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Romanticismo in Italia

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Romanticismo in Italia


1816 è la data con cui il Romanticismo viene ufficializzato in Italia. In quest'anno Madame De Stael pubblicò l'articolo " Sulla maniera e l'utilità delle traduzioni ". Punti fondamentali dell'articolo erano:

la decadenza della cultura italiana contemporanea;

la necessità per gli italiani di uscire dal loro culto del passato.

La letteratura italiana, secondo la De Stael, avrebbe trovato giovamento dalle novità germaniche.



Si crearono, dopo tale pubblicazione, due opposti schieramenti:

CLASSICISTI  tra cui Giordani e Landonio che difendevano le glorie nazionali sottolineando il carattere immutabile ed eterno dei principi artistici e la perfetta qualità dei modelli degli antichi. Essi inoltre difendevano le tradizioni culturali italiane.

PROGRESSISTI ( Borsieri, Berchet ) vennero a difesa dell'articolo di Madame De Stael. Nel 1818 alcuni di loro crearono il Conciliatore, un periodico milanese che divenne portavoce delle nuove idee letterarie. Fu un po' il manifesto dei romantici: si schierò contro il sapere elitario mirando ad una cultura fatta di cose, che avesse valore e utilità per l'uomo, un fine pedagogico. Il titolo del giornale venne interpretato come la volontà di conciliare classicisti e progressisti; in realtà si proponeva di conciliare gli amanti del vero.


I romantici affermavano l'esigenza di una cultura rinnovata e moderna, che non si rivolgesse solo ai letterati ma al popolo. Evidenziavano la necessità di affrontare argomenti vivi nella coscienza contemporanea utilizzando forme e un linguaggio nuovo. La letteratura italiana aderì pertanto al vero sociale e divenne popolare. Si propose di rappresentare più verosimilmente possibile la realtà, di rimanere legato al vero della situazione storica ( da qui nascerà il VERISMO ).

I romantici italiani erano lontani dalle posizioni estreme del Romanticismo europeo: rifiutavano le tematiche irrazionali e tenebrose. La letteratura doveva ancorarsi alle rappresentazioni della realtà e proporsi fini di utilità civile e morale, un ammaestramento in virtù di una unificazione. Il Romanticismo lombardo fu in un certo qual modo l'anticipatore di un processo che avrebbe portato alla formazione di una classe dirigente ( la borghesia progressista ) e all'unificazione italiana.



ROMANTICISMO EUROPEO  ROMANTICISMO ITALIANO

espressione di una lacerazione tali lacerazioni non sono ancora

dovuta a profonde trasformazioni    presenti pertanto il Romanticismo

( rivoluzioni politica e industriale ) si conura come espressione di

un momento costruttivo; prevale

lo slancio di chi è impegnato a

costruire una nazione.

Romanticismo e Risorgimento

coincidono e per questo non pos-

sono trovare posto le tematiche

negative che in Europa indicano

il contrasto tra l'intellettuale e il

contesto sociale.

C'è continuità e non rottura tra

Illuminismo e Romanticismo.




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