ePerTutti


Appunti, Tesina di, appunto latino

PERSIO

ricerca 1
ricerca 2

PERSIO


Vita e opere


E' di origine etrusca e proviene da una ricca famiglia equestre (34 d.C.). Fu presto orfano di padre e inviato a studiare presso le più rinomate scuole di retorica e grammatica. Ma fu Cornuto, un suo maestro, che lo mise in contatto con l'opposizione senatoria al regime. Condusse vita austera, studiò molto e morì ventottenne.

Persio non pubblicò nulla di quello che produsse. Fu un suo amico, Basso, che se ne prese cura. Furono pubblicate le prime prove poetiche e il libro delle Satire


Riassunto delle Satire:

Dopo un prologo che polemizza sulle mode letterarie del tempo, seguono sei componimenti satirici, che illustrano:

i vezzi della poesia contemporanea e la degenerazione morale che le accomna;

la religiosità ipocrita di chi non è onesto e chiede agli dei solo che siano apati i suoi desideri di potere;

la vita di un giovane signore che non si preoccupa affatto della vita morale (è spinto a farlo);

la necessità dei politici di conoscere se stessi prima di insegnare agli altri;

(rivolta al maestro Cornuto) il tema della libertà secondo la dottrina stoica (il saggio si fa guidare dalla propria coscienza)

(rivolta all'amico Basso) il vizio dell'avarizia, additando come modello lo stoico che usa moderatamente i suoi beni.


Satira e stoicismo


Per il suo spirito polemico e per il suo sarcasmo è normale che Persio abbia scelto il genere satirico.

Spesso nei suoi componimenti Persio torna sulle ragioni delle sue scelte letterarie: la sua


poesia è soprattutto etica, vuole smascherare la corruzione e il vizio. Secondo lui la poesia vive in questo periodo una degenerazione del gusto, segno di indegnità morale: per questo Persio vuole il ritorno ad una poesia semplice che mostri la vera realtà e non le sue apparenze ingannevoli.



Nella descrizione delle forme del vizio e della corruzione Persio usa molto spesso le immagini del corpo e del sesso, che usa per deformare in modo macabro il reale secondo la tradizione satirica. La fenomenologia del vizio diventa l'aspetto principale della poesia di Persio, che relega così in secondo piano la descrizione positiva degli esiti della liberazione morale. Persio non è il maestro che accomna l'alunno in un cammino in cui entrambi sembrano imparare qualcosa: egli è un maestro inflessibile che enuncia una verità dogmatica destinata a coloro che, al contrario di lui, sono preda del vizio.


L'asprezza dello stile


La predicazione di Persio avviene attraverso un linguaggio oscuro e spoglio, privo di retorica, proprio per l'esigenza realistica che lo anima. Spesso a tale scopo usa un nesso urtante per la sua asprezza sia dal punto di vista fonetico che semantico.

La lingua è dunque quella usata quotidianamente, ma rafforzata in modo da non sembrare banale, da illuminare nuovi aspetti della realtà (come è la funzione delle metafore da Persio usatissime).


Persio e il suo manifesto letterario: i Choliambi

I Choliambi dovrebbero costituire il prologo dell'opera di Persio. In essi il poeta nega che la propria poesia derivi da ispirazione divina e perciò si professa "mezzo poeta" perché crede in una poesia più umile ma più attinente alla realtà. Bersaglio di Persio comunque non sono tutti i poeti, ma solo i poetastri contemporanei, tronfi e vuoti.

I Choliambi sono simbolo dell'oscurità  di Persio, cioè della difficoltà di lettura della sua poesia, ricca di metafore e con un lavoro di limatura veramente perfetto.





Privacy

© ePerTutti.com : tutti i diritti riservati
:::::
Condizioni Generali - Invia - Contatta