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The Angels' Fall
Nove volte lo spazio che misura il Giorno e la Notte
per gli uomini mortali, lui (satana), con la sua orrida schiera
giace sconfitto rotolando nel fiammeggiante Abisso,
Sconfitto sebbene immortale. Ma il suo destino
gli riserva più rabbia, per adesso il pensiero
sia della perduta felicità sia della duratura pena
lo tormenta: intorno egli getta i suoi sinistri occhi,
che mostravano enorme afflizione e sgomento,
mischiati con un tenace orgoglio e un risoluto odio.
Subito, fino a dove gli Angeli possono, egli vede
Il lugubre posto deserto e selvaggio.
Una prigione orribile su tutti i cerchi,
quasi una grande Fornace fiammante; tuttavia da quelle fiamme
nessuna luce; ma piuttosto una visibile oscurità
utile solo per scorgere lo spettacolo del dolore,
regioni del dolore, dolente ombra, dove la pace
e il riposo non può mai risiedere,dove la speranza che va in tutto
non viene mai, ma una tortura senza fine
incalza sempre e un fiammeggiante Diluvio, nutrito
con un sempre fiammeggiante Zolfo che non si consuma.
Tale posto l'Eterna Giustizia ha preparato
per quei rivoltosi; qui ordinò la loro prigione
nella totale oscurità, e la loro parte di destino
trasferito sia lontano da Dio e dalla luce del Paradiso,
sia tre volte dal centro all'estremità superiore.
Oh, come non mi piace il posto dove da dove essi caddero!
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