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LA MITOLOGIA

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LA MITOLOGIA


Urano Il dio dei cieli e lo sposo di Gea, la dea della Terra nella mitologia greca. Urano era il padre dei titani, dei ciclopi e dei giganti dalle 100 braccia. I titani capeggiati da Crono detronizzarono e mutilarono Urano, e dal sangue che ricadde sulla terra nacquero le tre erinni (o furie), che avevano il compito di vendicare crimini come il parricidio e lo spergiuro.

Crono Nella mitologia greca,  uno dei sei titani maschi, ultimo lio di Urano e Gea. I primi li dei suoi genitori furono gli ecatonchiri, mostri con cento mani e cinquanta teste, che Urano aveva rinchiuso in un luogo segreto. Per salvarli, Gea chiese aiuto ad altri suoi li: soltanto Crono accettò la sfida, evirò Urano e ne prese il posto nei cieli. Crono sposò la propria sorella, Rea, e generò con lei sei delle dodici divinità dell'Olimpo.



Zeus Nella mitologia greca, il dio del cielo e il signore degli dei del monte Olimpo, corrispondente al dio romano Giove. Secondo Omero, Zeus era il creatore, il protettore e il signore tanto degli dei olimpici quanto del genere umano, nonché il re del cielo, il dio della pioggia, il raccoglitore delle nubi e il dispensatore dei fulmini; .Zeus era il lio più giovane del titano Crono e della titanide Rea e fratello degli dei Poseidone, Ade, Estia, Demetra ed Era. Secondo un antico mito riguardante la nascita di Zeus, Crono, temendo di perdere il trono per mano di uno dei li, li ingoiava appena nati. Quando nacque Zeus, Rea avvolse in fasce una pietra che fece ingoiare a Crono e nascose a Creta il neonato, che venne accudito dalle ninfe. Divenuto adulto, Zeus obbligò Crono a restituire gli altri li, assetati di vendetta. Nella guerra che ne seguì, i titani combatterono al fianco di Crono, ma vinse Zeus con gli altri dei, mentre i titani furono gettati nel Tartaro. Zeus da quel momento dominò il Cielo, i suoi fratelli Poseidone e Ade ebbero il potere rispettivamente sul mare e sugli inferi, mentre la Terra fu governata in comune da tutti e tre.

Efesto Nella mitologia greca, dio del fuoco e della lavorazione dei metalli, lio del dio Zeus e della dea Era o, in alcune versioni, generato dalla sola Era. Diversamente dagli altri dei, Efesto era brutto e zoppo. Poco tempo dopo la sua nascita fu cacciato dall'Olimpo: in alcune leggende da Era, disgustata dalla sua deformità, in altre da Zeus, perché Efesto si era schierato a fianco di Era contro di lui. Nella maggior parte dei racconti, però, assurge ben presto all'Olimpo e sposa Afrodite, dea dell'amore. In quanto artigiano degli dei, Efesto fabbricava per loro corazze, armature e gioielli; viene spesso identificato con il dio romano del fuoco, Vulcano, la cui fucina si trovava sotto l'Etna, in Sicilia.

Atena Una delle dee più importanti della mitologia greca, presso i romani identificata con Minerva. lia prediletta di Zeus, Atena nacque già adulta dalla testa del dio armata di uno scudo ornato con la spaventosa testa della gorgone Medusa, che pietrificava chiunque la guardasse, della sua lancia, dell'egida (una corazza di pelle caprina) e dell'elmo. Era chiamata anche Pallade o Parthénos ('la vergine'). Atena era prima di tutto la dea delle città greche, delle arti e dei mestieri e, nella mitologia più tarda, della saggezza. È anche la dea della guerra; tra gli dei fu la più accanita sostenitrice dei greci durante la guerra di Troia.





Venere (mitologia) Nella mitologia romana era originariamente una dea dei giardini e degli orti, in seguito identificata con Afrodite, la dea greca dell'amore e della bellezza. Venere era anche la madre di Cupido, dio dell'amore.

Ermes Nella mitologia greca, messaggero degli dei, lio del dio Zeus e di Maia, lia del titano Atlante. Messaggero particolare di Zeus, Ermes portava sandali alati, un cappello a falda larga e una verga d'oro magica (il caduceo), con serpenti intrecciati e ali; Ermes conduceva le anime dei morti nel mondo sotterraneo (Ermes Psicopompo), possedeva poteri magici sul sonno e i sogni, ed era il dio del commercio e dei mercanti, nonché il custode delle mandrie. Ermes veniva rappresentato nell'arte greca più antica come un uomo barbuto e maturo; nel periodo classico divenne un giovane atletico, nudo e imberbe. Nella mitologia romana fu identificato con Mercurio.

Perseo Nella mitologia greca, uccisore della gorgone Medusa; era lio di Zeus, e della mortale Danae, lia di Acrisio, re di Argo. Avendo appreso che sarebbe stato ucciso da suo nipote, Acrisio chiuse madre e lio in una cassa e li gettò in mare. Andarono alla deriva sull'isola di Serifo, dove furono tratti in salvo e dove Perseo venne educato.riuscì ad avere la testa di Medusa.

Grazie Nome latino di quelle che nella mitologia greca erano chiamate Cariti: le tre dee di gioia, fascino e bellezza. lie del dio Zeus e della ninfa Eurinome, si chiamavano Aglaia ('splendente'), Eufrosine ('gioia e letizia') e Talia ('portatrice di fiori'). Le grazie presiedevano ai banchetti, alle danze e ad altri piacevoli eventi sociali, e diffondevano gioia e amicizia tra dei e mortali.




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