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DISABILE PSICHICO - MODELLI DI INTERVENTO PER "LA CURA" DEL DISTURBO

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DISABILE PSICHICO



INTELLETTIVA (pensiero, linguaggio, memoria . )  DISTURBO PSICHICO (sfera emotiva)


Per inquadrare il tipo di disturbo, viene utilizzato il DSM4. È un manuale utilizzato per catalogare i principali disturbi mentali. La classificazione viene eseguita in base ai comportamenti che l'individuo può assumere.   Il disturbo che può colpire un individuo, può essere causato da pluralità, cioè da più cause (famiglia, predisposizione genetica, psicodinamica . ).

MODELLI DI INTERVENTO PER "LA CURA" DEL DISTURBO

APPROCCIO MEDICO



Le cause del disturbo sono ascrivibili (riconducibili) a cause organiche (disturbi al cervello). I rimedi utilizzati possono essere di tipo:

- FARMACOLOGICO

- CHIRURGICO

Le ure che esercitano tale approccio sono il medico e lo psichiatra. Secondo tale approccio il

DISTURBO PSICHICO è una MALATTIA


APPROCCIO PSICOLOGICO

Le cause sono legate a dinamiche educative, a difficoltà sociale, difficoltà di adattamento nell'ambiente sociale, alla strutturazione della personalità distorta, a processi psicodinamici1. Le ure che esercitano tale approccio sono lo psicologo e lo psicoterapeuta. L'obbiettivo di queste due ure mediche è la ristrutturazione della personalità del soggetto o in singole sedute o con terapie di gruppo

1 processi psicodinamici: Dinamiche comunicative distorte all'interno di un gruppo sociale con conseguente formazione di fratture relazionali

Le cause dipendono dalla gravità del soggetto.

Si è riscontrato che la terapia ideale è L'INTEGRAZIONE TRA I DUE ORIENTAMENTI.


Tipi di intervento utilizzati per la risoluzione del problema:

PSICANALISI

I disturbi nascono dallo scontro tra il nostro inconscio e la società. L'IO non riesce a mediare i conflitti. Questa corrente sostiene che tali conflitti sono causati da traumi infantili. La terapia consiste nel riconoscimento dei disturbi. La rielaborazione dell'infanzia è sostenuta da Freud ed altri autori.



COMPORTAMENTALISMO

Il disturbo nasce da apprendimenti disfunzionali (risposte disadattive che non sono apprese), tali da modificare il comportamento della persona. Il comportamento che un individuo assume è determinato dagli stimoli ricevuti dall'ambiente. La terapia consiste nel far apprendere nuovi stimoli in maniera tale da avere nuove risposte positive.


COGNITIVISMO

I disturbi sono causati da errate idee, pensieri e convinzioni personali nei confronti della società che causano una modifica degli schemi dei pensieri. Tale corrente risolve il problema attraverso la ristrutturazione dei pensieri.


Si è riscontrato che si ottengono risultati migliori con l'unione del cognitivismo e comportamentalismo (TERAPIA COMPORTAMENTALISTA)


SISTEMISMO

Secondo questa corrente non è possibile capire il comportamento umano se non all'interno del sistema in cui si trova l'individuo. Il disturbo nasce da una comunicazione patologica all'interno di un sistema sociale (reazione a delle pressioni che è sottoposta la persona). La terapia consiste nella ristrutturazione delle relazioni all'interno del contesto in cui si trova l'individuo.


Ora analizzeremo nello specifico la NEVROSI e la PSICOSI



NEVROSI

PSICOSI

Contatto con la realtà

Mantenuto

Non è mantenuto

Adesione dell'IO

EGO DISTONICO

L'individuo percepisce i disturbo della sua personalità

EGO DISTONICO

L'individuo NON riconosce i disturbi e aderisce a loro

Adattamento ambiente (comportamento generale)

L'individuo è in grado d'integrarsi nell'ambiente sociale in cui si trova

L'individuo presenta un adattamento e dei rapporti sociali preclusi, bloccati.

DISTINZIONE NEGATA TRA REALTÀ OGGETTIVA e SPGGETTIVA

Tipologia del disturbo

AMPIA SINTOMATOLOGIA

(ansie, adp, fobie, alcune depressioni, ossessioni . ). È caratterizzata dalla MANCANZA di allucinazioni2,deliri3, menomazioni del pensiero, del comportamento e delle emozioni.

AMPIA SINTOMATOLOGIA

caratterizzata da sindromi primari e secondari.

(manie, schizofrenia, chiusura autistica, congelamento emotivo). SONO PRESENTI deliri3, allucinazioni2 e pensiero alterato (comportamento ed emotività). Disconnessione logica del discorso(insalata di parole, deragliamento del discorso)


Rapporti sociali e pericolosità

L'individuo ha un normale rapporto con gli altri. Il comportamento è raramente pericoloso per gli altri e per sé.

I rapporti sono difficoltosi e complessi. Il comportamento POTREBBE essere lesivo sia per sé che per gli altri


2 allucinazione: Distorsione percettiva (vedere cose strane,sentire la madonna,insetti sub cutanei..)

3 delirio: Distorsione del pensiero (perseguitazione, onnipotenza . )

La stragrande maggioranza dei casi di disturbi psichici, rientra nella nevrosi. Infatti la maggior parte della gente sa gestire le proprie problematiche.


Qui sotto elencati sono riportati i criteri in base alla GRAVITÀ


1° CRITERIO

Delle fobie gravi possono condurre notevoli difficoltà nella conduzione della propria vita (intrapsichica) e le relazioni sociali.


2°CRITERIO

Contatto con la realtà. L'individuo non è in grado di distinguere le fantasie e i propri pensieri dalla realtà che lo circonda.


3° CRITERIO

L'individuo non riesce ad esprimere le proprie potenzialità personali e le utilizza in minima parte. (blocco degli affetti)


4° CRITERIO

La persona non comprende cosa succede all'interno di sé, come funziona il proprio pensiero. L'individuo viene dominato dai propri impulsi. Si instaura un'incomprensione del giudizio degli altri (ambiguità,eccentricità . )


5° CRITERIO

Libertà. La persona non è libera nella disposizione della propria vita, costrizione.


Altri criteri sono utilizzati nell'ambito dell'osservazioni dei comportamenti


Comportamento disadattivo per il soggetto

Comportamenti anomali per il contesto sociale

Comportamenti privi di giustificazione apparentemente logica

Comportamenti poco frequenti


Il disturbo più diffuso: L'ANSIA

L'ansia è il comune denominatore di tutti i disturbi nevrotici. Essa si può distinguere in due casistiche:

ANSIA SALUTARE: Non è sempre uno stato anormale (è normale provarla prima di un esame, prima di un nuovo lavoro . ). Non è patologica perché è un normale stato di allerta che ha lo scopo di mantenere alta la nostra vigilanza. È uno stato che precede o segue dopo un segnale di pericolo. Grazie ad essa l'uomo è potuto sopravvivere fin dagli arbori della società, predisponendolo alle difese contro i pericoli.


ANSIA NON SALUTARE Si manifesta senza la reale presenza di uno stato di allerta e si presenta con periodi relativamente lunghi.

FISICO:Respiro affannoso, tachicardia, disturbi intestinali, del sonno, debolezza, eccessiva stanchezza, eccessivo stato di agitazione.

PENSIERO: Senso di incertezza, di pericolo imminente, irratibilità che periste.

EMOZIONI: Rabbia e paura.

Quando lo stato persiste nel tempo si definisce DISTURBO D'ANSIA GENERALIZZATA. La persona non ha il controllo della propria esistenza, viene dominata dal senso di un imminente e costante pericolo di vita. L'individuo presenta difficoltà nel prendere decisioni. Il soggetto presenta un costante senso di pericolo, ma non ha la consapevolezza di cosa scatena questa continua ansia. Qualsiasi causa è buona per giustificarsi. (ipocondriaci[pensiero di avere sisturbi fisici] )

Il disturbo non permette di adempiere in un ruolo sociale in base all'età, sesso e socioculturale che l'individuo deve ricoprire nella società.

DISTURBI ATTACCO DI PANICO

Alle volte l'ansia sfocia in veri e propri attacchi di panico.

Sintomi:

Si prova un senso di terrore irresistibile per un'idea di morte imminente, terrore di non riuscire a controllare ciò che accade, paura folle di morire o impazzire. A questo MALESSERE EMOTIVO  corrisponde ad uno STATO FISICO. Il malessere fisico consiste nel: costrizione tracica, senso di soffocamento, tachicardia, senso di nausea, dolori toracici simili a un'avvisaglia d'infarto. L'attacco è spaventevole e la persona crede che possa verificarsi in qualsiasi momento. Nella maggioranza dei casi l'attacco di panico ai manifesta quando la persona meno se l'aspetta. Alcuni adp colgono nella notte mentre si dorme, quando si è soli e in pubblico. DISTURBO ALTAMENTE DISADATTIVO, infatti conduce alla limitazione della vita privata e sociale per la paura dell'improvvisazione. Chi soffre spesso di questi attacchi, evita di uscire di casa, evita luoghi pubblici, non affronta situazioni nuove. PUO' PORTARE UN ISOLAMENTO DEI CASI GRAVI. Apparentemente per il soggetto non c'è nessun motivo di causa e non riesce a capire cosa scatena i suoi attacchi. Il metodo per curare l'adp è la psicologia psicoanalitica, cognitiva o comportamentale.

FOBIA

È caratterizzato da ansia, terrore, paura folle, senso di pericolo, minaccia psicofisica, ma la persona riesce ad individuare la causa della sua paura. Si rende conto che è irrazionale essere dominati da un terrore che in realtà non può essere così minaccioso. È consapevole che il suo disagio è irrazionale, ma non riescea dominarlo.

Fobie comuni

ANIMALI: cani, gatti, serpenti, isetti .

LUOGHI CHIUSI: claustrofobia

SPAZI APERTI: agorafobia, spazi ampi e affollati

È un disturbo disadattivo che alle volte impedisce di condurre una vita equilibrata. Le persone fobiche mettono in atto delle strategie di evitamento, cercano di evitare le situazioni che possono scatenare le fobie. Per curare questo disturbo viene utilizzata la terapia comportamentale. Si è visto che curando una fobia c'è la possibilità che si manifesti in altri ambiti diversi dalla precedente.

DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO

Caratterizzato da ossessioni (specifici contenuti di pensiero, specifiche idee) che diventano ripetitive nel soggetto. Sono dei pensieri irrazionali i quali la persona avverte che sono privi di fondamento, ma non può farne a meno. Il doc si compone anche in atti di agiti (comportamenti) che il soggetto non riesce a frenare. Lo scopo è quello di calmare l'ansia, l'angoscia. Avviene una distruzione della vita sociale anche se il soggetto è consapevole di avere.

DISTURBO BIPOLARE E DEPRESSIONE

Esistono tanti tipi di depressione. La depressione classica consiste in particolare momenti di vita che si caratterizzano per profonda tristezza che avviene dopo un momento luttuoso. Disturbo del tono dell'umore abbastanza complessa sia con sintomi psicologici e fisici.

Sintomi fisici

Disturbi neuro vegetativi (alterazione del sonno poco o molto, appetito poco o molto), rallentamento psicomotorio (i movimenti sono più lenti), casi di sovra eccitazione nell'infanzia e rari casi negli adulti.

Sintomi psicologici

Rallentamento cognitivo che consiste in una rallentata produzione di idee, diminuisce le proprie capacità di pensare (decisioni, concentrazione). SVALUTAZIONE DI SÉ, scarsa fiducia di sé e delle proprie capacità, senso di colpa (il soggetto cerca di punirsi, ma non ha chiaro il motivo). Rimane questa continua cupa tristezza. Non riesce a manifestare la sua aggressività. La depressione è una forte rabbia contro di sé.

SONNO

NEVROSI

FAME

FISICI

RALLENTAMENTO PSICOMOTORIO

RALLENTAMENTO COGNITIVO

PSICOLOGICI SVALUTAZIONE

SENSO DI COLPA

AGGRESSIVITA'

UMORE

Nei cambiamenti d'umore prevale la tristezza, la malinconia e la pesantezza del vivere.

Non è doloroso solo per il soggetto, ma anche per la famiglia.


BIPOLARISMO

È un disturbo dove l'umore ha fasi alterne le quali sono più o meno lunghe. Si passa da periodi in cui la persona vive uno stato depressivo, altri periodi in cui vive delle crisi maniacali ( MANIA = stato emotivo dove si manifesta un'intensa euforia[onnipotenza, instabile, agitata, velocità di ideazione, parla tantissimo, comportamenti maniacali]).La persona ha il mancato controllo sulle proprie emozioni. L'iper (molto) o ipo (poco) attività si accomnano in periodi di profonda depressione. Il disturbo bipolare è fortemente invalidante. Necessita di una cura farmacologica. Queste persone hanno un forte rischio sociale perché sono irritabili e hanno reazioni imprevedibili a causa di rapporti imprudenti. Hanno la necessità di un'assistenza. Il bipolarismo può rientrare in ure psicotiche.

PSICOSI

Sono più gravi delle nevrosi ed esistono diversi tipi:

Disturbi mentali primari. Non derivano né da sostanze né da condizioni organiche.

Psicosi organiche (es. Alzheimer ecc. ecc.) Derivate da disturbi mentali riconducibili ad una condizione medica.

Disturbi mentali indotti dall'uso di sostanze stupefacenti. RELAZIONE TEMPORALE E CAUSALE. Es. Alcool, funghi allucinogeni, farmaci, droghe . (la cocaina crea disturbi psicotici anche dopo 30 dall'assunzione di una sola dose)

DISTURBI PSCICOTICI PRIMARI

DISTURBI COGNITIVI

Possiedono diversi aspetti. Possono causare la perdita di memoria recente e del passato (fluttuante). Il soggetto perde la capacità di giudizio e non comprende come reagire alle situazioni che vive. Trova una difficoltà a valutare gli stimoli, difficoltà di pensiero (deragliamenti), non riesce a decodificare il linguaggio e difficoltà nel formulare il pensiero in maniera comprensibili.

DISTURBI SENSORIALI

Il soggetto trova difficoltà di iperstimolazione sensoriale (sovraeccitazione od opposto) e nell'orientamento spazio e tempo. I soggetti che soffrono di tale disturbi confondono sera con il giorno, ieri col domani. Sono privi di confini psichici, bisogna porre attenzione a come ci si pone per non scatenare l'invasione della personalità del soggetto. Si possono chiudere o possono diventare aggressivi. Difficoltà nel controllare i propri pensieri, le proprie emozioni, progetti e desideri. Tendono a tradurre in agiti (in comportamenti) tutte le emozioni che provano. Tutte le emotività sono prive di un centro che le organizzi.

PSICOSI

Destrutturizzazione della realtà esterna (incapacità di adattarsi)

Destrutturizzazione della realtà interna (privazione di identità)

Destrutturizzazione del rapporto tra sé e corpo

Destrutturizzazione tra corpo e mondo esterno (allucinazioni, deliri . [spesso a fondo religioso. es. Ho visto la madonna, Gesù mi parla . )


FORME PSICOSI

Schizofrenia,disturbi bipolari, gravi forme di depressione (depressione maniacale), disturbi dissociativi (più personalità)

DISTURBI PSICHICI

I disturbi psichici più rilevanti si trovano nell'infanzia. In questo periodo tali disturbi stanno aumentando vertiginosamente. Spesso si riconducono a forme nevrotiche (fobie, ansie, deficit dell'attenzione), ma son presenti anche dorme psicotiche (schizofrenia, autismo [sfarfallii, dondolii,rimanere nel proprio mondo]). Spesso sono causa di ritardi mentali (sindrome di asperger). Per evitare tali comportamenti è consigliabile inalterare le abitudini del soggetto.

CORRELAZIONE TRA DISTURBI PSCICHICI E CONTESTO SOCIO-CULTURALE

Statistiche recenti dimostrano che ci sono disturbi che hanno una diffusione simile in ogni paese( es. schizofrenia ha la percentuale più o meno uguale). Molti altri disturbi risentono del tipo di cultura e in certe popolazioni sono frequenti più disturbi di ansia, attacchi di panico e disturbi di comportamento alimentare. Si incontrano anche nuove dipendenze come l'uso eccessivo di videogiochi, cellulari e computer. Nel nostro paese sono diffusi soprattutto problemi legati a dipendenze.

DIPENDENZA E DISTURBO ALIMANTERE

Sono un insieme di disturbi abbastanza comuni dove la dipendenza principale è causata da come noi ci nutriamo. In psicologia in quantità di mangiare è un comportamento che indica la nostra salute. Il nutrirsi è un comportamento che ci è stato insegnato e che ad un certo punto della nostra vite noi siamo capaci di gestire. Certi disturbi del comportamento alimentare sono risposta a disturbi dei primi mesi di vita.

ANORESSIA NERVOSA

Rifiuto di assumere cibo in maniera ottimale, paura fobica di ingrassare, disturbo dell'immagine mentale di noi, disturbi relazionali fisici, condotte di svuotamento (vomito, diuretici, lassativi). Le persone che soffrono di anoressia, fanno colimare tra valorizzazione di sé e mantenimento del peso corporeo. Più la persona diventa magra, più aumenta la stima. Tutto il mondo ruota intorno al proprio peso, per cui non c'è il senso di fare se non si è magri. Vive il proprio comportamento come EGOSINTONICO. È difficile intervenire perché si vantano della propria corporazione. Sembrano avere un buon contesto sociale, ma vivono un forte malessere.

BULIMIA

Irrefrenabile impulso ad ingurgitare cibo in un periodo di tempo limitato dove normalmente questa condotta è messa in atto (in 2 ore assume molto più cibo di una persona normale). Patologica quando viene condotto per almeno due volte alla settimana per tre mesi. È probabile che adottando le condotte di svuotamento portano a scompensi cardiaci, alterazioni elettrolitiche, ictus, ischemie cerebrali. Avvertono come disturbo EGODISTONICO vergogna. Provano una forte disistima dove il cibo diviene l'unico comno di vita (ci si alza per il cibo). Spesso sono perfezioniste, danno il massimo, aspettative alte su sé e sugli altri. Spesso sono associate altre patologie anche con forme di depressione con disturbi relazionali interpersonali.

OBESITÀ

Assunzione sfrenata di cibo, disturbo nevrotico ossessivo compulsivo. Spesso il cibo diventa il simbolo di un vuoto da riempire. Attraverso il cibo si cerca di compensare delle insoddisfazioni o emozioni che non si riescono ad esprimere in altro modo. (aggressività verso i genitori, depressione latente).

PANORAMICA SULLE PROBLEMATICHE SOCIALI DEL DISTURBO PSICHICO

1978 anno dell'emanazione della legge 180 (Basaglia). Prima di tale legge, le persone che avevano un disturbo psichico, venivano rinchiusi in strutture. Le terapie erano sperimentali, scioccanti e traumatiche (elettroshock, stanze di isolamento). L'idea era il completo isolamento delle persone dal contesto sociale. Negli anni '40-'50, nasce l'antipsichiatria una corrente di psichiatri che sosteneva che il disturbo psichico non è un disturbo della persona, ma un disturbo della società. Una persona non integrata sviluppa maggiormente una patologia. Con la legge 180, il paziente è comunque e sempre portatore di dignità e diritti e ha il bisogno di aiuto. Il soggetto non è più un oggetto di cure dove subisce trattamenti, ma partecipa ed interviene. Ha il diritto di integrarsi nella società. Viene considerata come una PERSONA che ha libertà e capacità.

La cura e l'intervento psichiatrico sono di competenza del servizio sanitario e del servizio assistenziale. Prima di queste strutture erano delle case di cura. Il disturbo psichiatrico veniva colpevolizzato. Dalla struttura giudiziaria all'assistenza, cambiano la filosofia e l'approccio utilizzato. Se prima il disturbo era riprovevole e necessita di correzione, ora il disturba va seguito e assistito, una cosa di cui non ci si deve vergognare.

Gli interventi psichiatrici hanno la funzione di riportare la persona ad uno stato di benessere psicofisico. Prima della legge Basaglia le strutture avevano la funzione primaria di assistenza e segregazione del disturbo.

La gestione dei servizi psichiatrici è affidata ai servizi territoriali. Non ha senso sradicare la persona dal suo contesto. Spesso l'allontanamento viene vissuto come una punizione. Nei casi gravi con alterazioni psichiche è concesso il T.S.O (Trattamento Sanitario Obbligatorio). Si utilizza quando la persona è lesiva sia per sé che per gli altri.

Le difficoltà sono emerse subito dopo l'entrata in vigore della legge 180. Diversi motivi hanno impedito che si potesse realizzare questi princìpi per almeno venti anni. Non ci sono delle strutture di supporto per i clienti. Le strutture territoriali non sono organizzate. Doveva soperire la famiglia alle esigenze dell'assistito e in questo modo la famiglia veniva lasciata allo sbando. Non c'erano ure professionali che seguivano il disabile psichico e aiutavano la famiglia.

Questo processo di de istituzionalizzazione ha portato ad un lavoro di adattamento importante. Le persone stesse con disagi, le famiglie, ma anche la società stessa.






RIPERCUSSIONI GENERALI DOPO BASAGLIA

Criticità

I pazienti


I pazienti che erano all'interno della struttura per gran parte della loro vita, avevano creato il concetto "moblus vivendi". Con tale termine si indica che erano stati abituati ad accettare passivamente le cure e gli interventi. Con il passaggio da una struttura totalizzante ad un contesto "normale", è stato traumatico e difficile. Ai pazienti venivano richieste delle abilità sociali e relazionali che non erano stati in grado di acquisire precedentemente. Si sente il bisogno di una necessità di riequilibrio della società.


Le famiglie

Il reinserimento nella famiglia era privo di intervento adeguato da parte dei servizi territoriali. Il rientro di un famigliare con gravi problemi psichici, ha portato uno squilibrio importante nelle famiglie. Frequente era il rifiuto di seguire il famigliare e in alcuni casi fino all'esasperazione con conseguente suicidio. La famiglia era abbandonata in balia di sé stessa.


Società

Si è trattato di ripensare la concezione di disturbo psichico come periodo transitorio. Può colpire chiunque in particolari fasi della propria vita. Questo ha parzialmente permesso di recuperare stereotipi e pregiudizi della malattia mentale. La società si è adattata alla malattia mentale e sono stati rivisti e riorganizzati i servizi perché sono stati rivisti e riorganizzati i bisogni di tali persone. La riabilitazione sociale È POSSIBILE, a patto che ci sia un insieme coordinato di interventi ( assistenziali, riabilitativi, sanitari, educativi, psicologici) per l'integrazione nel contesto sociale e professionale.


LA PERSONA VA INTEGRATA NELLA SOCIETÀ




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