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Allegoria e simbolo



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Allegoria e simbolo



In entrambi si hanno due significati, con la differenza che:


nell'allegoria il rapporto tra il significante (un'immagine, una descrizione ecc.) e il significato 'profondo' è arbitrario, artificiale, legittimato solo dall'intenzione di intendere in un certo modo o stabilita dall'intenzione dell'autore.


nel simbolo (che è un oggetto, un dato sensibile) il rapporto è 'naturale', è cioè suggerito dall'oggetto stesso, da particolari qualità dell'oggetto.


Inno di Sant'Ambrogio, Aeterne rerum conditor: la stella di Lucifero, la stella del mattino che mette in fuga le tenebre della notte, è simbolo della grazia di Dio che ritorna dopo le tenebre del peccato a illuminare l'animo dell'uomo. Stella e grazia di Dio hanno in comune la luce: è luce la stella, è luce la grazia. La stessa qualità, la luce, unisce il sole e Dio, tanto che Dio è definito spesso Sol oriens e anche l'oriente è simbolo di Dio.

Sant'Agostino spiega perché per pregare ci si deve rivolgere ad oriente: il rivolgersi ad oriente significa 'renuntiare Diabolo et ad Deum converti' (respingere il diavolo e rivolgersi a Dio).

C'è quindi tra significante e significato un elemento che li unisce: ecco perché si dice che le simbolo prevale l'aspetto analogico.




Allegoria: definizione di Dante = la verità nascosta sotto bella menzogna.

Spiegazione che Dante dà del termine allegoria = dal greco allon, dal latino alienum, cioè

= diverso.

Da notare: in questa spiegazione Dante si ferma alla prima parte del termine, non considera la seconda che rimanda al greco agoreuw = dire, parlare


quindi: allegoria = dire una cosa diversa, un'altra cosa.


Quattro sensi:


1) letterale (quello che risulta dalla "lettera" del testo)

2) allegorico ("quello che si ricava dalle cose significate dalla lettera") o morale (l'insegnamento che si ricava dalla verità nascosta, riguardante la vita terrena o anagogico (detto anche 'sovrasenso', quello che riguarda il destino ultraterreno, la salvezza dell'anima, il suo passaggio dalla 'schiavitù terrena alla libertà della gloria di Dio).


Nell'allegorico Dante quindi comprende anche il senso morale o anagogico, che di fatto sono diversi, ma sono deducibili dall'allegorico, ovvero dalle verità nascoste.






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