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Recensione Carlos Ruiz Zafon L'ombra del vento

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Recensione


Autore: Carlos Ruiz Zafon

Titolo: L'ombra del vento

Editore: Mondatori

Luogo di edizione: Cles (TN)

Anno di edizione: 2006 [2001 Sna, 2004 Italia]¹

 pp :

Formato: 21.5×14×3 cm


Illustrazioni:

Nessuna illustrazione interna; è presente invece sella copertina.

Nello sfondo di un viale di una città avvolta dalla nebbia, avanzano  un signore che tiene per mano un bambino. La città sullo sfondo è Barcellona, luogo in cui si svolge il romanzo, e il signore è Daniel, padre del piccolo Juliàn. Nell'ultima ina del libro troviamo la descrizione dell'illustrazione di copertina: "Un uomo giovane, con qualche capello bianco, cammina per le strade di una Barcellona intrappolata sotto i cieli di cenere e un sole vaporoso. [ . ] Tiene per mano un bambino di dieci anni che ha gli occhi pieni di una misteriosa frenesia per la promessa fattagli dal padre all'alba."1




Genere: romanzo


Notizie sull'autore:

Nato a Barcellona nel 1964. Debutta nel 1993 con El Príncipe de la Niebla e successivamente pubblica altre tre novelle indirizzate ad un pubblico giovanile: El Palacio de la Medianoche, Las Luces de Septiembre e Marina. Esordisce nella narrativa per adulti con L'ombra del vento, che è diventato uno dei maggiori successi della letteratura snola. Le sue opere sono state tradotte in più di quaranta lingue e pubblicate in più di cinquanta paesi ottenendo numerosi premi internazionali e conquistando milioni di lettori di tutte le età.



Sintesi della trama:

Nelle prime ine del libro Daniel, un ragazzo di undici anni, lio di un libraio, viene portato dal padre nel Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo dove vengono conservati libri sconosciuti e destinati a sire. Daniel viene attratto dalla copertina di un libro intitolato L'ombra del vento di Julian Carax, un autore sconosciuto. Il ragazzo viene catturato dalla storia e vuole assolutamente avere maggiori notizie sull'autore. Cominciano le sue ricerche, dapprima semplicemente in biblioteca, poi sempre più intense. La vita di Julian sembrava intricata e il racconto sempre più vicino alla realtà di Daniel, personaggi del libro che prendevano vita e strani aloni di mistero avvolgevano Barcellona e i suoi abitanti. Verso la fine del libro la trama si scioglie e si scopre un parallelismo sorprendente tra le vite dei due personaggi, forse anche grazie a questo Daniel riesce a non fare lo stesso errore di Julian, riesce a salvare la sua amata e a dar vita ad un bambino che forse ripercorrerà lo stesso sentiero del padre .


Ambiente storico:

Il protagonista, Daniel, viene portato per la prima volta nel Cimitero dei Libri Dimenticati nel 1945 e da questa data comincia la storia raccontata nel romanzo. Daniel indaga sulla vita di uno scrittore vissuto durante la guerra civile snola (1936-l939).

Ambiente geografico:

Il romanzo è ambientato a Barcellona, durante la guerra civile. I personaggi passeggiano spesso lungo la Barcelloneta, e le strade che percorrono i personaggi sono sempre nominate e descritte.

Il protagonista si reca svariate volte in una villa nell'avenida del Tibidabo. La casa era appartenuta ad un ricco, ma poi fu abbandonata, era avvolta da una nebbia di mistero e incuteva timore. "La porticina della cancellata oscillava. Poco più avanti, un vialetto serpeggiante conduceva all'edificio. Tra le erbacce si intravedevano piedistalli di statue abbattute senza pietà. Tra le statue c'e n'era una di un angelo vendicatore che giaceva nella fontana al centro del giardino. Il marmo annerito luccicava sotto la superficie dell'acqua che debordava dalla vasca. Una mano dell'angelo emergeva dall'acqua e un dito accusatore, affilato come una baionetta, indicava l'ingresso principale. Il portone era in rovere intagliato.[ . ] Era un ampio salone con snelle colonne di marmo che serpeggiavano fino a un soffitto a cassettoni che cadeva a pezzi. Sui muri erano visibili i segni dei quadri e degli specchi che un tempo avevano decorato la stanza e sul pavimento di marmo c'erano ancora le tracce dei mobili."2


Personaggi:

Il protagonista è Daniel che, indagando insistentemente su Julian Carax, lo fa diventare un altro protagonista.

Altri personaggi importanti sono Fermìn, Fumero, Nuria e Beatriz.


Daniel Sempere: lio di un libraio e proprietario dal 1945 dell'unico esemplare di un affascinante romanzo di uno scrittore sconosciuto sul quale indagherà, rischiando la propria vita. E' descritto come un ragazzo vivace e testardo, ingenuo e costante.

Julián Carax: Misterioso autore di romanzi destinati all'oblio e alla distruzione. Si sa che fu il lio di un cappellaio e che visse a Parigi prima della  guerra civile, ma la sua vita è avvolta da un velo di mistero.


Laín Coubert: Personaggio che incarna il diavolo nel romanzo di Carax. E' uscito dalla finzione per seguire Daniel nella realtà. Julian prende le sue sembianze quando vuole distruggere tutte le sue opere bruciandole.


Fermín Romero De Torres: Mendicante di grande loquacità, afferma di essere stato rinchiuso nei sotterranei di Montjuïc per il suo ruolo rilevante come spia prima della guerra civile. Viene assunto come aiutante nella libreria del padre di Daniel e lentamente stringe amicizia con Daniel del quale diventerà il più caro amico e confidente.


Javier Fumero: Mercenario che alla fine della guerra diventa un agente torturatore nei sotterranei di Montjuïc. Temibile poliziotto, corrotto e senza pietà.


Beatriz Aldaya: Sorella di un vecchio amico di infanzia di Daniel, il quale si innamora di lei. La loro relazione rimane segreta fino a quando la madre della ragazza li coglie in flagrante, dopo questo episodio la ragazza viene rinchiusa in casa fino a quando riesce a scappare e a ritrovare Daniel.


Nuria Monfort: E' il personaggio addetto a mettere a posto i pezzi del puzzle, a chiarire i contorni della vicenda. E' l'amante di Julian, e la moglie di un suo vecchio comno di scuola.


Io narrante:

La storia viene raccontata quasi interamente da Daniel tranne un modulo (pp.331-401) dove il narratore diventa Nuria Monfort.


Idee guida:

Tra i messaggi penso che l'autore abbia voluto comunicarci il valore dell'amicizia, dell'amore e soprattutto voglia dimostrarci che la gente può cambiare, ma si porterà sempre dietro i vecchi rancori.


Messaggio:

Il messaggio che l'autore ci vuole comunicare è che qualche volta siamo attratti da ciò che non conosciamo senza motivo, per capriccio cerchiamo di scoprire qualcosa di più, traendone molte volte elementi positivi. Non dobbiamo mai smettere di cercare, e dobbiamo nutrire la nostra voglia di conoscere.


Linguaggio:

Il linguaggio è scorrevole e curato. L'autore cerca di appesantire il meno possibile la lettura, alternando dialoghi e narrazione, non soffermandosi sulla descrizione dei personaggi e prestando più attenzione ai luoghi, ai sapori e ai rumori.


Giudizio critico:

Il libro è capace di catturarti ore ed ore, senza avvertire il tempo che passa, senza poter pensare ad altro. All'inizio non mi è sembrato un granché, ma la storia, dopo pochi moduli, ti rapisce completamente per portarti in un mondo confuso, misterioso e intrigante, una storia intricata, che ti prende e non ti lascia andare fino a quando non hai raggiunto l'ultima ina. Una volta terminato ti lascia con un velo di mistero, come un film di cui aspetti il seguito.


A chi consigliarlo:

E' un libro che consiglio a tutti, anche a chi legge poco. E' un mix tra giallo, horror e romanzo d'amore, è davvero adatto a chiunque.


Pagine consigliate e sconsigliate:

Tra le ine consigliate ci sono sicuramente quelle con i dialoghi tra Daniel e Fermìn. Quest'ultimo ha sempre la battuta pronta ed è come un distributore di chicche di saggezza.

Tra le frasi più divertenti e curiose vorrei citare:

"Ma questa Bea appartiene alla categoria delle donne che ti fanno innamorare o di quelle che ti fanno solo girare la testa?"3

"Le donne sono come la corrente elettrica, non c'è bisogno di prendere la scossa per capire come funziona"4.

"Come ci insegna Freud la donna desidera l'esatto contrario di ciò che pensa e afferma, l'uomo,come tutti sanno,obbedisce invece agli stimoli del proprio apparato genitale o digestivo"5 








¹ Cfr.: Carlos Ruiz Zafon, L'ombra del vento, p.439

² Cfr.: Carlos Ruiz Zafon, op. cit., p. 216

³ Cfr.: Carlos Ruiz Zafon, op. cit. p. 175

Cfr.: Carlos Ruiz Zafon, op. cit. p. 88

Cfr.: Carlos Ruiz Zafon, op. cit. p.127




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