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RECENSIONE - I Misteri del Castello, Sir Walter Scott (1771-1832)



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RECENSIONE



TITOLO DEL LIBRO


I Misteri del Castello


AUTORE


Sir Walter Scott (1771-l832)




NOTE SULL'AUTORE


Sir Walter Scott nacque nel 1771 a Edinburgo. Cresciuto in una nobile e antica famiglia del Border Country, nella Scozia, fu avviato agli studi di legge, ma mostrò fin da giovane grande interesse per la letteratura e dedicò parecchio tempo alla scrittura, anche a causa di una paralisi infantile che gli precluse l'uso degli arti inferiori. All'età di ventisei anni sposò una  nobile ragazza francese fuggita dalla rivoluzione, che gli diede quattro li. La sua prima opera degna di nota la scrisse nel 1805, 'Il lamento dell'ultimo menestrello', cui seguirono 'L'antiquario' (1816), 'la sposa di Lammermoor' (1819) e nello stesso anno il suo libro più di successo, l''Ivanhoe'. Nel 1830 fu colpito da un ictus; dopo un breve viaggio in Europa, tornò in patria, dove mori' il 19 settembre del 1832 all'età di sessantuno anni.


RIASSUNTO


Il romanzo è ambientato nell'Inghilterra del XVII secolo, durante il periodo della rivoluzione inglese.

La storia è ambientata nella città di Woodstock, più precisamente alla Loggia, una antica costruzione in stile gotico di proprietà del vecchio Enrico Lee e caratterizzata da un gran numero di passaggi segreti e labirinti. Enrico Lee viveva insieme alla bella lia Alice e ad alcuni servitori.

In quel tempo la scena politica era dominata da due opposti schieramenti: i Democratici, favorevoli all'instaurazione della Repubblica, e i Conservatori, convinti che il potere del re fosse di origine e volontà divina e che quindi fosse sacrilego far deporre la Corona.

I Democratici, guidati da Oliviero Cromwell convinto della sua divina missione, riusci' a rovesciare la monarchia, e instaurò un regime Repubblicano, il Commonwealth.

Enrico Lee, ormai in miseria per la sua coerenza ai principi conservatori, fu costretto a lasciare la Loggia per far posto ai Commissari democratici, ma dopo una sola notte questi furono costretti a fuggire terrorizzati a causa delle finte apparizioni di spiriti e fantasmi organizzate dallo stesso Enrico con l'aiuto di sua lia Alice e di Jacelin e Febea, gli abitanti della casa del guardaboschi dove furono confinati i legittimi proprietari della Loggia.

Grazie poi al provvidenziale intervento di Marco Everard, nipote di Enrico e di innamorato di sua lia, la famiglia Lee riusci' a tornare alla Loggia. Marco Everard era legato a suo zio da un legame di profonda lealtà, ma tra i due non correva buon sangue, in quanto erano di idee politiche opposte.

Qualche giorno dopo un altro fatto sconvolse la vita della famiglia Lee; infatti una sera Alice fu svegliata da dei rumori provenienti da una finestra, avvisò il padre che con decisione impugnò la spada andando a colpire la ura che stava entrando dalla finestra.

Appena si accesero le luci, Sir Enrico vide che il presunto ladro era nient'altro che suo lio Alberto, sso e dato per disperso, ma fortunatamente la lama attraversò solo superficialmente i vestiti di Alberto, non creando ferite di alcun genere.

Alberto portò con se uno strano personaggio, Luigi Kerneguy, che affermava di avere nobili origini scozzesi, ma che in realtà non era altro che il giovane erede al trono d'Inghilterra Carlo Stuart, travestito per fuggire alla sicura condanna del nuovo regime Repubblicano.



Luigi attrasse la simpatia di tutti i componenti della famiglia, e passò interi pomeriggi con Alice, raccontandogli le sue numerose avventure. Più passava il tempo, e più Luigi si sentiva attratto dalla lia di Enrico, e un giorno gli rivelò la sua vera identità, chiedendogli di sposarlo. Ma Alice era già promessa ad Everard, e i due si ritrovarono a combattere. Per fermare il duello Alice si buttò tra i due, rivelando a Marco l'identità del suo rivale, questi non rivelò il segreto al Primo Ministro Cromwell, che tuttavia lo fece controllare, e quindi Everard si ritrovò arrestato per alto tradimento.

Per catturare il re, la Loggia venne attaccata dai soldati del Primo Ministro, ma Enrico riusci' a resistere, dando tempo a Carlo di fuggire nei panni di Alberto.

Dopo essere penetrato all'interno della costruzione, Cromwell arrestò tutti i suoi abitanti ad eccezzione del re riuscito a fuggire, ma in seguito ad un profondo pentimento li liberò tutti.

La Loggia venne distrutta e Alice si sposò con Everard e andarono ad abitare lontano da Woodstock insieme ad Enrico, con Jacelin e Febea che gli fecero da servi.

Dopo qualche giorno arrivò a loro una lettera proveniente dalla Francia di Carlo Stuart, che invitava tutti alla sua nuova abitazione per ringraziarli personalmente.


TEMATICHE DELL'AUTORE E SUO PUNTO DI VISTA


Il punto di vista dell'autore è ben specificato, in quanto per tutto il periodo del romanzo vengono evidenziate tutte le malvagità compiute dai Democratici, infatti questi vengono rappresentati come personaggi negativi, al contrario dei Conservatori che invece rappresentano la parte positiva. E non poteva essere altrimenti, in quanto lo scrittore è di nobili origini e di conseguenza solidale con la Corona britannica, e condanna duramente il periodo della Repubblica inglese.


VALUTAZIONE PERSONALE


Il romanzo è di piacevole lettura, in quanto lo scrittore utilizza un linguaggio semplice e diretto, comunicando efficacemente il messaggio che voleva imprimere nel lettore. La storia è avvincente, in quanto mancano lunghi periodi narrativi a tutto vantaggio di una narrazione movimentata e avventurosa.

La storia nel complesso è stata di mio gradimento, in quanto il romanzo ha un interessante aspetto storico che contorna le altrettanto avventurose vicende della famiglia Lee.










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