latino |
UTILITA' E CONVENIENZA DELL'APERTURA DI SCUOLE NELLA PROPRIA CITTA'
Proxime cum in patria mea fui, venit
ad me salutandum municipis mei filius praetextatus. Huic ego 'Studes?' inquam. Respondit:
'Etiam.' 'Ubi?' 'Mediolani.'
'Cur non hic?' Et
pater eius: 'Quia nullos hic praeceptores habemus.' 'Quare nullos? Nam vehementer intererat vestra, qui
patres estis (et opportune complures patres audiebant)
liberos vestros hic potissimum discere. Ubi enim aut iucundius morarentur quam
in patria aut pudicius continerentur quam sub oculis parentum aut minore sumptu
quam domi? Atque adeo ego, qui nondum liberos habeo, paratus sum pro re publica
nostra, quasi pro filia vel parente, tertiam partem eius quod conferre vobis
placebit dare. Educentur hic qui hic nascuntur, statimque ab
infantia natale solum amare, frequentare consuescant.'
Quando sono stato nella mia terra natale recentemente, è venuto a
salutarmi il lio maggiorenne di un mio
concittadino. Gli ho chiesto: 'Studi?' Ha risposto:
'Certo.' 'Dove?' 'A Milano.'
'Perché non qui?' E suo padre: 'Perché
qui non abbiamo nessun maestro.' 'Perché nessuno?
Infatti interesserebbe molto a voi, che siete padri (e
opportunamente parecchi padri ascoltavano) che i vostri li studiassero
principalmente qui. Dove infatti o vivrebbero con più piacere che
in patria o si tratterrebbero più dignitosamente che sotto gli occhi dei
dei padri o con una minore spesa che a casa? Inoltre io
che ancora non ho li, sono pronto a dare in favore della nostra repubblica,
come per una lia o una madre, la sua terza parte di ciò che a voi
sembrerà opportuno are. Si educhino qui coloro i quali nascono qui e
subito, fin dall'infanzia, si abituino ad amare il
suolo natio e a frequentarlo.'
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