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IL DECAMERONE, Giovanni Boccaccio

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IL DECAMERONE



AUTORE : Giovanni Boccaccio


PERSONAGGI PRINCIPALI : vari




OSSERVAZIONI PRINCIPALI : fa osservare le usanze dell'epoca


CONSIGLIO : fa notare vari aspetti della vita


PIACIUTO : è molto divertente




Il Decameron è suddiviso in dieci giornate, dove ad ogni giornata si trova un personaggio che detta il tema su cui si deve svolgere la giornata, e le giornate a sua volta si dividono in dieci racconti .

La prima giornata, Pampinea, pensa a ciò che fa più piacere ad una persona.

La prima novella narra di Ser Cepparello che con una falsa confessione inganna un frate. Però Ser Cepperello non era un buon uomo, ma un pessimo uomo, e grazie a questa balla viene considerato un santo e chiamato San Ciappelletto.

Inizia alla fine del Medioevo, ed il commercio era la principale fonte di ricchezza perchè esprimeva produzione e consumazione. I protagonisti dell'economia erano banchieri e mercanti, specialmente toscani. Tra questi, secondo il racconto c'era Musciatto Franzesi. Prima di mettersi in viaggio per Roma, dal momento che era diventato uomo di corte, cercò inutilmente di trovare persone che liquidassero i suoi affari in Francia. Dopo molto cercare gli venne in mente un certo Cepperello Diotallevi. Costui era notaio ed aveva come clienti imbroglioni e truffatori, esso stesso era il peggior uomo che fosse nato. Messer Musciatto lo scelse e lo inviò in Borgogna, presso due fratelli fiorentini usurai. Dopo qualche tempo ser Cepperello si ammalò gravemente a causa dei suoi lunghi stravizi. Quindi era vicino alla morte. I due fratelli, impauriti non sapevano se mandarlo all'ospedale o farlo morire in casa. Inoltre erano indecisi se chiamare il confessore perchè avrebbe scoperto le sue malefatte e sicuramente si sarebbe sparsa la voce e sarebbero stati cacciati dal paese a causa del loro mestiere. Cepperello, per concludere la sua vita in modo degno del proprio personaggio, si accinge ad operare la più grande truffa, quella di farsi passare per santo. Venne chiamato dunque un frate e iniziò quindi la confessione. Durante l'esposizione dei suoi peccati, Ciappelletto, da consumato attore esprime ogni volta il suo rimorso, tanto che alla fine il frate afferma, dopo averlo assolto di non aver mai conosciuto un uomo bravo come lui. Inoltre chiede al moribondo l'autorizzazione di poterlo seppellire nella chiesa del suo convento. Naturalmente ebbe una risposta affermativa. I due fratelli, che avevano sentito tutto, ne furono contenti. Durante l'omelia funebre il frate elogiò il morto. La fama si sparse in tutti i luoghi, tanto che la gente accorse al convento ad adorare un simile personaggio. Insomma venne creduto un santo.

Nella seconda giornata Filomena, tratta di chi è turbato da certe cose, però alla fine sperando di superare questo turbamento alla fine c'è la fa.

La prima novella racconta di Martellino, il quale fingendo di essere malato, beffa santo Arrigo dicendogli che stava guarendo. Però quando santo Arrigo se ne accorge e fa capire a Martellino che aveva scoperto la beffa; allora preso dalla paura di essere inpiccato, martellino, scappa.

Nella terza giornata Neifile parla di chi avesse voluto conquistare o recuperare qualcosa.

La nona novella descrive la storia di una donna, Gilletta di Nerbona la quale guarisce il re di Francia da una malattia, e gli chiede di sposare Beltramo Di Rossiglione, egli la sposa controvoglia. Beltramo decide di andare a Firenze, dove conosce Giletta da cui avrà due li, e con lei vivrà.

La quarta giornata, Filostrato, ha come tema coloro che hanno avuto un amore infelice.

La novella nona parla di Messer Guglielmo Rossignone, che uccide l'amante della moglie e le dà il cuore dell'amato da mangiare . In seguito la moglie venne a sapere di questo fatto, allora si gettò dalla finestra e morì. Ella venne seppellita col suo amante.

Nella quinta giornata, Fiammetta narra di amanti, che dopo alcune sventure, hanno un lieto fine. Nella novella quarta, Messer Lizio di Valbona trova la lia con l'amante Riccardo Manardi. I due si sposano e il genero rimane in buoni rapporti col suocero.

Nella sesta giornata, Elissa sceglie come argomento coloro che, con un motto leggiadro, o con una pronta risposta, evitano dei pericoli.

Nella quinta novella troviamo Messere Forese da Rabatta e il pittore Giotto. Per una strada del Mugello accade che Forese con una risposta arguta chiude la bocca al padrone.

È la settima giornata, per Dioneo il tema è libero, egli narra di beffe, di scherzi verbali.

Nella terza novella, il marito trova la moglie con frate Rinaldo nella sua camera. Gli fanno credere che il frate incantava i vermi al lio.

L'ottava giornata, è il turno di Lauretta, la quale narra di beffe che sempre e continuamente si fanno.

Nella settima novella, uno studente si innamora di una vedova che però amava un altro. Lei si fece burla del giovane facendolo aspettare il suo arrivo sulla neve, mentre invece era con l'amante. Egli ebbe l'occasione di contraccambiare. Alla metà di luglio la fece stare nuda al sole su una torre mentre mosche e tafani la pungevano.

Nella nona giornata, sta a Emilia dettare il tema. Si racconta nella settima novella che Talano D'Imolese ha sognato che un lupo addenta il viso e la gola della moglie. Egli glielo racconta e le dice di stare attenta. Lei non lo fa e accade ciò.

Nell'ultima giornata, tocca a Panfilo dettare il tema.

Nella sesta novella il re Carlo, già vecchio, si innamora di una giovinetta. Il re si vergogna di questo suo desiderio e fa maritare lei e la sorella a uomini di grado sociale elevato.




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