Tema
Parlate delle caratteristiche del linguaggio
televisivo e delle influenze della televisione sulla cosiddetta TV - Generation
Dalla
data della sua invenzione, la televisione ha assunto via via un'importanza
sempre più fondamentale nella vita quotidiana di ognuno di noi. Nei
primi anni della sua esistenza in Italia la televisione era un lusso che solo
in poche si potevano permettere: la sera si andava al bar, a seguire i primi
quiz televisivi con un giovanissimo Mike Bongiorno, o a tifare per la nostra
Nazionale, o ad ascoltare le ultimissime notizie tramite i primi telegiornali.
La televisione in quel periodo era un mezzo di coesione per la gente. Via via
la TV (come è familiarmente chiamata) è entrata nelle case degli
italiani, anche in più di un esemplare, è diventata a colori,
è stato abbattuto il monopolio pubblico, prima dell'E.I.A.R. poi della
R.A.I., sono state create TV a amento, TV satellitari e TV via cavo. Da
mezzo di coesione, la televisione è diventata mezzo di incoesione e
solitudine. La stessa gente che prima andava al bar saltuariamente, adesso
passa molto tempo a guardare la televisione in solitudine, e naturalmente i
programmatori di palinsesti e gli autori di programmi si sono abbondantemente
adeguati con le nuove esigenze dei nuovi spettatori: molti meno quiz,
più giochi a premi con il coinvolgimento dei telespettatori, i quali a
volte riescono a vincere somme astronomiche, dando un'immagine sbagliata del
nonstro paese, dove, se si stesse a credere che basta telefonare per vincere
decine di milioni, si trascurerebbe il fatto che molta gente fatica ad arrivare
alla fine del mese; ci sono più documentari naturalistici, più
varietà, che mettono in mostra molto spesso delle vallette (s)vestite,
ci sono molti grandi film, che dopo il successo al botteghino passano in
televisione interrotti da fiumi in piena di pubblicità, ci sono molti
più programmi sportivi, con ore di moviole, replay, inquadrature in
controcampo, polemiche e processi, c'è molta più violenza e molta
più erotizzazione della ura femminile e della ura umana in
generale rispetto al passato. La televisione ha influenzato tutto il mondo che
gravita attorno ad essa: tutti coloro che ne fanno parte sono personaggi
pubblici, ati profumatamente. La stessa televisione influenza il mondo dello
sport, apparentemente incompatibile con il mondo della televisione. I club di
calcio, le squadre di Formula 1, e molti rappresentanti di quasi tutti gli
sport si spartiscono centinaia di migliaia di miliardi di diritti televisivi, i
quali, ovviamente, confluiscono in buona parte nelle tasche degli sportivi,
che, in teoria, fanno quel mestiere solo perché si divertono, ma in
realtà lo fanno principalmente per i soldi. La televisione cambia la
concezione della realtà dei telespettatori, me compreso, i quali si
illudono che nel mondo tutte le persone siano perfette esteticamente come
quelle che appaiono in televisione, credono che l'organismo umano possa
sopravvivere nelle condizioni più estreme, o dopo traumi tra i
più gravi, pensano che lo sport sia ancora incontaminato e reale. Questa
è la TV - generation, che ancora si illude che il mondo sia buono, pieno
di buoni sentimenti e di generosità verso il prossimo.