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TELECOMUNICAZIONE - Tecnologia

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TELECOMUNICAZIONE


Ogni trasmissione, emissione o ricezione di segnali, scritti, immagini, suoni, comandi o informazioni in genere, mediante filo, onde elettromagnetiche, sistemi ottici o altri sistemi elettromagnetici.



Tecnologia


D'impiego relativamente recente, la parola telecomunicazioni, creata nel 1904 da E. Estaunié, deve la sua fortuna allo sviluppo della telefonia e della telegrafia che utilizzano i medesimi canali di trasmissione e hanno uguali sistemi di commutazione. La parola ebbe la sua consacrazione internazionale quando nel 1932 la conferenza di Madrid decise di chiamare Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT) l'antica Unione telegrafica internazionale. La maggior parte delle amministrazioni, uffici o società che si occupano di telefonia e telegrafia hanno il termine "telecomunicazioni" nella designazione ufficiale. Così in Italia il ministero delle poste e telegrafi è divenuto ministero delle poste e telecomunicazioni.



Dal punto di vista del servizio le telecomunicazioni comprendono la telefonia, la telegrafia (trasmissione sia di testi sia di immagini fisse [telefoto]), la trasmissione di dati e le emissioni circolari radiofoniche e televisive; vi è poi il vasto campo delle teleoperazioni, il segnalamento ferroviario, ecc.

Gli impianti di telecomunicazioni si dividono in sistemi di trasmissione, destinati a raccogliere l'informazione, trasferirla e ricostruire all'arrivo il messaggio originario, e sistemi di commutazione, ai quali compete la funzione di effettuare l'instradamento della comunicazione secondo le esigenze del mittente. L'origine delle telecomunicazioni può essere fatta risalire ai primi sistemi di telegrafo elettrico degli inizi dell'Ottocento, il cui sviluppo divenne notevole dopo l'invenzione di S. Morse: la rete telegrafica fu creata con conduttori aerei di filo nudo di ferro, e poi di rame, posati lungo le linee ferroviarie. Successivamente si svilupparono i sistemi scriventi, come il telegrafo Baudot, e più recentemente il telex con una rete di commutazione completamente automatica la cui applicazione è stata resa possibile dai sistemi di trasmissione multipla, che consente di inserire più canali telegrafici (in genere 18) su un collegamento telefonico (telegrafia armonica).

Dalla metà dell'Ottocento le ricerche di A. Meucci e il brevetto di A. G. Bell del 1876 promossero la diffusione del telefono.

Lo sviluppo delle telecomunicazioni è stato determinato essenzialmente dai sistemi di commutazione e di trasmissione. Per quanto riguarda la trasmissione, dopo le linee aeree si ebbero i cavi interrati nei quali la pupinizzazione consentì di aumentare le distanze utili di collegamento. Poi, con l'invenzione del triodo, si poté amplificare praticamente a volontà il segnale per trasmetterlo a qualsiasi distanza. L'aumento del traffico fu inoltre favorito dai sistemi multipli di trasmissione in alta frequenza dapprima in cavo coassiale, poi tramite ponte-radio, che consentono di convogliare lungo un'unica via parecchie migliaia di canali.

Poiché non si può pensare di collegare tra loro tutti gli abbonati a due a due, occorre una centrale alla quale essi fanno capo e che opera la commutazione secondo le esigenze. Agli inizi le centrali erano manuali e i collegamenti erano stabiliti da operatrici, poi, dopo il brevetto del sistema Strowger (1891), sorsero le centrali automatiche nelle quali il collegamento è stabilito da dispositivi comandati dall'utente stesso mediante gli impulsi del disco combinatore.

Con il perfezionarsi delle tecniche di commutazione è sorta la teleselezione, che consente a un utente la chiamata automatica diretta di un apparecchio posto in un'altra città o anche in un altro Stato.

Gli sviluppi dell'elettronica hanno portato alla graduale sostituzione dei tradizionali sistemi elettromeccanici di commutazione con dispositivi parzialmente o interamente elettronici. Lo sviluppo della commutazione non riguarda tuttavia solo i perfezionamenti tecnici delle apparecchiature, poiché di pari passo si sono dovuti incrementare gli studi sulla conformazione della rete e sulle sue caratteristiche ottimali per lo smaltimento del massimo traffico e per soddisfare le esigenze di grandi agglomerati. Le telecomunicazioni si sono evolute verso impieghi universali per trasmissioni sia di fonia sia di dati o di immagini senza più distinzione di reti per l'uno o l'altro utilizzo, grazie anche alla sempre maggiore diffusione dei segnali digitali per ogni tipo di informazione. Si è cioè attuata l'integrazione dei servizi che vede trasmesso su un'unica grande rete, trasparente a ogni tipo di segnale, qualsiasi genere di informazione. Questa evoluzione è dovuta da una parte agli sviluppi tecnologici divenuti imponenti (in particolare l'integrazione dei circuiti sempre più spinta) e dall'altra a una pressante richiesta di nuovi servizi da parte dell'utenza. Ciò è favorito anche dal fatto che l'informatica si va orientando verso i sistemi distribuiti con i terminali intelligenti portati a livello di utilizzatore ultimo, che necessitano quindi di un'ampia e sofisticata rete di collegamenti nonché di adeguati sistemi periferici. Dal punto di vista tecnologico sono da segnalare i nuovi sistemi elettronici di commutazione, in particolare quelli a divisione di tempo (Proteo) che hanno completamente messo in ombra i sistemi semielettronici a divisione di spazio che avevano avuto un momento di fortuna, sia pure sperimentale, agli inizi degli anni Settanta. Tali sistemi, oltre a essere tecnologicamente più corrispondenti alle esigenze del servizio così come è ipotizzato per gli anni a venire, consentono non solo l'immediata integrazione dei servizi citata sopra, ma attuano anche in pieno l'integrazione delle tecniche superando l'antica divisione tra impianti di commutazione (per stabilire l'istradamento di una comunicazione) e di trasmissione (per trasmettere il segnale mantenendogli un adeguato livello): infatti una centrale elettronica a divisione di tempo è costituita in modo che il segnale elaborato, adatto per le funzioni di smistamento della commutazione, è già nella forma necessaria anche per una trasmissione di tipo digitale PCM senza ulteriore manipolazione.






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