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Giovanni Pascoli - IDEE E OPERE FONDAMENTALI

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IDEE E OPERE FONDAMENTALI


Appartato e sedentario


Poesia sotto tono




Elementi in contraddizione sul piano ideologico e formale (in un'epoca di trasformazione e di crisi)

Socialista rivoluzionario in gioventù, sostiene poi un socialismo umanitario

Poeta/fanciullo e poeta/vate


Apparentemente è un poeta facile, che descrive bozzetti naturali e parla delle piccole cose, ma più profondamente egli cerca di esprimere la sua interiorità, attraverso una scrittura allusiva, sognante, allegorica, carica di forza segreta.


Pregrammaticità (prima della codificazione: onomatopee)

Scelte linguistiche nuove Postgrammaticità (al di là della codificazione: gerghi e dialetti)

Grammaticità (lingua codificata) Lingua morta (latino)


livello metrico: metri tradizionali da innovare

doppio ritmo: palese (versi e sistemi strofici tradizionali) e segreto (frantumazione sintattica e metrica, uso di legami fonici)


PRODUZIONE LETTERARIA: poesia italiana e latina. Il poeta sperimenta contemporaneamente due linee poetiche, dunque la sua produzione letteraria non si può ordinare cronologicamente.



1891: Myricae (  tamerici, ispirato alla IV egloga di Virgilio) poesia quotidiana e umile, ma che contiene un significato simbolico.

Lavandare : bozzetto di vita quotidiana: le donne vanno a lavare al canale- descrizione verista- procedere per impressioni- elemento simbolico (la donna rimane senza innamorato come l'aratro, simbolo di operosità, rimane in mezzo al campo senza compiere il suo lavoro)

X Agosto: notte di S. Lorenzo: stelle cadenti = lacrime- vicenda semplice ma drammatica: il male è gratuito e domina il mondo- SIMILITUDINE: la rondine e l'uomo chiamano in causa il cielo che dovrebbe essere provvidenziale, ma questo non può fare altro che piangere sulla terra.

L'assiuolo: non ha una trama narrativa, ma è composta solo da impressioni; la realtà nascosta viene spiegata per mezzo di simboli.


1904-l909: Poemetti

Italy: una famiglia di contadini migrata in America, torna in Italia. PROBLEMA IMMIGRAZIONE- sperimentalismo postgrammaticale di Pascoli.


1903: Canti di Castelvecchio ('Myricae trapiantate in Romagna e in Garfagnana')

Vita di camna, attenzione per le cose umili e quotidiane acquistano un senso nascosto (dimensione simbolica) - tema della famiglia.

Il gelsomino notturno: poesia delicatamente allusiva, dedicata ad un suo amico bibliotecario in occasione del suo matrimonio. Linguaggio semplice per esprimere un contenuto complesso.


1904-l905: Poemi conviviali (argomento classico, soprattutto ellenico, dietro l'erudizione si vede il rapporto sconsolato tra poeta e realtà)

L'ultimo viaggio: rivisitazione del mito di Ulisse, uomo assetato di conoscenza e sapere. Ulisse non si rassegna alla vita tranquilla di Itaca e ripercorre il suo viaggio giovanile, ma si accorge che niente è più come prima (il Ciclope viene identificato con l'Etna in eruzione) L'amore e la gloria si sono rivelati vani e ora egli cerca la verità, ma l'unica verità possibile all'uomo è la morte.

Non c'è alcuna verità se non quella della morte; il non esser mai è più nulla per l'uomo, ma è meno morte che il non esser più; l'uomo che cerca gli ideali finisce nel mistero.

Ritmo: rende l'andamento omerico grazie alla conoscenza della lingua originale



1906: Odi e Inni  poesie civili. Pascoli è anche poetavate, poeta che canta i fatti della storia contemporanea, a differenza degli altri poeti decadenti europei che si opponevano alla società.

1911: La grande proletaria si è mossa (discorso a Barga per esaltare l'impresa coloniale libica.


1897: Il fanciullino.

Manifesto poetico di Pascoli: secondo lui il poeta è un fanciullino meravigliato che attribuisce i nomi alle cose e che vede tutto con stupore e si accorge di cose impercettibili se non a persone estremamente sensibili. Pascoli dà voce al bambino in lui.




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