processo fornì a Cicerone il prestigio e la fama sufficienti a intraprendere la carriera politica.


Lo stile

Cicerone, a causa dell'impegno politico, scrisse e pronunciò molti discorsi, 57 dei quali ci sono pervenuti integri.

Da questi si può notare come egli abbia praticato tutti i generi di oratoria dell'antichità, giudiziario, politico, dimostrativo, come li divide Aristotele, ma senza rispettare troppo rigidamente le parti in cui essi andavano divisi.

In quel periodo era ancora forte la polemica fra gli attivisti e gli asiani, Cicerone tentò di conciliare i due orientamenti, ma la sua provenienza dalla scuola di Molone di Rodi rimane evidente, benché egli abbia rifiutato la gonfiezza fine a se stessa che è tipica di questo stile.

In ambito linguistico Cicerone si dichiarava un anomalista, , e evitava attentamente l'utilizzo di parole greche, tecnicismi, arcaismi o neologismi, che non potevano essere compresi dalle persone presenti ai processi o alle assemblee.

La prosa di Cicerone è costruita in modo da risultare molto armonica e musicale all'ascolto, e ciò è dovuto alla sensibilità nei confronti della quantità che i Romani avevano, ma la questione della musicalità non costituisce mai un problema che riduce le possibilità della prosa do Cicerone.






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