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SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE

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SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE


OPERA


Anno di pubblicazione


La commedia è scritta, rappresentata e pubblicata (a Firenze) nel 1921; nel 1925 è uscita un'edizione definitiva con un'importante prefazione.


Riassunto


Sul palcoscenico dove si sta provando una commedia di Pirandello, il 'Gioco delle parti', si presentano sei personaggi drammatici che si dichiarano abbandonati dall'autore che li ha creati, e cercano qualcuno che sia disposto a rappresentare la loro storia: sono il Padre, la Madre addolorata, la lia selvaggia (liastra), il lio, un Giovinetto e una Bambina.



Vinte le resistenze del capocomico, i sei inizieranno a raccontare la loro storia che risulterà molto confusa; i tre protagonisti della vicenda (Padre, Madre e liastra) cercheranno ognuno di portare a termine il racconto del proprio dramma, considerando superfluo quello altrui.

La Madre, dopo alcuni anni di matrimonio con il padre e la successiva nascita del lio è andata a vivere con il segretario del marito, con il quale avrà tre li: la liastra, il Giovinetto e la Bambina; ma la morte di lui lascia la famigliola senza soldi ed i suoi componenti sono costretti a ritornare in città; la madre vive con lavori di cucito nella sartoria di Madama Pace, che in realtà è una casa di appuntamenti.

Quest'ultima cerca di far entrare nel suo giro liastra (una ragazza molto bella), riuscendoci.

Dopo che la Madre scopre la liastra tra le braccia del Padre il quale, molto imbarazzato a causa della scoperta della moglie, ma anche inorridito per la scoperta del guaio in cui si erano cacciate le due, accoglierà tutti loro a casa sua, in una convivenza che risulterà essere impossibile.

Il lio, capendo la situazione di vergogna del padre, odia la liastra e la Madre, quest'ultima appunto perché aveva abbandonato il Padre.  

In questo clima di disprezzo e solitudine nascerà la tragedia che colpisce i più deboli e gli innocenti.

La storia  continua nella casa del Padre, dove la Madre scongiura il lio di essere meno ostile nei suoi confronti il quale esce e nel giardino scopre che la Bambina è annegata nella vasca, mentre il Giovinetto se ne stava fermo dietro un albero e, terrorizzato per l'accaduto, si uccide sparandosi.

Di fronte a questo epilogo il capocomico perde la pazienza, licenzia i personaggi e riconvoca gli attori per la sera. Tutti rimangono inchiodati al palcoscenico tranne la liastra che scappa.


Analisi spazio - tempo


Essendo un'opera teatrale , la vicenda si svolge in un teatro, mentre si sta provando "Il gioco delle Parti", una commedia di Pirandello.

La vicenda si svolge nei primi anni venti del '900.






Analisi fisica e psicologica dei personaggi più importanti


Padre: è un tipo anziano di circa 50 anni; con i capelli biondi, occhi azzurri, è un po' stempiato e mostra un volto pallido. Di lui si dice che "ha ancora la bocca fresca, aperta spesso ad un sorriso incerto e vano"; è stato tradito dalla moglie (Madre), la quale l' ha tradito con il suo segretario.

Si vergogna dei suoi "tardivi appetiti" quando si accorge di essere stato scoperto, con in braccio la liastra, dalla ex moglie nella casa di Madama Pace.

Si inorridisce appena resosi conto del guaio nel quale liastra e moglie si sono cacciati.


Madre: viene descritta dall'autore come una donna "atterrita e schiacciata da un peso intollerabile di vergogna e d'avvilimento", per aver tradito il marito con il suo segretario e lasciato il lio (si veste sempre a lutto); dal segretario avrà tre li: la liastra, il Giovinetto e la Bambina. Quando però l'amante muore, lei si ritrova in una condizione di totale miseria e comprende la situazione della liastra, la quale si prostituisce per cercare di aiutarla.


lio: è un ragazzo di 22 anni e possiede un carattere sdegnoso ed indifferente; si distacca dalla famiglia, dopo che il Padre aveva tentato di riunirla verso il quale prova compassione e comprende la sua vergogna.

Prova invece disprezzo per la liastra e per la Madre, con la quale si comporta in maniera arrogante, e la accusa dicendo che la rovina della famiglia è stata lei, avendo tradito il marito con il suo segretario.


liastra: è una bella ragazza di 18 anni, frutto del rapporto tra la Madre ed il suo amante (il segretario); ha un carattere spavaldo ed imprudente e appare, come la Madre, vestita a lutto; apprezza sua mamma perché comprende la sua situazione di prostituta (si prostituisce infatti nella casa di Madama Pace per cercare di racimolare qualche soldo, vista la grave situazione presentatasi alla morte dell'amante della Madre), mentre prova disprezzo per il Giovinetto e tenerezza nei confronti della Bambina. Quando vede che i due fratelli si sono suicidati scappa.


Bambina e Giovinetto: la prima ha 4 anni, mentre il secondo ne ha 14; sono tutti e due li del rapporto tra la Madre ed il suo amante (il segretario del marito). Non sono stati molto citati nel corso della commedia, ma alla fine ci accorgiamo che sono i due protagonisti della vicenda.

Infatti, la Bambina s'annega nella vasca del giardino ed il Giovinetto, che se ne stava li dietro gli alberi "fermo, con gli occhi da pazzo, a guardare nella vasca la sorellina affogata", si ammazza con un colpo di pistola. Entrambi appaiono come il simbolo dell'innocenza e della fragilità interiore. 


Messaggio dell'autore


In questa vicenda il ruolo fondamentale è quello dell'autore; proprio quell'autore di cui sono in cerca i sei personaggi.

L'autore è, da una parte una specie di padrone dei sei personaggi, perché sta a lui decidere se farli "vivere" o meno, dall'altra è costretto a seguirli in un certo modo piuttosto che un altro; è, in un certo modo, un conflitto tra l'autore e la sua stessa opera. In questo sta il messaggio dell'autore: i personaggi sono vivi, ma l'autore non li vuole "fissare in una forma definitiva"

È presente inoltre il tema della comunicabilità, cioè il rapporto tra il capocomico e la sua comnia; questi non riescono infatti a spiegare di essere vivi, anche se non sono stati terminati, perciò gli attori, abituati a fingere restando delle persone normali, non sanno immedesimarsi nei sei personaggi, che sono condannati ad essere gli unici attori di se stessi.


Valutazione personale dell'opera letta


Quest'opera mi è piaciuta molto. La lettura è risultata molto facile, perché la storia, pur non essendo vera, è spiegata con termini molto semplici e di facile comprensione.

Non mi sarei mai aspettato un finale di questo tipo (con la morte dei due fratellini), ma sicuramente una conclusione più lieta, visti anche gli eccessivi problemi che affliggevano la famiglia.

In questa commedia lo scrittore ci offre una complicazione finale; infatti i sei personaggi raccontano si le vicende, ma infine vivono la loro storia con due bambini che muoiono realmente e gli attori, non capendo se sia finzione oppure realtà, cadono nel caos totale come il pubblico che nemmeno riesce a capire cosa sta succedendo. 


Bibliografia consultata


Libro: "Sei personaggi in cerca d'autore"

Editore: Arnoldo Mondadori

Enciclopedia UTET














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