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L'ESPERIENZA URBANISTICA E SCANDINAVA



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L'ESPERIENZA URBANISTICA E SCANDINAVA


Si è constatato ripetutamente che i criteri formativi di una città non si differenziano da quelli di un edificio. La distinzione tra spazio interno architettonico e spazio esterno urbanistico può essere utile didatticamente, ma è evidente che gli invasi esterni agli edifici sono quelli interni della città, le cavità della piazza, delle strade, dei parchi..

La vicenda dei progetti per la ricostruzione di Londra e sintomatica. Scontro di tendenze inconciliabili. La Royal Academy esibisce tipiche scenografie classiciste con piazze spettacolari. Il gruppo Mars diretto da Maxwell Fry postula una soluzione razionalista, ortogonalmente al corso del Tamigi, lungo il quale si distendono il centro storico e le zone industriali. Infine il piano del County Council elaborato da Patrick Abercrombie e John Forshaw. Questi ultimi partono da uno studio della morfologia urbana ritessendo la storia dello suo sviluppo.



Lo schema del gruppo Mars mira ad una super-metropoli, quello del London Council recupera le componenti storiche e sociali di Londra per tutelarne il volto e la misura umana.

Cento anni di cultura urbanistica sono racchiusi nel piano londinese: la prima età moderna è qualificata dalle grandi trasformazioni di Parigi, Vienna e Berlino come contrapposto dalle utopie di Owen; il razionalismo 1920-30, che punta sugli standard, in architettura la pianta libera; nel decennio successivo si conura l'atteggiamento organico, che critica lo scatolone cubista.

Il passaggio dall'Amsterdam di Cor van Eesteren o dalla Francoforte di May all'immagine londinese di Abercrombie equivale al salto da Le Corbusier e Gropius ad Asplund e Aalto.








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