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Il Barone rampante - Italo Calvino



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1) Individua le principali sequenze del romanzo e riassumilo brevemente.

2) A quale tipologia si possono ricondurre l'inizio e la fine del romanzo?.

3) Spiega qual è, all'interno del romanzo, il rapporto tra fabula o l'intreccio ed individua eventuali prolessi, analessi,

ellissi.

4) Spiega come vengono caratterizzati i personaggi principali e inseriscili in un sistema di personaggi.



5) Come definiresti lo spazio in cui si svolge la storia?

6) Quali sono le caratteristiche del narratore?

7) Che tipo di focalizzazione viene usata?

8) A quale genere si può attribuire questo romanzo? Quali sono le sue caratteristiche?

9) Ricerca brevi notizie sull'autore.






In questo romanzo le principali sequenze sono costituite dai moduli.


. Sequenza 1: narrativa - descrittiva.

. Sequenza 11: narrativa.

. Sequenza 21: narrativa - descrittiva

. Sequenza 2: narrativa - dialogica.

. Sequenza 12: narrativa - dialogica.

. Sequenza 22: dialogica - narrativa.

. Sequenza 3: narrativa - dialogica.

. Sequenza 13: narrativa.

. Sequenza 23: narrativa - dialogica.

. Sequenza 4: narrativa - dialogica.

. Sequenza 14: narrativa - dialogica.

. Sequenza 24: narrativa.

. Sequenza 5: narrativa.

. Sequenza 15: narrativa - dialogica.

. Sequenza 25: narrativa - dialogica.

. Sequenza 6: narrativa - dialogica

. Sequenza 16: narrativa.

. Sequenza 26: narrativa - dialogica.

. Sequenza 7: narrativa.

. Sequenza 17: dialogica - narrativa.

. Sequenza 27: narrativa.

. Sequenza 8: narrativa - dialogica.

. Sequenza 18: narrativa - dialogica.



. Sequenza 28: narrativa.

. Sequenza 9: narrativa - dialogica.

. Sequenza 19: narrativa - dialogica.

. Sequenza 29: narrativa - dialogica.

. Sequenza 10: narrativa - descrittiva.

. Sequenza 20: narrativa - dialogica.

. Sequenza 30: narrativa.



Il Barone rampante (Italo Calvino):

Cosimo Piovasco di Rondò era il lio del Barone di Rondò, riverito signore di Ombrosa, un piccolo paese in Liguria. Un giorno, all'età di 12 anni, Cosimo era a tavola con i genitori nella sala da pranzo, con lo zio paterno, con la sorella Battista e suo fratello, Biagio, di otto anni. Rifiutò un piatto di lumache e fu cacciato da tavola dal padre e l'odio di Cosimo contro la famiglia, nato da qualche tempo a causa di una punizione ingiusta, si manifesta in tutta la sua forza: esce dalla casa e si rifugia in cima all'elce che cresceva in giardino e disse al padre che non sarebbe più sceso e così fece. Si organizzò in modo da non dover mai toccare terra. Ebbe molte avventure sugli alberi e un giorno conobbe Viola, una bambina lia dei D'Ondariva, vicini e nemici dei Piovasco di Rondò e se ne innamorò, ma lei fu spedita in collegio e tornò molti anni più tardi. Vivendo sugli alberi non tagliò mai i legami con la famiglia e con il resto del mondo e in più occasioni intervenne e partecipò nel risolvere i problemi del paese, come quando risolse il problema degli incendi o quello dei lupi o quando scoppiarono le rivoluzioni. Un giorno ritornò ad Ombrosa Viola, vedova di un ricco anziano e tra i due nacque uno strano amore che portò alla fuga di lei e all'ammattimento di lui. Cosimo, a 65 anni, ormai vecchio e debole di salute, improvvisamente sparì, appeso all'ancora di una mongolfiera, che all'atterraggio non lo portava più con sé.


2) L'inizio del romanzo è narrativo mentre il finale è a sorpresa


3) La storia è narrata in flash-back dal fratello Biagio, che annota la vita di Cosimo su un quaderno, dopo la sua morte quando ormai è vecchio anche lui. In questo caso fabula e intreccio non coincidono.

Troviamo una prolessi all'inizio del primo modulo, quando si anticipa la decisione di Cosimo di trascorrere la sua vita sugli alberi senza mai scendere. Troviamo un sommario tra la fine del diciottesimo e l'inizio del diciannovesimo modulo, quando Cosimo torna ad Ombrosa dopo aver trascorso molto tempo ad Olivabassa.


4) I personaggi principali in questo romanzo sono: Cosimo, presentato direttamente dal narratore e Viola che ha una presentazione indiretta.

- Cosimo, il protagonista, è un ragazzo forte e molto agile. La sua vita però, anche essendo un Barone, è allo stato primitivo: dagli animali che caccia ricava la pelliccia per farsi i vestiti o altri accessori di cui ha bisogno. Indossa sempre due differenti cappelli, in estate uno di lia e in inverno uno di gatto selvatico, fatto da sé. E' molto testardo, è    disubbidiente ed a volte bugiardo, ma è molto volenteroso ed è sempre disponibile ad aiutare gli altri. E' molto colto, legge molti libri, che gli vengono procurati dal fratello, inoltre conosce molte lingue ed è molto intelligente. Grazie alla sua intelligenza riesce a formulare varie teorie tra le quali la creazione di uno "Stato ideale fondato sugli alberi". Cosimo è un personaggio dinamico perché durante lo svolgimento delle vicende muta il suo comportamento.

- Viola è la lia dei D'Ondariva, i vicini di casa di Cosimo, nemici dei Piovasco di Rondò. Ha un carattere molto strano e completamente irrazionale, sa benissimo quello che vuole e lo ottiene in tutti i modi, riuscendo sempre ad averla vinta e a 'comandare' sugli altri. E' l'unico personaggio che riesce a mettere in imbarazzo Cosimo. Si può definire, quindi, come l'antagonista della storia perché con il suo atteggiamento mette in difficoltà Cosimo e riesce anche a condizionare i suoi comportamenti fino a farlo diventare pazzo. Viola è un personaggio statico perché il suo comportamento non muta.

All'interno della storia compaiono anche altri personaggi secondari con cui Cosimo entra in contatto nella sua vita sugli alberi: i genitori, l'abate Fauchelefleur, la sorella Battista, il Cavalier Avvocato, i banditi, i contadini e i mercanti Nessuno di questi, però, ha un'importanza rilevante nel racconto.

Le vicende si svolgono ad Ombrosa, una cittadina immaginaria nei pressi di Genova, sulla Riviera Ligure di ponente. Tuttavia il protagonista si sposta attraverso gli alberi in diversi luoghi, quali ad esempio: la Sna, Olivabassa e la Francia, quindi lo spazio in cui si svolge la storia è esterno.


6) Nel romanzo il narratore è Biagio, il fratello di Cosimo, ed è interno e di primo grado.


7) La focalizzazione adottata è quell'interna perché il narratore presenta i fatti secondo il suo punto di vista. 


Questo romanzo può essere considerato una narrazione fantastica perché le cose che accadono si rivelano diverse dal   

loro consueto aspetto, travolgendo l'apparente ordine costituito dalla quotidianità.

Questo romanzo presenta molte analogie con alte narrazioni fantastiche e queste sono le principali:

. ambientazione realistica apparentemente impostata secondo dei criteri di verosimiglianza;

. descrizione accurata dei luoghi, in cui si svolgono le vicende;

. manifestazione di una realtà sorprendente rispetto a quella quotidianamente vissuta.


9) Italo Calvino (1923-l985):

Italo Calvino nasce a Santiago de Las Vegas (Cuba) il 15 ottobre 1923. Nel 1925 fa ritorno in Italia. Studierà al liceo Cassinis di Sanremo. Partecipa alla guerra partigiana, esperienza poi trasfusa in uno dei capisaldi della narrativa resistenziale, 'Il sentiero dei nidi di ragno' (1947). Successivamente, ha modo di lavorare con vari giornali e riviste, svolgendo anche attività di consulenza editoriale; inoltre, soggiorna a lungo in Francia. Politicamente impegnato nel Partito Comunista Italiano, se ne dissocia dopo i fatti d'Ungheria; all'immobilismo del PCI nella circostanza, dedica il feroce apologo de 'La Grande Bonaccia delle Antille', pubblicato nel 1957 su 'Città aperta'. Tra le sue numerose opere narrative, meritano senz'altro menzione 'Il visconte dimezzato', 'Il barone rampante', 'Il cavaliere inesistente', 'La giornata di uno scrutatore', 'Le cosmicomiche', 'Ti con zero', 'Le città invisibili', 'Il castello dei destini incrociati', 'Se una notte d'inverno un viaggiatore', 'Palomar'. Nel 1956, dà alle stampe una selezione di 'Fiabe italiane', ricavate dai dialetti d'ogni regione; è, pure, autore d'un celebre libro per ragazzi, 'Marcovaldo'. In 'Una pietra sopra', raccoglie numerosi interventi sul dibattito letterario dell'epoca; in 'Collezione di sabbia', prose sparse concepite per particolari occasioni. Dal 1974, collabora per un lustro al 'Corriere della Sera' con racconti, resoconti di viaggio, interventi sulla realtà politica e sociale del paese; dal '79, continua detta attività sulle colonne di 'Repubblica', sino alla morte. Che lo coglie, il 19 settembre 1985, mentre è ricoverato all'ospedale di Siena per un ictus.















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