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Chrétien de Troyes



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Chrétien de Troyes.


Si deve a lui la definizione della forma del romanzo cortese-cavalleresco: la forma è quella dell'avventura. In sé e per sé l'avventura non è un'invenzione di Chrétien de Troyes: sull'avventura è già costruito il romanzo greco dell'età ellenistica, però il significato dell'avventura è diverso. Nel romanzo antico l'avventura, o meglio, le avventure sono delle sventure che colpiscono i personaggi.

Nel romanzo francese sono delle prove, una serie di imprese che i cavalieri compiono per scoprire se stessi, la propria forza, il proprio valore, ovvero per realizzare la propria identità.

Inoltre l'avventura è sempre una 'queste', cioè una ricerca, una inchiesta, dolorosa e rischiosa, di qualcosa che quanto più ansiosamente si ricerca, tanto più sembra farsi lontana e viene raggiunta solo quando il cavaliere si è perfezionato, liberandosi nelle prove di ciò che di vile, di 'impuro' è nella sua umanità.

La ricerca si conura pertanto come ricerca e della felicità (la felicità che é data dal raggiungimento di ciò che si desidera) e dalla perfezione, l'una coincidente con l'altra, perché la felicità è raggiunta quando é raggiunta anche la perfezione.



Come dicevamo, la ricerca è dolorosa e pericolosa: inizia quando il cavaliere sia allontana dalla corte di re Artù e si mette in cammino (di solito si inoltra in una foresta). Nel suo cammino trova pericoli di ogni genere: deve spesso combattere con mostri, difendersi da incantesimi ecc.

Non si tratta però solo di pericoli 'fisici': corre il rischio di 'perdersi' anche moralmente. Esempio Ivano: dalle prove esce alla fine vincitore e la vittoria è 'sanzionata' dal ritorno alla corte (sarebbe interessante fare un confronto tra questi romanzi e le fiabe: ci sono elementi in comune, ad esempio la foresta, lo svolgersi dell'avventura nell'ambito del prodigioso, del meraviglioso, basta pensare agli incantesimi e i mostri, però ci sono anche importanti differenze. Nelle fiabe infatti il meraviglioso é fine a sé stesso, nei romanzi diventa occasione, mezzo per mettere in risalto il valore del cavaliere che vince anche le forze misteriose che gli s'oppon

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Come terreno su cui esprimersi e attuarsi la ricerca assume l'amore, si presenta cioè come ricerca della donna amata. Questo è particolarmente evidente nel Lancillotto, la cui trama è costituita proprio dalla ricerca da parte di Lancillotto della regina Ginevra, moglie di re Artù.






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