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Romeo e Giulietta di W. Shakespeare: la storia - Romeo e Giulietta: le origini



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Romeo e Giulietta di W. Shakespeare: la storia.


A Verona, al tempo di Bartolomeo della Scala vivono due famiglie storicamente nemiche:

i Capuleti e i Montecchi. Romeo Montecchi conosce a una festa Giulietta Capuleti. E' il

classico colpo di fulmine.

I due giovani decidono di sposarsi segretamente, con l'aiuto di frate Lorenzo, nel Con=

vento dei Capuccini.

Durante una rissa Roneo uccide Tebaldo: Bartolomeo della Scala lo scaccia da Verona.

Dopo una dolcissima notte trascorsa con l'angosciata Giulietta, Romeo fugge a Mantova.

Giulietta, costretta dal padre a sposare il principe Paride, beve un filtro che da' una

morte apparente. Tutti la credono morta e la giovane viene deposta nella tomba dei Ca=

puleti.

Frate Lorenzo cerca di avvertire Romeo: il giovane viene a sapere che Giulietta e' mor=

ta e corre a Verona, con un potentissimo veleno. Giunto in citta' vede la sua amata e,

credendola morta, beve il veleno e muore.

Giulietta si risveglia, scorge Romeo a terra, senza vita: afferra il pugnale del giovane e

si uccide.

Capuleti e Montecchi si riappacificano e il vecchio Montecchi promette di fare erigere una statua d'oro alla fedele Giulietta.


Romeo e Giulietta: le origini.


Era una leggenda senese del basso medioevo, riscritta da Masuccio Salernitano, uno dei

maggiori scrittori italiani del '400, nel "Novellino", col titolo: "I due amanti senesi". Pro=



tagonisti erano Mariotto e Ganozza.

A questa novella di Salernitano s'ispirò Luigi Da Porto, nobile vicentino e celebre uomo d'armi (1485-l529), del quale nel 1531, due anni dopo la sua ssa, apparve la Istoria novellamente ritrovata di due nobili amanti riproposta, leggermente diversa, in un'edizione del 1539 con il titolo La Giulietta. Mutati i nomi popolareschi del racconto di Masuccio in quelli di Romeo e Giulietta, e così saranno tramandati in tutte le letterature, il Da Porto immagina lo svolgimento della novella in Verona al tempo della signoria di Bartolomeo della Scala (1301-l304). Da Porto scrive di una violenta rivalità tra le due nobili famiglie veronesi che impedisce l'amore tra i due giovani. Vi entrano pure la rissa, la morte d'un cugino dell'amata perpetrata da Romeo, l'ostracismo dalla città di quest'ultimo e la tragica fine di entrambi.

Dal punto di vista letterario la storia del Da Porto non era eccezionale: forse per questo

Matteo Bandello pensò ad un rifacimento e riscrisse la novella, intitolandola "La sfortunata morte di due infelicissimi amanti che l'uno di veleno e l'altro di dolore morirono, con vari accidenti."
La storia arrivo' anche in Sna: Lope Félix de Vega y Carpio mise in scena il dramma Castelvines y Monteses. Roselo e Julia sono contrastati dalla rivalità delle due famiglie e la giovane è costretta ad accettare un altro fidanzato; ma al momento delle nozze ella sviene e cade come morta. Deposta nella cripta, al suo risveglio trova Roselo.

Ma Bandello era vescovo di Agen (Francia) : le sue novelle vennero tradotte in francese e poi divul=

gate in Inghilterra.Tradotta da Willian Painter che la pubblicò assieme ad altri racconti 'amorosi' nel Palazzo del piacere, e poi resa liberamente nel poema The tragical historye of Romeus and Iuliet nel 1562 da Arthur Broocke, la novella conquistò subito gli inglesi e ad essa s'accostò Shakespeare.









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