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Sant'Ugo

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Sant'Ugo


Ugo nacque da una nobile famiglia di conti,nel 1053,a Chateauneuf,in Francia. Il padre,Odilone,era un soldato.Si sposò due volte e Ugo nacque dalle seconde nozze.

L'educazione impartita ai li era basata sulla prudenza,sull'elemosina e sulla preghiera. Fin dalla più tenera età Ugo studiò con passione.

Fu inviato presso la cattedrale di Valenza,nella Droume,dove si distinse per l'operosità,l'acutezza d'intelletto,la riservatezza,la prudenza.

Nel 1080 fu nominato a voce di popolo Vescovo di Grenoble nonostante la sua giovane età (27 anni).

Inizia ora per lui una vita combattuta tra due tendenze tipiche di quegli anni:un incredibile ardore al servizio temporale della chiesa e un desiderio immenso di solitudine e contemplazione.

Infatti Ugo sognava una vita di preghiera e comunione con Dio e l'incarico affidatogli gli sembrò fin dall'inizio troppo gravoso: se ne sentiva addirittura indegno.

Tuttavia lo accettò,anche se un paio di volte si rifugiò nella pace di un monastero,tornando però ogni volta per obbedienza al Papa.

Dedica parte del suo tempo nella diocesi predicando,convertendo,confessando,benedicendo ed è qui che nasce la fama della sua brillante eloquenza.

Fonda il collegio di St. Martin du Miserè dove raccoglie comunità da lui fornite di rendite,terre e votate alla recita perpetua dell'Ufficio Divino.

Con lo stesso spirito fonda anche la Certosa,sulla quale ci viene tramandato un episodio. Prima di giungere a Valenza Ugo compì dei pellegrinaggi presso i centri intellettuali più importanti del tempo.



A Reims era stato discepolo dello scolastico Brunone. Quest'ultimo avendo deciso di lasciare il mondo,si rifugiò dapprima presso Roberto di Molemes,ma dopo un lungo ritiro stabilì di fondare egli stesso un ordine. Si recò con sei comni a Grenoble e chiese di essere accolto nella diocesi. Ugo,avvertito in sogno dell'arrivo di Brunone,seguì l'ispirazione e gli donò la Certosa,dove Brunone si ritirò in solitudine.

Col proprio bastone Ugo fece scaturire una fonte in mezzo alle rocce,vi condusse gli anacoreti e fece redigere la carta di donazione.

Nel 1085 consacrò la chiesa costruita da Brunone,dedicandola alla Vergine e a S. Giovanni Battista.

Verso il 1125 Ugo decise di dimettersi.Scrisse a Papa Onorio II ma non fu ascoltato.Malgrado la età e l'infermità partì a piedi verso Roma per implorare,invano,la Santa sede.Nel 1130 si recò a Valenza per incontrare Papa Innocenzo II,giunto in Francia,per accomnarlo a Le Puy ed anche da lui non ricevette l'autorizzazione a ritirarsi abbandonando così il sogno di terminare gli ultimi giorni presso la Certosa.

Nel 1132,dopo 52 anni di diocesi,la morte premiò Ugo permettendogli finalmente di raggiungere la perfetta comunicazione con Dio.I suoi resti furono posti,due anni dopo la morte,in un reliquario d'argento sull'altare della cattedrale.Nel 1562 il barone di Autun li disperse sulla piazza di Notre Dame.Il 22 aprile 1134 fu canonizzato da Innocenzo II.





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