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Incurvatura della colonna vertebrale in senso antero - laterale. Per spiegarci meglio, è bene dire che visto in direzione antero - posteriore, il rachide di un individuo normale si presenta perfettamente diritto ;quando ciò non avviene si tratta sempre di una situazione patologica che viene appunto chiamata scoliosi.
Per indicare il lato della deviazione si usa considerare la convessità della curva, quindi per scoliosi sinistra s'intende una deviazione laterale con la convessità a sinistra. Se la deformità interessa un solo segmento della colonna, si parlerà di scoliosi lombare, dorsale o cervicale ; se tutta la colonna è deviata dallo stesso lato, si dirà scoliosi totale.
Molto spesso, specialmente quando la scoliosi dura già da parecchio tempo, la curva unica si trasforma a curva doppia o multipla, in quanto sopra o sotto la curva principale il cui raggio di conseguenza si accorcia, si formano delle curve secondarie, di compenso, in senso inverso della principale nel tentativo di mantenere l'asse di gravità del tronco. Contemporaneamente le vertebre che si schiacciano e si deformano, vanno in contro ad un processo di rotazione e torsione sull'asse longitudinale che altera la loro disposizione lungo il rachide.
La lordosi e la cifosi sono fisiologiche e possono divenire patologiche quando queste curve, normalmente presenti, aumentano o diminuiscono oltre certi limiti detti fisiologici, mentre la scoliosi è sempre patologica. Fatta un po' di luce su questa terminologia spesso tanto male conosciuta, vediamo di quali svariate malattie la scoliosi può rappresentare uno dei sintomi, giacché è proprio di un sintomo che si tratta e non di una malattia vera e propria. In primo luogo è bene fare una distinzione fra scoliosi funzionali ed organiche. Le prime sono vizi di atteggiamento della colonna vertebrale, anatomicamente integra, come conseguenze di alterate condizioni statiche ;infatti quando in un soggetto gli arti inferiori non sono di uguale lunghezza, il bacino si inclina versa l'arto più corto e la colonna vertebrale ne segue l'inclinazione determinando una scoliosi che si corregge del tutto o in parte nella posizione seduta.
Nella seconda invece l'alterazione è primitivamente localizzata alla colonna vertebrale, alle sue articolazioni o legamenti o ai muscoli paravertebrali.
Queste forme organiche possono essere congenite o acquisite. La scoliosi congenita può essere dovuta ad un prolungato cattivo atteggiamento del feto nel corpo materno ed è allora manifesta fin dal momento della nascita con una curva totale, che resiste ai tentativi di correzione.
La radiografia svela in questi casi l'integrità morfologica della colonna vertebrale. Più frequentemente la scoliosi congenita è originata da una difettosa costruzione di singole vertebre (vertebre cuneiformi, emivertebre ecc..). Ne conseguono deviazioni con curve brevi a raggio corto o addirittura angolari, di solito senza rotazione e quindi senza gibbo costale. Non è rara la concomitanza di anomalie cutanee, sotto forma di zone di peluria, di nevi o di cicatrici.
Molto spesso tale tipo di scoliosi congenita si manifesta appena durante la crescita. E' opinione oggi prevalente che parecchie delle scoliosi dell'infanzia e dell'adolescenza siano da riportare a vizi di formazione vertebrale. La radiografia, che in questi casi ha la più grande importanza, ci mette in grado di accertare se vi sia una anomalia congenita e in cosa essa consista.
Una sede non rara di malformazione congenita è la quinta vertebra lombare, le sua apofisi trasverse e le articolazioni col sacro. Se per un difetto di tal genere la suddetta vertebra sta inclinata lateralmente anche di poco, la conseguenza sarà una deviazione della colonna lombare verso il lato più basso con, di solito, una o più di compenso nei segmenti superiori. Le scoliosi acquisite insorgono durante l'accrescimento e sono suddivise in scoliosi acquisite da causa nota, cioè secondarie a malattie ben conosciute (per esempio secondarie a fratture mal ridotte, a deformazioni vertebrali di origine infiammatoria o rachitica, a poliomenite, a paralisi, ecc..), e scoliosi idiopatiche, in cui non si riesce a mettere in evidenza nessuna causa che possa validamente spiegare l'insorgere della malattia. La scoliosi rachitica è una delle più comuni. Nel rachide l'osso rammollito cede e si deforma sotto l'azione di forze esterne o del carico male ripartito. La posizione seduta nel bambino rachitico provoca in un primo tempo una cifosi, ossia un dorso curvo, ma se egli prende una posizione asimmetrica, come solitamente avviene quando è portato in braccio dalla madre, ed i rachitici che si reggono male in piedi vengono molto portati, la cifosi si trasforma in scoliosi.
La scoliosi rachitica ha prevalentemente la convessità rivolta a sinistra e colpisce di preferenza il segmento dorsale. Le costole, che seguono il movimento di torsione delle vertebre, formano una prominenza all'indietro dal lato della convessità (gibbo-costale), mentre dalla parte della concavità la gabbia toracica appare infossata. Davanti, viceversa, è prominente il torace dal lato concavo e appiattito quello dal lato convesso.
Nella sezione orizzontale del torace una diagonale diventa più lunga e l'altra più corta. Il gibbo costale può raggiungere gradi estremi. Sopra e sotto la curva principale si sviluppano le curve di compenso in senso opposto. La deformità non si arresta dopo guarita la rachitide, ma sotto l'azione del carico tende ad aggravarsi anche nell'età adulta.
Deformità di sommo grado possono presentare le scoliosi paralitiche, dovute precisamente alla paralisi infantile, quando da un lato alcuni muscoli o gruppi muscolari sono messi fuori funzione.
Non rara è la deviazione laterale causata da processi suppurativi unilaterali della pleura, scoliosi pleuriche. Tutte le malattie che ledono l'integrità della colonna vertebrale possono produrre la scoliosi, per esempio la tubercolosi, ma sono casi piuttosto rari.
Alcune forme di scoliosi, fra cui quella sciatica, dovute a contratture muscolari temporanee, non sono vere scoliosi ma soltanto degli atteggiamenti scoliotici. Le scoliosi idiopatiche sono la maggioranza (85%) e di esse ancora non si è riusciti a capire la vera causa. Un dato certo è che la scoliosi è legata allo sviluppo del bambino, quindi la cura migliore è la prevenzione in modo tale da non aggravare la situazione e comportare obbligatoriamente l'intervento chirurgico. Per prevenzione, poiché la scoliosi è una malattia di cui non si conosce la causa, si intende una diagnosi precoce di malattia e ciò si può attuare solo attraverso uno screening di massa che attualmente è possibile realizzare nell'ambito della scuola. In questo modo si riesce a tenere sotto sorveglianza deformità appena costituite e prevenire il loro atteggiamento durante i periodi di maggior accrescimento.
La caratteristica della scoliosi idiopatica è l'evolutività ossia peggiora sempre di più con la sa di una o più curve ;più precisamente diciamo che si aggrava notevolmente nel periodo di crescita prepuberale per stabilizzarsi quando la maturità vertebrale è raggiunta.
Questa deformità presenta una ' doppia curva ' a forma di 'S ' italica, con curva dorsale generalmente a convessità destra e curva lombare a convessità sinistra. Le curve sono di solito accomnate da una torsione inversa , cioè una rotazione della faccia anteriore delle vertebre verso il lato della convessità della curva ; inoltre questa rotazione a livello dorsale provoca uno spostamento delle coste che formano una gibbosità indietro dal lato della convessità scoliotica, un appiattimento dell'emitorace in avanti ed un dislivellamento delle spalle con elevazione dell'omota. Inoltre per capire l'evolutività di una scoliosi bisogne considerare quattro elementi :
Nel primo caso diciamo che l'evolutività è tanto più grave quanto più precoce è l'epoca di sa della curva ; il periodo della pubertà è caratterizzato da una maggiore velocità di evoluzione per poi proseguire lentamente fino alla maturità (Diciotto - Venti anni) oppure, nei casi più gravi, fino in età adulta.
La sede della scoliosi è fondamentale poiché da essa dipende la gravità. Infatti è stato scoperto che le cervico - dorsali sono più gravi delle toraciche mentre le lombari sono le meno gravi.
Un altro fattore che influisce sulla evolutività della scoliosi è il valore angolare alla prima osservazione ; più precisamente diciamo che il valore angolare si calcola tracciando le tangenti dai due apici della curva e l'evolutività è tanto maggiore quanto maggiore sia esso.
Per strapiombo si intende lo sbandamento laterale del tronco rispetto al piano del bacino dovuto ad una mancata compensazione della colonna. Comunque il decorso della scoliosi è vario, mentre alcuni casi, specialmente se insorti tardivamente, alla fine dell'adolescenza, si stabilizzano con deformità modeste, altri si aggravano progressivamente fino a raggiungere gradi cospicui con forte torsione della colonna vertebrale e conseguente formazione di grosso gibbo costale da un lato e infossamento della gabbia toracica dal lato opposto. In un torace così deformato anche il cuore ed i polmoni subiscono spostamenti e funzionano in condizioni sfavorevoli.
La cura della scoliosi è molto difficile perché la colonna vertebrale non offre punti di presa per l'impiego di forze raddrizzanti, e richiede sempre parecchia pazienza e costanza da parte del medico e del malato, essendo la durata della affezione lunghissima. Negli stadi iniziali si possono ottenere della correzioni alle volte complete, in quelli più avanzati è già molto se si riesce ad impedire il peggioramento. Per curare la scoliosi è necessaria l'opera di medici specializzati nell'ortopedia e talvolta è indispensabile il ricovero temporaneo in istituti ortopedici.
Il trattamento consta di vari momenti che sono appunto la Fisiokinesiterapia, il trattamento ortopedico conservativo con gessi o corsetti, il trattamento chirurgico ortopedico di correzione e fissazione, ed il trattamento con elettrostimolazioni che è stato scoperto da ultimo e quindi ancora con una esperienza limitata. La Fisiokinesiterapia (ginnastica medica e meccanoterapia) può essere usata da sola nella correzione dei difetti posturali (cioè di posizione o anche detti atteggiamenti cifotici o scoliotici) e per provvedere alla immobilizzazione e compensazione del rachide (mettere in asse la colonna) o associata ad integrazione del trattamento conservativo ed anche del trattamento chirurgico. Il trattamento ortopedico conservativo consiste nella confezione di apparecchi gessati e nell'uso di tutori (corsetti ortopedici).
I corsetti ortopedici più usati sono il Milwaukee principalmente nell'età prepuberale, il corsetto a tre punti di Michel ed il corsetto di Boston per le scoliosi lombari. Tra gli apparecchi gessati ricordiamo l'EDF ( Elongazione - Derotazione - Flessione) di Cotrel ; diciamo che l'EDF è un metodo di correzione ortopedica della scoliosi ed è soprattutto usata in un centro medico a Lione. Con questo metodo il paziente viene disteso sul famoso letto di Cotrel il quale è fatto in modo tale da creare tre contemporanee azioni : elongazione (allungamento della colonna), derotazione (questa azione è fondamentale poiché sappiamo che quando la colonna si flette, contemporaneamente ruota verso dietro comportando il gibbo, quindi questa derotazione consiste in una azione inversa) e flessione che significa il recupero della curva.
Il trattamento chirurgico ortopedico di correzione e fissazione ha come indicazione ideale l'aggravamento che si prevede per il futuro. In caso di deformità molto gravi prima della fissazione ( artrodesi ) occorre convergere la curva scoliotica. Questo può avvenire mediante apparecchi gessati, tipo gesso di elongazione, che sono forniti di due viti senza fine sui fianchi, con i quali girando le due viti si ottiene un progressivo raddrizzamento della curva. Una volta corrette le curve si procede chirurgicamente alla stabilizzazione della colonna mediante fusione delle vertebre interessate (artrodesi) con prelievi ossei ricavati dal bacino. Questo intervento può essere fatto, per via posteriore con lo strumento di Harrington che consta di una barra di acciaio che corregge le curve e, per via anteriore, secondo il metodo di Dwyer che consiste nella applicazione di un tirante dopo resezione di dischi. Quindi questi interventi hanno lo scopo, oltre che correggere, di mantenere la colonna nella correzione ottenuta impedendo un ulteriore aggravamento. Concludiamo col dire che anche nella vita quotidiana è possibile fare qualcosa al di fuori degli ospedali e dei centri specializzati.
Gli esercizi di semplice esecuzione, quali il mantenimento della postura corretta, di respirazione, di tonificazione, andrebbero effettuati sempre anche a casa, basta un minimo di impegno. Ma più importante è cercare di mantenere la posizione corretta continuamente durante la giornata : in piedi, seduto, a letto. E' nelle ore di studio che maggiormente si prendono le posizioni più viziate, o perché il tavolo è tropo basso o perché troppo lontano dalla sedia ; naturalmente la scuola può avere una responsabilità abbastanza notevole nel determinare la scoliosi ma soltanto in soggetti predisposti per deficienza osteomiolegamentoso.
Questi soggetti, appunto perché deboli, assumono a scuola un atteggiamento scorretto e questo, stabilizzandosi produce la deformazione scheletrica.
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